IL MINCIO A PESCHIERA: SAI COSA TI DICO?

Sai cosa ti dico? che vorrei il Mincio sempre pescosissimo, con l’acqua che spingesse a 30 mt cubi al secondo, che ci fosse sempre il sole, che mangiassero solo scardole e cavedani, che ricrescessero gli erbai sul fondo, che circolasse meno gente lungo la strada alzaia.

Questo sarebbe il sogno di tutti ma il Mincio è un fiume che prende acqua dal Garda, che a sua volta riceve acqua dai monti con la neve che si scioglie.

Poi capita che il clima impazzisce, che a gennaio ci sono certi giorni caldi come se fosse agosto e ci sono certi periodi di metà aprile che fa freddo come se fosse gennaio.

Il bello è che ogni anno non è mai uguale all’altro, e per un fiume questi cambiamenti meteo influiscono in modo determinante sull’attività del pesce.

Ci sono anni che a marzo si fanno nasse piene di pesce e altri che a fine aprile non si prende niente.

E tutti a sparare a zero sul fiume, che negli ultimi anni non è più lo stesso (è vero) che l’erba è sparita perchè nel lago buttano il diserbante per non rovinare le eliche delle barche (falso), che sul fondo c’è tanto limo (vero) e che solo una potente piena farebbe pulizia.

E poi ci sono quelli che siccome si fanno tanti cappotti si divertono a sparare a zero sulla Federazione di Verona che nonostante tutto cerca di fare il possibile, nell’ambito delle proprie competenze, per ripopolare con quello che riesce a trovare.

Attenzione non stiamo parlando di carassi o breme che ormai si comprano anche dal fruttivendolo ma i cavedani e le scardole no, non si trovano perchè trattasi di una specie difficile da recuperare e quel poco che si trova ha dei costi altissimi.

E poi ci sono quelli che sparano sempre a zero sulla federazione rea di stilare dei calendari gare in date non adeguate come se a gennaio si conoscessero le previsioni meteo di aprile.

Non trovo più quel sano dibattito costruttivo ma sempre più spesso trovo commenti polemici, a volte debordano nell’offensivo e questo non va bene.

Oggi ho voluto salire dalla mia Romagna a Peschiera, 250 km andare e 250 km a ritornare, perchè volevo vedere con i miei occhi la situazione e rendermi conto di persona e non farmi le idee per i sentito dire.

Ho parlato anche con diverse persone abituali frequentatori di questo fiume.

Mi è stato raccontato che il Mincio quest’anno è in grave ritardo e capita raramente di trovarlo in queste condizioni ma tutti hanno espresso un convincimento, che il fiume presto partirà come è sempre partito e per farlo occorre attendere che le temperature si alzino stabilmente di qualche grado.

Arrivo alle 6,30 sul fiume, trovo la brina sull’erba, una leggera nebbia offusca la visione del fiume, un cigno razzola con la testa sott’acqua alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare, l’aria è pungente, siamo al 17 aprile, e il termostato nel cruscotto dell’auto segna 2 gradi.

Ecco questo è il giusto viatico per prepararsi ad una giornata di pesca da “buona pesca” e così in attesa che arrivi la mia truppa di amici inizio a sistemare in modo svogliato la mia attrezzatura.

La mattina prosegue e si inizia a pescare, alcuni dei miei sono di Verona e conoscono bene il fiume, infatti qualche cattura la si realizza ma si concorda che siano frutto più di episodi occasionali che di tecnica pura.

Uno prende con il terminale dello 0,14, un altro con filo dello 0,10, qualcuno smoccola come un vero veneto sa fare, perchè ha sbagliato alcune mangiate, altri non vedono nessun segno per ore.

Morale tanti cappotti in giro lungo il Mincio, ma c’è la speranza che presto, con l’arrivo del caldo il pesce divorerà le canne dei pescatori e così il rituale della ripartenza del fiume sarà consacrato ogni fine settimana da centinaia di pescatori.

