AGONISMO 1969

CAMPIONATO ITALIANO DI SOCIETA’ 1969

LA CANNISTI CLUB MILANO E’ CAMPIONE D’ITALIA

Peschiera del Garda 8 giugno 1969: 220 squadre sul Mincio al campionato italiano per società.

La squadra era formata da Ciresa, Restelli, Visconti, Selva i quali con una gara regolare portano alla Cannisti Club Milano il secondo scudetto tricolore.

La Cannisti Club Milano ha vinto brillantemente i campionati nazionali italiani di pesca al colpo per società , svoltisi sul Mincio a Peschiera.
Erano presenti 220 squadre composte da 4 elementi cadauna, per un totale di 880 concorrenti suddivisi in quattro settori e venti segmenti. Il campo di gara era il Mincio, in sponda destra e sinistra e si estendeva dal ponte dell’autostrada Milano- Venezia fino alla Centrale idroelettrica. L’organizzazione è stata affidata alla FIPS di Bologna , coadiuvata da alcuni commissari della sezione di Verona.
I concorrenti si sono radunati alle 5,30 davanti all’albergo MIlano , dove sono stati consegnati gli abbinamenti di settore. Alle ore 7 è stato dato il segnale di partenza; la gara è terminata alle ore 11.

Sul Mincio vincono sempre i più forti quindi viva la cannisti club Milano. E’ bene dirlo subito, dato che per vincere domenica bisognava davvero saper pescare. Non era il solito Mincio dall’alborella facile, ma un Mincio con l’acqua alta e fredda, battuto dal vento, con il pesce in frega e lontano dalla riva.
Era necessario quindi impostare una gara ragionata e perciò molto difficile in quanto dissimile dalle tradizionali gare che si fanno sul fiume veronese.
Mi sembra che sia stato un bene in definitiva , perchè un campionato italiano deve necesseriamente esprimere il livello dell’agonismo nazionale , e con le solite alborelle non credo avrebbe tenuto fede ai suoi compiti. Sarebbe stata una conferma che l’agonismo nazionale è fatto solo di alborelle: forse è anche vero, ma ogni tanto è bene allontanarsi da questa idea. del resto se le alborelle servono nelle nostre gare, appena mettiamo il naso fuori dai confini nazionali non ci servono più, ma questa è storia vecchia.
La sera prima della gara, parlavamo proprio della nazionale con uno dei due allenatori federali, commentando i risultati dell’ultima manifestazione che aveva visto i nostri colori impegnati in Francia.
Silla ci diceva che era impossibile per ora sperare di battere i francesi , troppo il divario di classe ed anche di tecnica esistente tra le due nazionali.
“bisognerà spiarli – ci diceva – rubare piano piano tutto quello che sanno , pescarci insieme, andarli a vedere , stargli alle spalle senza lasciarci sfuggire un movimento. Quest’anno ci è già andata meglio ; a parte il risultato , almeno in finale ci siamo andati “. Parlando dei campionati nazionali , convenivamo come sarebbe stata una gara di impostazione particolare con una ricerca del pesce lontano da riva e soprattutto di pesce vario dato che non sarebbero bastate le alborelle per vincere. Avrebbe probabilmente vinto una formazione di regolaristi , pescatori cioè che si trovano a loro agio su qualsiasi campo di gara ma che vengono fuori specialmente quando non si debba fare una gara di sola velocità.
Da escludere quindi un risultato a sorpresa , ed infatti penso che la cannisti Club sia bbastanza titolata da non poter essere considerata come una sorpresa.
E così pure la Ortofrutticolo e la SPS Padovani che che l’hanno seguita di stretta misura.
E’ stata una vittoria meritata, la formazione milanese è venuta su liscia quasi stesse disputando una gara ad handicap, in continuo recuper.

Niente exploits individuali ma una prestazione corale veramente notevole. A fine gara parlavamo con dei garisti sull’opportunità di arrivare ad una modifica della formula dei campionati nazionali per società.

Mi sembra che effittavente una sola gara non sia sufficiente a poter qualificare campione una squadra, anche e soprattutto perchè si tratta di un campionato che al 90% viene svolto tra società lombarde, venete, emiliane, e piemontesi. Se scorriamo infatti l’elenco delle squadre partecipanti , notiamo come dopo queste provincie ci sia il buio assoluto.

Qualche squadra toscana, una squadra umbra, non una squadra della Liguria, e neppure una squadra meridionale.

Questo può essere causato effettivamente dalla paura di perdere, dalla constatazione di inferiorità accentuato da un campo gara sconosciuto, dalla lontananza del campo gara stesso.

Tuttavia si tratta sempre di un campionato nazionale, e bene hanno fatto a parteciparvi anche quelle squadre che sapevano di essere battute in partenza: sono esperienze in più che verranno buone nel prosieguo dell’annata agonistica.

Abbiamo però visto partecipare anche squadre alla terza, quarta esperienza agonistica e quindi insufficientemente preparate ad una gara a simile livello, e per loro non riteniamo possa essere stata una esperienza di rilievo.

Quale nuova formula varare?

Sappiamo che la CSF si sta interessando da tempo al problema. Bisognerà piano piano arrivare ad eseguire delle selezioni, formando delle categorie a seconda dell’importanza e della bravura delle squadre: di questa operazione l’agonismo non potrà altro che riceverne un beneficio. Io non dico di arrivare all’istituzione di tante categorie come avviene in Francia, da noi sarebbe forse prematuro, ma si potrebbe istituire una categoria di eccellenza.

