FACCIAMO IL PUNTO SU OSTELLATO

E’ passato tanto tempo dalla disputa delle tre prove del CIS ad Ostellato, prove che hanno fatto registrare un pescosità praticamente nulla, ma purtroppo i tempi per poter acquisire dati in modo regolare e non sparare cifre e dati a caso sono questi.

Sul luogo del raduno, prima delle premiazioni del CIS, da parte di tanti sono state espresse perplessità su quelle che potevano essere la cause del pochissimo pescato, senza escludere niente e nessuno.

Garantiamo di esserci attivati subito il lunedì successivo alle gare “ incriminate “ e solo oggi possiamo fornire un primo tangibile dato in merito. Ci fa piacere però prima di tutto chiarire, a tutti quelli che hanno la verità subito pronta in tasca, quelle che sono le competenze in merito al tratto di canale incriminato, parliamo di canale e non di campi di gara perché forse ancora non tutti sanno che le competenze sulle acque interne fanno capo alla Regione ed ogni Regione ha una sua legge in merito alla pesca sportiva, quindi non è assolutamente possibile generalizzare.

Parlando del campo di gara del Circondariale di Ostellato ci sono le seguenti competenze, la legge per la gestione è di competenza della Regione Emilia Romagna, che ha girato la concessione della acque del Circondariale al Consorzio di Bonifica competente e quindi il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, per quel che concerne le analisi di acque e carotaggi del fondale l’ente competente non è l’Università di Ferrara, come erroneamente si credeva, ma ARPAE, il Comune di Ostellato ha ovviamente voce in capitolo essendo il Comune in cui il campo di gara incide, in tutto questo non bisogna dimenticare che grazie alla legge Del Rio ancora oggi non sappiamo quanto l’Amministrazione Provinciale possa incidere sul tutto, ma essendo ancora ben presente sul territorio ovviamente incide. Dopo tutto questo, e forse qualche cosa abbiamo dimenticato, interviene la Fipsas, che con la Sezione provinciale di Ferrara ha acceso una convenzione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, per la gestione dei campi di gara ed ovviamente tra questi c’è il Circondariale.

A questo punto capiamo cosa vuole dire “ convenzione” , è presto detto, l’unica cosa fattibile da parte della Fipsas di Ferrara e quindi di conseguenza anche dal nazionale, è quella di assegnare tratti di campi di gara a chi ne fa richiesta, onere è quello di tenere puliti i tratti che vengono assegnati alle singole manifestazioni o gare. Tutto il resto è assolutamente vietato, quindi fare immissioni di pesci che siano autoctoni e a maggior ragione alloctoni, modificare gli argini e fare qualsiasi tipo di lavoro.

Per quel che concerne le immissioni la competenza è della Regione Emilia Romagna, i lavori sono di competenza del Consorzio di Bonifica Pianura Ferrara. Tutto questo cappello vuole dire che la FIPSAS a tutti i livelli nella Regione Emilia Romagna, non avendo acque in concessione, non può fare assolutamente nulla se non assegnare sulla carta tratti di campi di gara, fare vigilanza sugli stessi, perché l’ente pubblico non lo fa, e portare le proprie rimostranze e quelle dei pescatori agli uffici competenti, ma ribadiamo se non siamo ancora stati sufficientemente chiari, che non possiamo immettere pesci, la legge ce lo vieta.

Venendo a quelli che sono i giorni nostri in data 8 Ottobre in accordo con Antonio Fusconi del Settore Nazionale e Paolo Gamberoni, Presidente Sezione Fipsas di Ferrara, chiedemmo all’Assessore Andrea Zappaterra del Comune di Ostellato di organizzare un incontro con quelle che si ritenevano le realtà interessate alla buona salute del Circondariale.

E’ chiaro che vista l’attività ormai finita non c’è stata urgenza nel convocare questo tavolo di lavoro, tavolo che si è attivato il giorno 30 Ottobre al quale era presente la Federazione e il Comune di Ostellato e in quella sede si sono poste le basi sul come muoversi nell’intricato mondo di competenze che incidono sul Circondariale. In prima battuta si è pensato di convocare al tavolo di lavoro Unife, ultima realtà ad avere effettuato indagini mirate, ma non ufficiali, al campo di gara di Ostellato.

Il giorno 20 Novembre Comune di Ostellato, Federazione e Unife si sono ritrovate presso la sede municipale di Ostellato per mettere sul tavolo dati e esperienze. Il primo dato significativo è quello relativo alle competenze dove eravamo convinti che in merito ad analisi ed altro il tutto fosse seguito da Unife invece proprio in quella sede ci è stato comunicato che i dati ufficiali inerenti il Circondariale sono di competenze di Arpae.

Arpae aveva tre stazioni di monitoraggio sul Circondariale, oggi solo una è attiva, i dati relativi sono presenti sul sito di Arpae, ma abbiamo rilevato mancare i dati relativi agli anni 2018 e 2019, dati che abbiamo immediatamente richiesto, in data 21 Novembre, e che sono pervenuti il giorno 4 Dicembre, dati che ovviamente alleghiamo.

