AMARCORD: LA STORIA DELLA PASQUINO DALL’ALBORELLA AD OGGI!

Le gare sono ferme e visto che non si possono raccontare le gare del momento, ci facciamo un bel tuffo nel passato per conoscere meglio il blasone della società di Brescello che porta il nome di Pasquino.

Intanto il nome Pasquino deriva dalla versione dialettale di Sansovino ovvero la statua dell’Ercole del San Sovino presente fin dal 1727 nella piazza Matteotti.

La statua, rappresentante “Ercole Benefattore”, viene eseguita da Jacopo Tatti detto il “Sansovino” per volere del Duca Ercole Il d’Este e risale al 1550 mentre l’esecuzione è terminata già nel giugno 1553.

La società di pesca viene fondata nel 1956 da un gruppo di amici, con presidente Frigeri, con l’intenzione di partecipare alle gare di pesca.

Nei primi anni 60 la Pasquino inizia a farsi strada a livello nazionale tant’è che dal 1966 al 1969 vince per quattro anni di fila la Coppa Italia.

Partecipa al campionato Europeo a Tito Grad e lo vince con una bella pescata di cavedani a galla.

Riesce a partecipare anche ad un mondiale per club in Spagna dove si perde l’oro per pochi grammi, a scapito della Francia, per colpa di una bilancia che pesava un tanto al chilo.

Diventa imbattibile nella pesca dell’alborella anche grazie alla famosa la pastura messa a punto da Frigeri e ai brescellini, un bigattino raccolto nel letame dei maiali e colorato con una polvere chimica fino a farlo morire.

Forse la pesca con il bigattino morto ha avuto inizio proprio in quegli anni.

La Pasquino può fregiarsi di titoli importanti vinti e su tutti ben 5 titoli di campioni d’Italia individuali vinti da Renzo Bocconi, Luciano Bonaccini, Maurizio Gabba, Oreste Mantovani e per ultimo da Emanuele Sassi sul canalbianco di Adria.

Furono i primi in Italia ad usare il fouille che scoprirono in un mondiale nel 1968 in Irlanda. Da li in poi iniziò una raccolta fai da te nei fossi della bassa reggiana e il ver de vase veniva raccolto grazie a Daniele Algeri che andava a bagno fino a alla vita per estrarre la fanghiglia che gettava sulla sponda dove i fratelli Arcero e Pietro Tampelloni selezionavano uno ad uno.

In questa intervista di Alessandro Scarponi, il Presidente Mauro Passeri, Alessandro Giordani e Luca Pergreffi in collegamento da Praga, ci raccontano tanti aneddoti sulla storia della Pasquino.

Buon ascolto.

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