TROFEO DI SERIE A2: ANNULLATA LA PRIMA PROVA !
Il nuovo trofeo di serie A2 di pesca al colpo, con le più forti squadre di Emilia, Toscana e Romagna, un torneo attesissimo e difficilissimo è purtroppo partito col piede sbagliato.
In questi casi è umano aver voglia di arrabbiarsi e prendersela con qualcuno, capita anche al sottoscritto. Ma passata l’arrabbiatura iniziale torniamo a ragionare con calma e proviamo a mettere in fila tutte le cose e fare un ragionamento serio e corretto.
Anche io oggi ero dispiaciuto per quanto successo ed ho volutamente aspettato il dopo cena per scrivere questo articolo confidando nel fatto che un po’ di tempo passato in tranquillità avrebbe portato giovamenti al mio ragionamento e ne è uscito quanto segue:
partirei dalla fredda cronaca ovvero che oggi doveva svolgersi la prima prova del trofeo di serie A2 di pesca al colpo nel Canal Bianco a Loreo. I pescatori si sono ritrovati regolarmente al raduno alle ore 7 e dopo pochi minuti sono partiti con i loro cartellini verso il campo gara. Il vento ha incominciato a soffiare in maniera importante rendendo particolarmente difficoltosa l’azione di pesca. Poi il vento è aumentato ed ha provocato un anomale innalzamento della marea andando ad allagare la banchina del canale e costringendo il Giudice ad annullare la competizione.
Questa la cronaca, ora possiamo iniziare a fare una serie di ragionamenti.
Come sempre una decisione come questa lascia dietro di se una scia di polemiche perché impossibile accontentare tutti, qualcuno avrebbe voluto evitare di pescare, qualcun altro avrebbe voluto proseguire, chi voleva che già al raduno ci fosse detto di andare a casa, chi invece addirittura avrebbe voluto che questa decisione fosse stata presa la sera prima.
Analizzando il tutto però mi sento di dire che le decisioni prese sono state corrette e ci si è attenuti perfettamente al regolamento.
Annullare una prova sulla base delle previsioni meteo non è possibile per due motivi: primo perché le previsioni a volte sbagliano, secondo perché non vi è la correlazione certa tra previsioni meteo e pericolosità del campo di gara (ricordando che quest’ultima è la motivazione regina che porta alla sopensione e/o annullamento della gara).
Tra l’altro al momento del raduno il meteo appariva clemente e la situazione era del tutto normale. E’ stata quindi corretta, a parer mio, la decisione di mandarci a pescare.
Una volta sul campo gara il tempo è peggiorato, un forte vento si è sollevato ed ha reso difficilissima l’azione di pesca. Questa però non è causa di annullamento della gara e le varie rotture di attrezzatura che si sono verificate (ahimè, comprese le mie) purtroppo fanno parte del gioco. So che questa mia affermazione potrebbe generare critiche, ma anche situazioni di pesca estreme (quando si affrontano grossi pesci ad esempio) mettono le attrezzature sotto stress provocando spesso rotture di qualche pezzo. Anche qui è capitato ma credo che con una soglia di attenzione molto alta questo si poteva evitare.
La marea era prevista in rialzo di una sessantina di centimetri. La particolare situazione meteo ha provocato un repentino innalzamento del livello dell’acqua di oltre 130 centimetri. A quel punto la situazione è diventata davvero pericolosa ed il giudice si è visto costretto ad annullare la gara.
Peccato, sarebbe bastata ancora una mezz’ora e la gara sarebbe stata valida. Probabilmente il giudice ha anche provato ad attendere un pochino ma la situazione era davvero diventata insostenibile. Peccato anche perché ero tra quelli che avevano già catturato diversi pesci ed ero “in pesca” nonostante le difficoltà. Ancora una mezz’ora ed avrei fatto probabilmente un ottimo piazzamento (tra l’altro io mi ero tenuto prudentemente indietro e non ero tra quelli “allagati ) ma non è corretto pensare solo a se stessi e molti pescatori non erano più in grado di proseguire la gara, una eventuale vittoria avrebbe avuto valore limitato viste le difficoltà altrui, meglio perdere quando tutti lotteremo ad armi pari.
Tra le ipotesi paventate vi era anche quella di anticipare la gara al sabato, sicuramente affascinante ma purtroppo non percorribile perché non prevista dal regolamento (oltretutto sarebbe stato davvero difficile riuscire ad avvisare tutti in tempo).
Sulla pericolosità del campo gara, argomento che ho sentito trattare più volte, devo concordare che sicuramente il Canal Bianco non è uno dei luoghi più semplici da affrontare per via delle difficoltà nel pizzarsi in mezzo a tutti quei sassi. Il sindaco di Loreo Moreno Gasparini è persona molto attenta e mi ha comunicato che è riuscito ad accantonare una cospicua somma per poter migliorare la situazione attuale. E’ sicuramente da elogiare perché in un comune piccolo come il suo, vista anche la situazione non semplice che si trovano ad affrontare i comuni, trovare delle risorse non è affatto semplice e quindi tanto di cappello al primo cittadino di Loreo che ora sta studiando insieme alle varie istituzioni la strada migliore da percorrere provando a vincere anche tutti gli impedimenti burocratici che tutti noi conosciamo bene.
Quindi? Con chi ci dobbiamo arrabbiare?
Come cantava Bob Dylan “The answer, my friend, is blowing in the wind”. La risposta è nel vento, nel meteo inclemente che ha deciso di scatenare tutta la sua forza proprio domenica mattina. Ma purtroppo il nostro è uno sport outdoor, si svolge all’aperto, non all’interno di palestre o palazzetti, e siamo quindi legati inevitabilmente agli agenti atmosferici.
Ho scritto molto di più oggi che non si è gareggiato rispetto a quando le competizioni si svolgono regolarmente, curiosa come cosa, ma mi faceva piacere condividere con voi il mio ragionamento che, a mente fredda, mi lascia l’amaro in bocca ma mi fa capire che purtroppo non esistevano soluzioni alternative.
Voi che ne pensate?
Con l’augurio che questo invito sia foriero di ragionamenti costruttivi e non di sterili polemiche vi do appuntamento in Cavo Lama… chissà cosa ci attende.
per Match Fishing
Luca Caslini