A supporto di quanto ho asserito nel mio commento riporto alcuni dati statistici relativi agli ultimi due anni, escludendo il 2020 per causa Covid, e troverete a sorpresa che a marzo si fecero pescate da urlo, anzi da pesi record come la gara a coppie di Roberto Agnelli e Davide Fieraboschi che fecero fermare la bilancia oltre i 60 chili di scardole ed era fine marzo.

In ogni caso per saperne di più vi invito ad ascoltare lunedì sera ore 21 sui canali social di MF la diretta con l’Assessore di Peschiera Filippo Gavazzoni che ha cose molto importanti da dire sul Mincio. 

Quindi voi di fronte a questo scenario le prossime gare sul Mincio le confermereste o le annullereste?

Mi piacerebbe sentire anche delle proposte ragionate e non solo polemiche buttate là.

A voi la parola!

ARTICOLO 2019

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5 pensieri riguardo “IL MINCIO A PESCHIERA: SAI COSA TI DICO?

  • 17 Aprile 2021 in 20:59
    Permalink

    Ciao Alessandro , sono un frequentatore del Mincio , concordo quando si dice che è presto per via del clima e dell’acqua ancora troppo fredda come stamattina perché anche io stamattina ero presente.
    Comunque il problema grosso è che purtroppo non ci sono le erbe che negli scorsi anni erano presenti , sempre meno ma presenti.
    Le risposte secondo me non devono arrivare dalla federazione , che comunque si impegna ad immettere i pesci per quanto possibile , ma bensì da chi occupa
    di controllare la qualità dellacqua e lo stato della flora e fauna nel Mincio e chi dovrebbe vigilare sugli scarichi del depuratore.
    Questo è il mio pensiero ” fieraboschi”.
    Il cognome è sbagliato…

    Risposta
  • 17 Aprile 2021 in 21:25
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    Ciao Davide, concordo e non vedo l’ora che sia lunedì sera per ascoltare l’Assessore di Peschiera che al riguardo ha da raccontare cose molto importanti. Ciao

    Risposta
  • 17 Aprile 2021 in 23:29
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    Speriamo non dica che tutto è ok . Che mi spiega come mai non ci sono le erbe riparo naturale x i pesci .

    Risposta
  • 19 Aprile 2021 in 07:28
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    E pensare che una volta,pescare cavedani,ma sopratutto scardole era quasi una sconfitta x il pescatore…era troppo facile pescarli,al che ce n’era un esubero

    Risposta
  • 3 Ottobre 2021 in 18:34
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    Sono un tesserato di Verona ma non agonista per cui pesco ogni tanto a Peschiera salvo trovare il campo chiuso per le numerose gare.
    Confermo che il Mincio è lunatico ma pure malato perché non ospita gli erbai di un tempo e perché il pesce non è cosi abbondante come negli anni passati.
    Finita la frega direi finita la sagra.. Cmq qualcosa si prende se uno si accontenta almeno niente breme !!
    Mi chiedo perché non viene effettuato un ripopolamento serio.. a parte i quintali di scardole pronta pesca in Marzo.
    Nessuno ha mai pensato che esistono degli incubatoi dove si possono tenere avannotti di cavedano, barbo o tinca o piuttosto non frega a nessuno e bastano le scardole per fare peso ?
    In teoria il lago dovrebbe alimentare il Mincio ma sembra in realtà il contrario. Cosi le magnifiche tinche del Lago rimangono là preda delle reti dei professionisti. È anche vero che nei tempi d’oro dove le tinche fregavano nei canneti del Mincio erano pure preda dei bracconieri notturni italici. Questo l’ho sentito più volte dai pescatori anziani.
    La temperatura,la stagione,il clima tutto incide ma ultimi 2 anni mi pare ha reso ben poco.
    Concludo dicendo che a nessuno interessa della biodiversita del Mincio, viene visto solo come campo gara e basta. Ci fossero solo scardole e carassi tutti felici lo stesso anche perché in giro in altri campi gara ci sono solo breme carpe e siluri .

    Risposta

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