CLUB AZZURRO COLPO: MASSIMO PILATI, STOPPER PER CASO!

Massimo Pilati, agonista della Cannisti Castelmaggiore di Bologna, la società con sponsor tecnico il marchio Maver, è stato protagonista lo scorso fine settimana sul canalbianco di Loreo nelle prime due prove del club azzurro nella sezione stopper vincendo entrambe le manche.

Lo abbiamo definito nel titolo “stopper caso” perchè un pescatore come lui, con tanti anni di gare nelle braccia e tanta esperienza maturata dovrebbe trovare spazio in un ambito più consono al suo livello.

Un agonista come lui, che vuole arrivare, non lascia mai nulla al caso e ogni gara che affronta, dalla gara del formaggio a quella più importante come appunto può essere un club azzurro seppur tra gli stopper, ci mette sempre la massima dedizione e la stessa voglia di vincere.

Con Massimo abbiamo scambiato due chiacchiere per un approfondimento sulla sua prestazione di Loreo:

Allora Massimo intanto complimenti per i due primi strappati pochi giorni fa nel club azzurro stopper, una bella soddisfazione per te…

Si certo sono molto contento per il risultato ottenuto e un pò meno per gli strascichi di fatica sul fisico visto che una gara in questo canale richiede un impegno notevole tra salite e discese dall’argine, lavorazione di terra e pastura, pasturazione, alimentazione durante la gara e tutto quello che occorre fare. Il problema non è solo fare due gare al sabato e domenica ma anche i giorni di prove che sono sempre impegnativi in quanto si cerca di simulare una gara della stessa durata. Insomma una bella fatica ma che quando si vince la si sopporta molto bene.

Vincere due volte il settore significa che eri in pesca, ma il merito è solo tuo?

Ma guarda è chiaro che la canna in mano per la durata della gara ce l’ha il pescatore ma per vincere occorre fare bene tutte le cose, dalla giusta preparazione della pastura e della terra, dalla pasturazione iniziale dove di fatto si apparecchia la tavola al pesce, alle lenze, al picchetto che in questo canale è fondamentale visto la conformazione del fondale non sempre pulito e piatto, e infine alla sponda che aiuta non poco nel dare i giusti suggerimenti durante la gara.

Spiegati meglio allora….

Beh intanto devo ringraziare ufficialmente Matteo Pirazzini della Maver che mi ha seguito e sostenuto in tutte e due le gare condividendo con me ogni momento, dalla preparazione di terra e pastura alle tempistiche della pasturazione durante la gara. Matteo è una persona speciale con cui ho  trovato una perfetta sintonia che ci ha permesso di raggiungere questo risultato. Quindi il merito è mio e suo insieme.

Hai preparato terra e pastura e visto che peschi per la Maver ci vuoi dire quali prodotti hai usato?

Si da quest’anno grazie alla collaborazione con l’azienda Fish Dream stiamo usando le pasture specifiche da breme che nell’est Europa, dove la pesca della breme si pratica da decenni, sta dando grossi risultati. Io ho utilizzato u mix tra la Breme Black (sacchetto bianco) e la Special Breme (sacchetto rosso) e l’ho trovata davvero performante su questo campo gara. Questa pastura è distribuita da quest’anno dalla Paioli Sport Maver ed è reperibile in tutti i negozi che vendono prodotti Maver, la consiglio vivamente sia per questo canale che per Ostellato.

In un canale così difficile serve una canna adeguata che trasmetta sicurezza al pescatore durante la durata della competizione, tu cosa hai utilizzato?

La mia canna ideale è la 971, una RBS Maver che può sopportare lenze fino a 40 grammi, è robusta e bilanciata adatta per pescate gravose come quelle che si fanno sul canalbianco a Loreo. Una canna affidabile e sicura.

Raccontaci le tue due gare..

Ho impostato la pescata sul fondale più idoneo che sono riuscito a trovare e in gara due mi sono trovato a pescare con 60 cm di acqua in meno dei miei concorrenti vicini, addirittura avevo la stessa acqua che trovo a Medelana…

Quindi sulla carta un picchetto non favorevole, ma hai vinto lo stesso..