E questo vale anche per le gare a classifica individuale. Del resto quando i concorrenti scorrono i nomi dei loro colleghi di segmento 99 volte su 100 sanno già chi fa il primo, il secondo, il terzo. Conviene allora togliere questi garisti dalle competizioni normali e dedicare a loro delle gare e dei campionati a parte.

Sarà un vantaggio anche per gli altri, dato che si allargherebbe la possibilità di vincere a più concorrenti.

Tra l’altro una stessa gara potrebbe ospitare pescatori normali e prima categoria, mediante l’adozione di un settore in più, con diversa classifica e premiazioni a parte. Ma questa è solo un’idea.

1^ Cannisti Club Milano Sq. B Mi 17 (Ciresa Adriano, Visconti Cesare, Restelli renato, Selva Ettore)
2^ Ortofrutticolo Sq. A Bo 19 ( Casadio Luciano, Franchini Fiorenzo, Benassi Dante, Sassoni Graziano)
3^ Pescatori Padovani Sq. A Pd 20 (Marcellan Ruggero, Bettella Giuseppe, Cesare Ido, Salion Bernardo)
4^ La Torrillese Sq. A Pr 22 (Ferpozzi Sergio, Fanfani Giovanni, Grisenti Amedeo, Volpi Ildebrando)
5^ Cannisti Mandellesi Sq. B Co 22 (Lanfranconi Antonio, Micheli Manlio, Torno Mario, Mascarella Alfonso)
6^ Lenza Casalecchiese Sq. A Bo 25
7^ Comense Sq. A Co 30
8^ Amo Club Bicocca Sq. A Mi 30
9^ Gino Nasi Sq. B Mo 31
10^ Cannisti Del Cormorano Sq. A Bo 32
13^ La Campodarsego Sq. A Pd 33

CANNISTI CLUB MILANO 1969TROFEO ECCELLENZA 1969

VINCE LA SOCIETA’ PASQUINO OFMER DI REGGIO EMILIA

 

CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE 1969

UMBERTO VALLIO E’ CAMPIONE D’ITALIA

Pozzolo 5 ottobre 1969:  I finalisti in gara per due turni di due ore

Vallio ha 33 anni compiuti e di mestiere ha una fonderia che lo impegna notevolmente. Non è sposato ma è fidanzato da sei anni. Ha iniziato a pescare non troppo presto precisamente dall’età di 23 anni anche se le gare ha iniziato a farle solo da tre anni. Nella sua breve carriera di agonista Vallio ha vinto una quindicina di gare nonostante dedichi alla pesca pochisimo tempo. Per allenarsi rinuncia a qualche gara. Questo titolo vinto porta onore anche alla giovane società costituita solo 5 anni fa il Delfino Brescia. Con questa vittoria Umberto Vallio ottiene il dirito a far parte della nazionale azzurra per i mondiali del 1970.

nella foto Umberto Vallio

VALLIO

CLASSIFICA FINALE CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE

1° Vallio Umberto Delfino Bs (CAMPIONE D’ITALIA)
2° Roncaglia Franco Gino Nasi Mo
3° Garuti Pietro Gino Nasi Mo
4° Baia Giovanni River Club Torino To
5° Roda Paolo Verolese Bs
6° Rossi Riccardo Canne Iridate Mi
7° Azzaroni Amedeo Cormorano Bo
8° Persi Franco Icip Mn
9° Chiarabelli Romeo Cannisti Romeo Fe
10° Friggerio Benito Aups Vc
11° Sabbion Bernardo Pescatori Padovani Pd
12° Maestrani Antonio Sasso Marconi Bo
13° Lunardon Nico Campodarsego Pd
14° Carboni Afro Lenza Parmense Pr
15° Alfieri Alberto Gino Nasi Mo
16° Stucchi Antonio Pesca Sport Lissone Mi
17° Castagneris Giovanni Albano To
18° Cavazza Ernesto Amadori Pico Mo
19° Fumagalli Adriano Nessi Co
20° Rossini Alfredo Pescatori Veronesi Vr

XVI CAMPIONATO DEL MONDO 1969

GERMANIA AMARA PER L’ITALIA

Bad Oldesloe, 7 settembre 1969
L’OLANDA A SORPRESA VINCE IL MONDIALE MENTRE IL TITOLO INDIVIDUALE VA ALL’INGLESE HARRIS ROBIN.
L’ITALIA SI PIAZZA AL 7° POSTO. SUL PODIO ORO PER L’OLANDA, ARGENTO PER IL BELGIO E BRONZO PER LA FRANCIA.
LA NAZIONALE ITALIANA ERA FORMATA DA CEPPI, CARPANA, FUMAGALLI, TAMPELLONI, ROASIO. C.T. SILLA.
Il campo di gara è stato il canale Trave ed i pesci catturati sono stati i gardons e i gouions. La squdra belga per innervosire Harris ha fatto reclamo sostenendo che esso pescava con lenza e due ami e una pastura non regolamentare. Ma alla fine hanno ritirato il reclamo perchè non potevano esibire alcuna prova delle presunte scorrettezze dell’inglese.

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