NUOVA CARTA ITTICA REGIONE VENETO 2023

La Carta Ittica ha come fine primario la ricognizione dello stato attuale delle risorse ittiche del Veneto e la produzione di linee gestionali per la gestione delle attività di pesca e acquacoltura, in tutte le acque interne e marittime interne con la sola esclusione del Lago di Garda che sarà oggetto di separata pianificazione. La Carta Ittica contempera la necessità di tutela e conservazione del patrimonio ittiofaunistico autoctono e dell‟ambiente naturale con lo sviluppo delle attività economiche connesse al prelievo professionale delle risorse alieutiche e delle attività di pesca amatoriale, dilettantistica e sportiva nonché dell‟acquacoltura nelle acque interne e marittime interne del Veneto. La Carta Ittica individua quindi le modalità di gestione, prelievo e utilizzo delle risorse ittiche regionali, sia a fini sportivi sia professionali nel pieno rispetto delle esigenze di conservazione ed il Piano di Gestione è lo strumento principale attraverso il quale persegue gli specifici obiettivi previsti che si possono schematicamente riassumere nel modo seguente:
 Salvaguardare le popolazioni ittiche autoctone al fine di garantire il raggiungimento/mantenimento di stock adeguati funzionali anche per un prelievo
sostenibile.
 Creare le migliori condizioni per lo sviluppo delle attività di pesca professionale e di acquacoltura, anche al fine di incrementare i livelli occupazionali e di redditività economica, sostenendo il ricambio generazionale e l‟ingresso di nuove professionalità.
 Promuovere le attività di pesca amatoriale, dilettantistica e sportiva, adeguandone la gestione anche nei confronti delle nuove tecniche e discipline sportive ed evitando sovrapposizioni e conflitti con le attività professionali.
 Individuare i necessari adeguamenti della normativa regionale (legge e regolamento) anche in relazione al nuovo assetto amministrativo e alla riorganizzazione delle competenze.
 Contrastare la diffusione delle specie ittiche alloctone.
 Tutelare le popolazioni di specie di interesse comunitario e conservazionistico.
 Conservare gli habitat naturali di interesse comunitario e ridurre i possibili impatti sull‟ambiente derivanti dalle attività di pesca e acquacoltura.
 Adeguare la gestione delle attività di pesca, sia professionale che dilettantistico sportiva, alle mutate condizioni ambientali dovute al cambiamento climatico.
 Introdurre misure in grado di minimizzare i costi ambientali e contribuire anche alla riduzione delle emissioni clima alteranti

NUOVA CARTA ITTICA REGIONALE ZONA A e B

Regolamento Regionale 03 Gennaio 2023

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