LUCI A SAN SIRO… IL CAMPIONE D’ITALIA AI RAGGI X

Stefano Premoli, campione Italiano di pesca al colpo 2019. Una vita dedicata alla pesca coronata di tanti successi che partono da lontano ed arrivano fino a quest’ultimo…. comincerei da qui, Stefano parlaci di questa partenza lontana, a che età hai iniziato a pescare e grazie a chi?
Ciao Luca ho iniziato a pescare dall età di 5 anni quando mio papà mi portava nei canalini e nei fossi a pescare alborelle e altri pesciolini. Poco per volta mi si è sviluppato una passione morbosa che mi hanno trasmessa sia mio padre che mio nonno, per quanto riguarda la pesca.
La mia prima società è stata a Milano e si chiamava “Fischer”.
Poi sono passato alla Milano’75 per ben 9 anni.
Successivamente, sono entrato a far parte della Lenza Emiliana, facendo un salto di qualità ad una tenera età e sono restato per 5 anni, prima in squadra b e poi subito in squadra a.
Poi ho fatto un anno in Longobardi, per poi entrare a far parte dell’ Oltrarno, e conservo ancora dei bellissimi ricordi. Poi da marzo 2019 faccio parte della Ravanelli.

Quali sono stati i tuoi primi successi ? Proprio i primi intendo, all’inizio della tua carriera…
Mio padre e mio nonno hanno sempre voluto che io facessi delle gare con delle persone più grandi di me, quindi colleghi e amici e di queste esperienze conservo ancora un grandissimo ricordo, soprattutto della mia prima gara a trote a circa 9 anni, dove feci il primo assoluto.

Una lunga carriera che negli ultimi giorni si è coronata di un nuovo titolo, quale è stata la tua emozione? E’ stato un successo ottenuto sul filo del rasoio in una sfida tiratissima fino alla fine… se te li ricordi ci puoi raccontare attimo per attimo quello che ti è passato per la testa dall’inizio della pesatura fino a quando hai saputo ufficialmente di essere campione italiano?
Sono stati dei giorni tiratissimi, anzi, un week end tiratissimo, sia nella pescata che per la tensione. Finita la gara di domenica era ancora tutto incerto, perché si poteva perdere o vincere per poco. Quando ho sentito l’urlo di tutti i ragazzi della Ravanelli ho capito che si era vinto il tricolore. Incredibile!!!

E’ vero che sei milanista?
Certo! Puro sangue Milanista.

Sai che questo ti darà nuovi amici ma anche qualche antipatia? (rido ndr)
Si è vero, però rimango sempre la stessa persona disponibile e solare in ogni caso è pronto a donare un sorriso a tutti.

Oltre all’amore per la pesca e per il Milan, Stefano Premoli nella vita privata che persona è?
Nella vita privata sono una persona solare e che tiene molto alla famiglia e agli amici.

Tu sai che sono un fan del giornalista Pellegatti che è solito dare soprannomi ai giocatori di calcio. Roberto Donadoni era soprannominato “luci a San Siro” e visto il tuo ultimo successo nell’omonimo canale ho pensato di utilizzarlo anche per te… ti fa piacere queste soprannome?
Certo che sì, mi fa piacere, tantissimo. Tra l’altro Donadoni ho avuto il piacere di conoscerlo di persona, grande campione.

Per quanto riguarda invece il testo della canzone Vecchioni (che purtroppo è di fede nerazzurra) raccontava delle sue scelte professionali legate unicamente al sentimento nella sua accezione più pura. Trovi delle analogie con le tue scelte recenti?
Non mi ci rivedo, tranne forse, in qualche sfumatura.

E dal punto di vista agonistico questa tua nuova avventura con la Ravanelli come la stai vivendo?
Luca, la sto vivendo in maniera estremamente serena e ne approfitto per ringraziare il Presidente Marco Ferrari, Stefano Zangani e tutto lo staff Ravanelli al completo, per il supporto e il bene dimostratomi in questi mesi. Un ringraziamento speciale va alla famiglia Trabucco per questa grande opportunità che mi ha dato.

Che dire Stefano, grazie mille per la disponibilità, complimenti per la vittoria ed in bocca al lupo per il futuro…
Crepi il lupo e grazie a te.

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