LO STORIONE A PAGAMENTO

I pescatori che praticano la pesca sportiva in acque interne nelle acquee della Romagna hanno un variegato panorama di specie ittiche da poter insidiare.
Infatti sui fondali dei nostri fiumi, laghi o canali sono presenti in maniera massiccia carpe, amur, carassi, breme, cavedani e barbi.
Ci sono anche altre specie di pesci presenti nelle acque interne quali savette, persici, siluri e storioni.
Lo storione, ad esempio, trent’anni fa era una specie molto diffusa soprattutto lungo tutto il corso del fiume Po ma il forte inquinamento delle acquee, causato dallo sviluppo industriale del nord Italia, ha fatto sì che questa specie scomparisse del tutto.
Oggi le condizioni del grande fiume sembrano migliorate grazie alla realizzazione di grandi impianti di depurazione e così i pescatori hanno pensato di reintrodurre lo storione con semine controllate.
Oggi lo storione, in alcuni tratti del fiume Po, è presente trovando un habitat ideale risvegliando nei pescatori nuove opportunità di pesca che sanno regalare emozioni uniche.
Nel tratto di fiume Po che scorre ad Isola Serafini in Provincia di Cremona, la presenza di storioni è testimoniata dai loro strabilianti salti fuori dall’acqua.
Alcuni pescatori questa estate sono riusciti a catturarli pescando a fondo ed innescando sull’amo dei cefali tagliati a metà, considerato la facilità di reperimento di questa esca nei mesi estivi.
Infatti, il Po in estate è un tappeto di questi pesci di mare che risalgono la corrente per alimentarsi in acque dolci.
La presenza di storioni sul Po, insieme ai grossi siluri, sta a dimostrare la pacifica convivenza e la non competizione alimentare che esiste tra questi due enormi pesci ittiofagi.
La montatura ideale per pescare lo storione in Po è fatta con un piombo in linea da 300 gr. fissato a 25 cm con un amo del 8/0 legato su uno spezzone di cordino.
Gli storioni sono dei Acipenser naccarii, ossia storioni cobice, gli stessi che si trovano nei laghetti a pagamento, e che appunto qualche anno fa sono stati introdotti, con taglie interessanti; la loro taglia non raggiungerà mai quella dei loro stretti parenti “storione comune” e “storione ladano”, che rispettivamente possono raggiungere alcuni metri di lunghezza.
Ma senza voler fare troppa strada e rimanendo in provincia di Forlì Cesena lo storione lo possiamo trovare in alcuni laghetti privati a pagamento.
Uno di questi è il lago di Monteleone a Roncofreddo paese che si trova sulle immediate colline di Cesena.
In questo bacino artificiale lo storione viene insidiato come pesca specifica e sono sempre tanti i pescatori che provano sia in estate che in inverno a cimentarsi nel tentativo di catturarne qualcuno.
La scorsa estate se ne sono presi alcuni esemplari di taglia super pescando questi bestioni dalla linea esotica con potenti canne in carbonio, fili non inferiori allo 0,35, galleggiante da 3 grammi e un amo del numero 2. La pesca si deve fare a quattro cinque metri dalla sponda in quanto lo storione è un pesce che si avvicina alla riva per cercare il cibo lanciato in acqua dai pescatori.
La cosa buffa è l’esca utilizzata sull’amo: i pescatori innescano cubetti di formaggio fontina che pare essere per lo storione un’esca molto attirante e gradita.
E proprio così tre amici di Cesena, Foschi Alex, Sanzani Mattia e Baiardi Andrea tutti e tre dipendenti della cooperativa COPRA uova Novissime, sono riusciti a catturarne, tra gli altri, uno dal peso vicino ai 70 chilogrammi (vedi nella foto).
Un’ora di dura battaglia per riuscire a portare al guadino questo esemplare che ha lasciato il segno sulle braccia e sulla schiena dei tre cesenati.
Infatti lo storione per avere la meglio sulla lenza nel tentativo di liberarsi combatte sportivamente fino alla fine.
A cattura avvenuta il pesce deve essere rilasciato libero nelle sue acque per assicurare anche ad altri pescatori oltre al divertimento anche la grande emozione della cattura della vita.

SI PUO’ PESCARE NEL LAGHETTO DI MONTELEONE

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