Simona Pollastri vince il Rendimento, Federica Brilli è tricolore

Nelle ultime tre stagioni, nonostante dei grandi risultati, fra cui due titoli italiani, Simona Pollastri aveva dovuto mordere il freno, finendo per inchinarsi per tre volte consecutive a Silvina Turrini, diventata reginetta del Rendimento…

Ma… passateci questa battuta “la vendetta (sportiva) va consumata a freddo”. Infatti, nell’anno in cui ha smesso con l’agonismo attivo, la supercampionessa della Lenza Emiliana, standosene a casa a guardare le altre “sbucciarsi” per il titolo italiano, è tornata la numero uno del quinquennio ! Simona infatti rimane sull’ottimo 2,70 di inizio stagione che le dava la seconda posizione in griglia, proprio alle spalle di Silvina, la quale si è battuta da par suo, chiudendo con uno stagionale di 3,14, che l’ha portata però a salire nel Rendimento a 2,77, lasciando così il primato alla Pollastri per soli sette centesimi di punto.

Chiudere con l’agonismo ad alto livello non significa certo smettere di andare a pescare… che diamine Simona !

Tutte le gare fanno storia a sè, ma balza agli occhi quel cinque fatto dalla Turrini (Gatto Azzurro Colmic) in apertura di stagione al Pasinetti, che poi è risultato decisivo per la media finale… D’altro canto, dopo tre vittorie consecutive, non crediamo proprio che Silvina abbia niente da recriminare, è stata e rimane grande protagonista assoluta.

Silvina Turrini (Gatto Azzurro Colmic) cede lo scettro dopo tre vittorie consecutive nel Rendimento

Si direbbe, semmai, che il destino abbia concesso (qualora ce ne fosse stato bisogno…) alla grande Simona di chiudere in bellezza la sua straordinaria carriera, fatta di tanti allori italiani e mondiali, una ennesima corona quindi più meritata… e non è detto che finisca qui, perché il Rendimento è una bestia strana e potrebbe regalarle un’altra soddisfazione senza colpo ferire: infatti alla fine del 2019, anche se continuerà a non gareggiare (ma speriamo che almeno la passerella al Pasinetti ce la voglia concedere…) avrà sempre il numero minimo di gare per entrare in classifica…

La grande protagonista della stagione è stata invece Federica Brilli (Garisti Aretini 88 Colmic), che si è imposta alla grande nel Campionato Italiano, centrando un titolo tricolore che aveva cercato e sfiorato in ben due occasioni, nel 2013 e 2014, finendo entrambe le volte sul podio. Un successo più che meritato per le capacità e l’impegno con i quali la Fede si cimenta nell’attività agonistica, per la gioia del suo “coach”, il babbo Mauro. Davvero degna di nota la sequenza di risultati nelle sei prove svoltesi in Elsa, Parmigiana-Moglia (di certo una bella sorpresa, questo campo) e Fissero-Tartaro, per una media stagionale strepitosa di 1,50.

Federica Brilli (Garisti Aretini 88 Colmic), dopo due podi ha centrato il bersaglio: è tricolore !

Purtroppo per lei, questo grande exploit ha “pagato poco” in termini di Rendimento, perché complici anche lo scarto di 3,00 nel 2013 e la bella stagione delle sue avversarie dirette, la media è scesa sì da 3,71 a 3,38, ma la posizione è rimasta sempre la quinta.

Davanti a lei, ma a pochi centesimi ormai, troviamo Anna Sgobbo (Padovani Tubertini) e Valentina Borsari (Team Crevalcore Tubertini). Vale è arrivata solo nona nel Campionato ma questo dato è ingannevole, in quanto ha saltato le prime due prove, chiudendo con un bello stagionale di 3 netti che le consente di scendere nel Rendimento a 3,37, che migliora di un centesimo il suo miglior rendimento stabilito nel quinquennio 2011-15, con il quale si piazza sul podio alle spalle delle due grandi Pollastri e Turrini.

Valentina Borsari (Team Crevalcore Tubertini) sempre regolare nelle posizioni di primo piano

La Sgobbo, a sua volta, ha fatto un bellissimo Campionato chiuso in seconda posizione a tre punti dalla scatenata aretina e grazie ad una bellissima media stagionale di 2,17, fissa la cifra finale su un 3,32 che costituisce anche per lei il record personale. Quindi diremmo che il trio Sgobbo-Borsari-Brilli è di sicuro affidamento in chiave azzurra, anche se la bolognese è rimasta esclusa per scelta tecnica.

Anna Sgobbo (Padovani Tubertini), vice-campionessa d’Italia e terza nel Rendimento

Al sesto posto si piazza Claudia Marchiodi (Crevalcore Tubertini) che ha concluso la stagione con un non brillantissimo 5,67 che deve averle lasciato qualche rimpianto, visto che l’occasione – con lo scarto di un tremendo, ma favorevolissimo 7,00 nel 2013 – era ghiotta per provare un deciso affondo. Migliora comunque il rendimento di 0,20 punti.

Settima Veronica Visciglia (Aspes Colmic) che a nostro avviso vale assai di più di quel 4,62, che sconta ancora soprattutto un 2014 da 5,80 che l’anno prossimo finirà nel dimenticatoio… e che non a caso è stata prescelta per la nazionale.

Un momento dello stage per la nazionale 2018 tenutosi ai laghi Sapaba di Bologna

Ottava Anita De Cesaris (Lenza Aurelia), che dopo il grande exploit del titolo italiano nel 2014 è rientrata un pò nei ranghi, anche se un 4,64 non è da buttare, specie se la tendenza è positiva.

Nona è Rosa Micheli (G.P. Carrara Tubertini), autrice di un bel Campionato Italiano, che ha guadagnato una straordinaria maglia azzurra per il prossimo mondiale sudafricano e decima una inossidabile Elvira Cevenini (Castelmaggiore Maver) che addirittura è in chiara crescita nelle ultime due stagioni.

In classifica, con il minimo di 14 gare sono salite a 21 (l’anno scorso erano 19), un numero ancora basso per il movimento agonistico femminile, ma comunque in leggera ripresa.

Ci piace infine sottolineare, per diversi motivi, la stagione di una grandiosa e stoica Paola Pellegrinetti (G.P. Carrara Tubertini) che è arrivata decima nel Campionato ed è tredicesima nel Rendimento e l’exploit di Eleonora Lamorte (Lomcer Montecatinese Colmic) che non ha ancora il numero minimo di gare per il Rendimento ma che, grazie ad un eccezionale podio nell’Italiano, ha guadagnato un posto in nazionale, come dire che forse i sogni alle volte si avverano…

Eleonora Lamorte (Lomcer Montecatinese Colmic) è la grande sorpresa della stagione 2018

Questo articolo persegue una politica di eliminazione/contenimento degli inglesismi nella lingua italiana.

Segue classifica completa in pdf.

Rendimento Donne 2014-18

a cura di Stefano Bastianacci

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