AMARCORD ANNO 1987: IL PRIMO MONDIALE GIOVANILE IN FRANCIA

L’INGHILTERRA VINCE IL MONDIALE DEI RAGZZI, PER L’ITALIA UN ESORDIO DA QUARTO POSTO

L’Irlanda a tenuto a battesimo il primo campionato del mondo per ragazzi.

Un avvenimento importante per il futuro della pesca agonistica, ben onorato dalla nazionale italiana giunta quarta, ma ad un passo dal podio.

La prima edizione dei campionati del mondo giovanili, svoltasi dal 16 al 19 luglio sul fiume Inny in Irlanda, è stata vinta dalla nazionale inglese, mentre la squadra azzurra si è piazzata al quarto posto.

Per l’agonismo in generale, ma soprattutto per l’agonismo giovanile, questa rimarrà una importante, infatti fino ad oggi l’interesse per le giovani leve della pesca agonistica era assai scarso.

Ora in tutte le nazioni europee, tutti ragazzi sanno che potranno accedere alla nazionale e disputare un mondiale.

Questa è la molla giusta e che sicuramente porterà anche al nostro organismo nazionale i campioni di domani.

È evidente che anche a livello nazionale da oggi ci si debba preoccupare di studiare un’attività personalizzata per l’agonismo giovanile.

Ma torniamo alla gara mondiale.

Il racconto del CT Enrico Bonzio:

“Ho saputo solo pochi giorni prima della gara che avrei guidato la nazionale giovanile in questa trasferta; la cosa evidentemente mi ha fatto piacere, pur con tutte le preoccupazioni dovute alla scarsa conoscenza del campo di gara e dei giovani Nazionali.

Tra l’altro i tempi ristretti non ci avrebbero consentito una ricognizione sul campo gara, una difficoltà non da poco.

Il fiume Inny è un canale largo da 15 a 18 m, con una profondità variabile dal metro al metro e 50, che ospita gardon, persici reali e di ibridi di Bremes e gardon.

Velocità dell’acqua medio lenta, fondo inerbato e questo ha costretto molti concorrenti a cercare tra gli erbai dei corridoi puliti per pescare.

Questa soluzione si è fatta sentire soprattutto in due tratti del campo gara, tra il numero quattro ed il numero cinque del settore E e tra il numero cinque è il numero sei, tratti che dopo attenta ricognizione non sono stati picchettati perché assolutamente inpescabili.

Da una ricognizione delle zone laterali del campo, dove abbiamo potuto provare il venerdì sera, mi sono reso conto di queste difficoltà e della pescosità ridotta e ho capito anche che la scelta del posto sarebbe stata determinante per il risultato finale.

Ho fatto montare ai ragazzi su canne dai sei – sette metri lenze da 0,75 a 1 g, con torpille e 3-4 pallini sul finale, ormai una lenza standard in questi campi e per una pesca di ricerca in trattenuta.

Speravo anche che non ci fosse vento, dato che non tutti i nostri avevano dimestichezza con la RBS, unica canna adoperabile in queste acque.

Come sorteggio ci è capitato il numero 12 e non è un buon numero tenendo conto che la numerazione ai mondiali è inversa, per cui avere a valle il numero 11 è uno svantaggio, con 12 nazioni partecipanti.

Alle 13 inizia la gara, il cielo è nuvoloso, c’è un po’ di vento che poi aumenterà rendendo la pesca più difficile.

Gli inglesi non a caso iniziano la gara pescando tutti a RBS. Alle 15:30 la gara finisce e come si prevedeva il pescato è scarso, a parte l’ultimo di gara il lussemburghese Gilberi che totalizza 4260 punti.

Negli altri settori si vince con 1500 punti. Salendo dal fondo e guardando i risultati dei nostri, mi mordo le mani. Infatti Begal, con 11 penalità, ci porta ad un quarto posto da non buttar via, ma tenendo conto che il veronese è molto forte e che alla sua portata c’era un piazzamento migliore, c’è di che rammaricarsi.

Alla domenica gara individuale, cui partecipano tutti 60 ragazzi come prevede il nuovo regolamento della CIPS e che probabilmente sarà attuato anche per i mondiali senior.

Il campo è lo stesso e dopo il sorteggio già si potevano fare dei pronostici, visto che al sabato i migliori punteggi erano usciti nei due settori esterni, il settore A a valle e del settore E a monte.

I nostri azzurrini sono capitati uno nel settore C e gli altri quattro nel D e per loro non c’è stato nulla da fare: non a caso i primi 15 classificati sono usciti dei settori A ed E.

Dato che hanno dovuto a pescare con la RBS e che non avevano confidenza con questo attrezzo, direi che si sono difesi bene e che ci sono valide premesse per il futuro.

Se come si dice i prossimi mondiali si svolgeranno in Italia a Firenze, avremo modo di riassistere ad un altro scontro Italia Inghilterra a livello giovanile.

Come ulteriori notazioni tecniche c’è da dire che abbiamo usato pastura da fondo con un po’ di bigattini, per esca il bigattino, anche perché non avevamo per regolamento la possibilità di usare il fouille in pastura, nonostante le proteste dei francesi.

Una buona esperienza comunque per i nostri ragazzi che ricordiamo sono il veronese Sergio Begal, lo spezzino Carlo Spadoni, il torinese Marco Cima, il bresciano Luca Saottini ed il reggino Giuliano Prandi”.

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