Si il picchetto non era dei migliori ma sono riuscito a gestire al meglio la pasturazione, avendo trovato gli inneschi giusti sia al sabato che alla domenica.

Spiegaci meglio…

La pasturazione in questo canale è fondamentale, dare il prodotto giusto fin dall’inizio e poi contano i tempi di pasturazione sia che mangi il pesce sia che non mangi. Dopo avere fatto la pasturazione pesante all’inizio con dieci palle di pastura e dieci palle di terra date a scodella, durante la gara scodellavo ogni tre pesci oppure quando mi accorgevo che entrava il pesce piccolo quello era per me il campanello d’allarme , il segnale che dovevo scodellare terra. A volte non è importante cosa dare ma è importante dare, il pesce deve accorrere sulla zona pasturata.

In gara due ho avuto un picchetto difficile, nella sondatura mi sono trovato a pescare su una piramide senza punta e qui diventava complicato pasturare per evitare che la mia palla rotolasse fuori punta e poi era difficile l’appoggio perchè mi sono trovato a pescare di fatto su un piano inclinato. Di solito ho pescato con un appoggio di 23 cm ma se sbagli calata della lenza e non metti l’esca nel punto giusto ti puoi trovare a pescare male e infatti ho perso pure alcuni pesci di ottima taglia proprio per colpa del cattivo appoggio.

Il sabato ho pescato solo con vdv all’amo mentre la domenica ho alimentato con terra e raparini rossi morti e ho pescato con tre fili di vdv e un raparino in punta all’amo. Questo mi ha permesso di prendere tanti pesci tanto che mi sembrava di essere in fila alla Coop a fare spesa.

La mia pescata è stata sempre fatta rimanendo fermi in barra sulla zona pasturata e non mi sono mai mosso dal fondo.

Massimo come ti sei trovato ad affrontare questo club azzurro per la prima volta nella tua carriera?

Per arrivare a questo livello, al di la che io partecipi come stopper, serve una grande esperienza e preparazione, per stare a certi livelli tutto deve essere al massimo livello e io nonostante nella mia vita sportiva non abbia mai raggiunto vette importanti credo che la formazione di un agonista, che abbia l’ambizione di vestire la maglia azzurra della nazionale, debba passare per forza da un livello come il club azzurro.

Qui non solo ci si fa le ossa ma si fa selezione e si entra in una mentalità da garista di alto livello.

Ma il tuo curriculum di agonista quel’è?

Io non ho mai gareggiato individualmente ad alti livelli, ho solo fatto una finale degli italiani individuali ma ho partecipato diversi anni in gare a squadre tra Castelmaggiore e Team Bazza sia nel CIS e alcuni campionati di serie A2.

Sono molto fiero di far parte della Castelmaggiore da quattro anni, una bella società targata Maver tant’è che quest’anno mi è stato chiesto di dare una mano alle squadre del regionale Emilia Romagna con l’obiettivo di raggiungere la promozione in A2 e così mi sono reso disponibile.

Bene partire con le prime due gare e mettere due vittorie in saccoccia è tanta roba in previsione delle prossime sfide, giusto?

Si è sempre importante partire bene perchè così nelle prossime gare non hai l’ansia di dover far bene a tutti i costi e si può pescare più tranquilli ma anche in Fiuma e a ottobre ad Ostellato non lascerò nulla al caso e cercherò di fare del mio meglio possibile magari nella speranza alla fine di poter conquistare una delle quattro posizioni che daranno diritto alla promozione nel club azzurro seniores nel 2019.

Bene Massimo, ancora tanti complimenti e arrivederci alla prossima intervista.

Grazie a te Alessandro e spero di poterti raccontare altri successi.

 

 

Tutti i protagonisti del club azzurro categoria STOPPER 2018

MICHELE BENASSI

MAURIZIO BONAGUIDI

FILIPPO CAMPALTO

LUCA CERAVOLO

MAURIZIO DI BARI

SALVATORE FERRIGNO

MARCO GAMBELLI

MASSIMO PILATI

LUCA RUFFINI

MASSIMO TORTONESI

MASSIMO VERZELLONI

STEFANO VITALI

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