MAURO SALVATORI DI ARTICO CAMPIONE DEL MONDO CANNA DA NATANTE

Nei giorni dal 15 al 22 Settembre scorsi si è disputato in Portogallo a Setubal, ad una decina di chilometri a sud di Lisbona, sull’Oceano Atlantico il 54° Campionato Mondiale di Canna da Natante, organizzato dalla FIPS Mer al quale hanno partecipato 15 nazioni.

L’Italia con il suo team composto da Volpini Paolo, Brunettin Gabriele, Meloni Marco, Salvatori Mauro, Ferrari Mattia e Volpi Marco, si è classificata al 2° posto dopo la Spagna, precedendo la Croazia al terzo posto.

La competizione è stata combattuta sino all’ultima manche e nella classifica individuale ha prevalso l’italiano Mauro Salvatori, figlio d’arte.

Domenico di lui è padre e maestro e fin da bambino lo ha avviato sulla strada della pesca e gli ha insegnato i segreti per raggiungere il successo.

Mauro garista sotto i colori Artico. Da lui ci siamo fatti raccontare i 3 giorni di gara ed ecco di seguito il suo breve resoconto:

“Già dalle prove precedenti la competizione, avevo intuito che bisognava pescare con piombi pesanti in particolare ho utilizzato quelli da gr.300 verniciati di nero, per il resto dell’attrezzatura avevo la canna Artico CASTIGO 445 da mt.5.00, per le montature ho usato shock leader con il monofilo Red+ Artico nel diametro dello 0.30 mm e finali con Dinamite Lenze Madri Artico dello 0.28mm, braccioli con fluorocarbon Sasame dello 0.22 mm e 0.25 mm e ami Sasame UMITANAGO n° 6 e KEIRYU n° 5.

Le esche forniteci dall’organizzazione erano: gamberi, calamari e vongole.

Io ho utilizzato prevalentemente queste ultime sgusciate e legate con l’elastico per mantenerle ben salde sull’amo.

Il punteggio era assegnato in base alle specie di pesce pescato:

Praio 6 punti

Pagello 5 punti

Tanuta 4 punti

Sarago 3 punti

Donzella 1 punto

La difficoltà in pesca consisteva nel dover arrivare sul fondo velocemente per evitare l’assalto alle esche, nella mezz’acqua, di pesci come sgombri, sugarelli e boghe che non valevano nessun punto, quindi bisognava pescare con piombi pesanti per evitarli.

I campi gara avevano fondali variabili da mt.20 a mt.70, ma si è pescato soprattutto su fondali bassi.

Nella prima manche del 1° giorno di gara ho ottenuto il primo assoluto con 35 saraghi e 10 donzelle.

Il secondo giorno ho bissato il risultato precedente con 43 donzelle, 1 pagello, 1 tanuta e 6 saraghi ed infine il terzo giorno nella manche conclusiva e definitiva, ho consolidato la mia posizione con un primo in barca ottenuto grazie a 13 tanute, 6 saraghi, 1 praio e 10 donzelle e con 1 solo punto in più del garista croato Pinezic David , 81 ad 80, il titolo è stato mio!”

Un altro prestigioso titolo per Artico che va ad aggiungersi a tutti gli altri, e che fa della stagione agonistica 2018 uno degli anni più ricchi di successi.

Mauro Salvatori da sempre utilizza canne Artico, e anche questo titolo mondiale è firmato ARTICO.

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