IBERIAN MASTER 2022: IN ARCHIVIO LA PRIMA MANCHE DI PESCA AL COLPO

Cala il sipario sulla prima delle tre manche di questa edizione dell’Iberian Master 2022 con i padrini di casa che hanno messo già il loro timbro sul concorso.

La gara come da previsioni ha registrato una resa maggiore nel settore A dove per l’Italia pescavano Jacopo Falsini, Giancarlo Armiraglio, Salvatore Ferrigno, Gianni Giovagnola, Stefano Sette e Mirco Cantoni.

Il campione dell’Oltrarno Colmic chiude in terza posizione con 18000 punti ma nulla ha potuto contro l’assoluto di giornata il belga Tim Vervaet che porta alla pesa quasi 50 chili di carpe.

Ci vuole anche fortuna in una gara ed è quella che ha avuto il belga capitando nel picchetto A1 e sulla scia anche l’A2 chiude al secondo posto a dimostrazione come i posti giusti, l’esterno e il preesterno, difficilmente possono sbagliare.

Nel settore B per l’Italia pescano Cristian Matteoli, Fabrizio Toccafondi, Fabrizio Romei, e Franco Pagnotta.

Ad avere la meglio è stato lo spagnolo Esteve Martinez con quasi 30.000 punti inseguito a ruota dal forte Mario Mateos mentre al terzo posto si piazza il portoghese Vilelas. Matteoli chiude al 5° posto.

Ai settori C e D le cose sono subito apparse molto più difficili a causa di una scarsa pescosità.

Nel C per l’Italia ci pescano Massimo Busi, Andrea Fini, Filippo Beltrami, Angiolo Laurentini, Davide Carli e Giorgio Sette.

Anche qui nel C ad avere la meglio sono stati due spagnoli sempre presenti a questo concorso di pesca nelle precedenti edizioni Oviedo e Qujial che chiudono al primo e secondo posto mentre sul terzo gradino del podio di settore si piazza il bolognese Massimo Busi.

Nel settore D ci pescano Andrea Cesari (il Nefa), Maurizio Fedeli , Giulio Nervi e Fabio Guarino.

Al comando con oltre 27000 punti un altro belga Vermeir inseguito dallo spagnolo Ferrer e terzo posto proprio per il toscano di Pontassieve Cesari.

Piccola soddisfazione per l’italiano Giorgio Sette che si aggiudica il premio per la cattura del big carp di giornata, una regina da 5471 punti.

Un pò di goliardia non guasta mai, e in questo evento il rito prevede che chi presenta busta bianca deve indossare la bandana del “capottaro”.

Per chiudere il nostro corrispondente da Valencia Gianni Giovagnola ci racconta le fasi salienti della giornata.

Oggi si è disputata la prima prova dell’Iberian Master, i concorrenti hanno trovato condizioni perfette con vento assente e buona temperatura mentre la corrente ha rallentato ancora un pò rispetto a ieri. I concorrenti non hanno lasciato nulla al caso, tutti molto agguerriti, e chi ha saputo interpretare meglio il proprio picchetto è riuscito a fare il fatturato.

Come da previsioni ha vinto i picchetto A1 mentre altri picchetti che fino a ieri avevano dato poco , oggi hanno regalato diversi pesci a dimostrazione che con l’aumento della pasturazione il pesce si muove.

La partenza quasi tutti l’hanno fatta a 13 metri con lenze montate a galleggianti a vela o clarusso che qua vanno molto, poi con il calo delle mangiate si va sulla sponda opposta con l’inglese o la bolognese.

Chi ha pescato a RBS ha catturato più carpe mentre con il mulinello sono usciti più carassi anche di buona taglia.

Il campo gara è bello ma richiede parecchio sforzo fisico perchè tutta l’attrezzatura a fine gara deve essere riportata sulla strada e questo via vai per gli accessi è molto faticoso.

Per fare un esempio, chi oggi pescava nel picchetto A5 l’accesso era situato al picchetto A1  quindi una situazione disagiata di non poco conto.

Si riconferma una organizzazione perfetta con il servizio esche sul posto pesca davvero impeccabile e il servizio ristoro consegnato la mattina prima della gara sul posto pesca.

La gara della durata di 5 ore permette di cambiare anche l’approccio di pesca con chi cerca il pesce di taglia con la ratto pesca. A domani dopo la seconda manche.

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