Insieme ai dati Arpae allega una nota che cita “ i dati pubblicati sono relativi all’unica stazione operante sul Circondariale Bando Valle Lepri e vengono validati sia a livello provinciale che regionale, ai sensi delle direttive 2000/60/CE recepite in Italia con il Dlgs 152/06 come da programma riportato nelle DGR ER 350/2010, DGR ER 2067/2015 e DGR ER 1781/2015” Al momento attuale i dati relativi al 2018 sono validati sia a livello provinciale che regionale, mentre quelli relativi al 2019 sono validati solo a livello provinciale.

Le tabelle ed i valori che Arpae ha inviato sono stati analizzati dai tecnici che ci dicono:

” come si può notare, tutti gli inquinanti chimici, di sintesi e naturali (es. metalli) sono sotto soglia o presenti, come nel caso del glifosate, con concentrazioni basse, in linea con le attese. Per quanto riguarda i parametri ecologici delle acque, il quadro analitico, pure, è in linea con le attese, ovvero quello di un canale eutrofico ma dove non sono presenti particolari criticità.

In particolare, gli unici elementi che meritano menzione sono:

– la permanenza fino a novembre di temperature dell’acqua tali da determinare la piena attività di tutte le specie ittiche li presenti;

– un minimo di pH ad ottobre, in corrispondenza del minimo di ossigeno; ciò non deve stupire in quanto pH e concentrazione di ossigeno variano assieme per una dipendenza dai processi di respirazione e fotosintesi. Tuttavia, i due valori di ottobre non sono critici. Una più accurata misurazione degli stessi, effettuata nel momento opportuno della giornata, molto probabilmente avrebbe potuto evidenziare una più marcata ipossia, in particolare nello strato di fondo.

– i valori costantemente bassi durante l’anno dell’azoto ammoniacale, in linea con quelli del BOD (sostanza organica biodegradabile), portano a escludere l’effetto di dilavamento di digestati, potenzialmente distribuiti come fertilizzante;

– il picco di nitrati in aprile è in linea con le attese, in quanto deriva dal dilavamento della fertilizzazione azotata effettuata in copertura sul grano e mais.

– un picco di E. coli in febbraio, indica un probabile contributo fognario, probabilmente proveniente da un canale che scarica nel Circondariale dai territori esterni al Mezzano, ma non è degno di particolare nota, in quanto non è accompagnato da elevato BOD, basso ossigeno disciolto ed elevato azoto ammoniacale, parametri che spesso accompagnano E. coli e che testimoniano un reale impatto sulla qualità delle acque con rispetto alla fauna ittica.

Concludendo, quindi, sebbene ci sia una indicazione di una probabile ipossia nell’acqua di fondo, in ottobre, con i dati Arpa non è possibile dire quanto abbia inciso su un allontanamento della fauna ittica dal campo gara o so un suo stazionamento negli strati più alti della colonna d’acqua. Restano pertanto aperte anche le altre ipotesi di possibili fenomeni di competizione e predazione tra le specie ittiche.”

Proseguendo con quanto concordato il giorno 20 Novembre in funzione dell’annata agonistica 2020, preso atto che il 2019 è stato un anno estremamente anomalo, visto il perdurare dell’inverno già in stagione primaverile e il perdurare dell’estate anche in periodo invernale, fattore che ha sicuramente destabilizzato tanti valori e tante statistiche a tutti i livelli, per il prossimo anno il Comune di Ostellato ha deciso di attivare una convenzione per un servizio di vigilanza al Circondariale con le GEV, per tutelare al meglio il patrimonio ittico ancora presente nel canale nonostante i tanti prelievi fatti dai bracconieri in questi ultimi anni, di attivare inoltre con Unife un servizio di monitoraggio tempestivo delle acque, potendo contare sul servizio che le GEV possono fornire, sia nei momenti di scarsa pescosità, ma anche nei momenti di maggiore resa per poter fare delle comparazioni.

La Sezione Fipsas di Ferrara, proprio per rendere le valutazioni il più possibile fedeli, organizzerà prima dell’inizio dell’annata agonistica una gara di prova con i propri tesserati dove Unife potrà campionare il campo di gara, durante una gara, e quindi prendere atto di valori dati da tutto quello che viene fatto prima e durante una gara di pesca sportiva.

I dati che verranno rilevati nelle singole sperimentazioni saranno ovviamente resi pubblici .

Per poter svolgere al meglio tutti i lavori, operazioni ed interventi atti a salvaguardare il Canale Circondariale e i suoi pesci, al tavolo che già prevede la presenza del Comune di Ostellato, di Unife, della Fipsas sia a livello Provinciale che Nazionale, le GEV, a questi si andranno ad aggiungere la Polizia Provinciale, Il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, lo STACP di Ferrara, l’Amministrazione Provinciale di Ferrara ed ovviamente la Regione Emilia Romagna.

Il Canale Circondariale Bando Valle Lepri è un bene di tutti e se si vuole che continui ad essere fonte di divertimento per i pescatori sportivi, importante polo turistico e fonte di reddito per le tante imprese locali e non solo bisogna che tutti i soggetti interessati collaborino per la buona riuscita dell’operazione

“Salviamo il Circondariale”.

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