LA “BREMERIA” DI OSTELLATO


MAURO BROLLI CON LE BREME DI OSTELLATO

Forse la resurrezione del canale di Ostellato situato in Provincia di Ferarra si sta compiendo grazie al campo di gara situato all’interno delle Oasi vallive della Covato Sorgeva.
L’impatto con l’ambiente che lo circonda è ottimo e la pescosità non è da meno.
Ci sono stato a pescare alcune domeniche fa e la giornata era accompagnata da una fastidiosa nebbia che copriva ogni cosa.
Ma poi il sole è riuscito a farsi strada e con esso anche un vento sempre più prepotente che ha ripulito l’aria lasciando così intravedere i lati migliori di quel posto tipico delle Valli di Comacchio.
Per arrivare alle postazioni di pesca, tutte numerate con picchetti fissi, si percorre una strada ben curata che costeggia sul lato sinistro diversi laghetti riservati alla pesca amatoriale e al carp-fishing mentre sul lato destro scorre il canale riservato a campo di gara.
Ogni domenica il campo di gara, che può contenere trecento pescatori, fa registrare il tutto esaurito e spesso è difficile trovare lo spazio per pescare.
Le tecniche di pesca più adatte su questo canale sono la pesca all’inglese la pesca a roubaisienne.
Sarà la comodità, la bellezza, la quiete delle oasi vallive ma certamente a richiamare tanta gente, come ai bei tempi che furono, dove ogni domenica arrivavano a centinaia da ogni parte, è il divertimento assicurato fatto di tante ma tante catture di pesce.
Una volta erano alborelle e scardole, poi solo carassi e oggi invece, a far affondare il galleggiante, sono solo abramidi o Breme.


UNA NASSA CON TANTE BREME

Tante breme di taglia discreta con tanti esemplari anche superiori al chilo.
Addirittura un pescatore mentre pescava a fondo con la tecnica del carp-fishing è riuscito a catturare una super Breme di dodici chili.
La pesca c’è quasi subito e le breme, quando entrano in pastura, se si alimentano sapientemente si riescono a tenere nel raggio d’azione di pesca anche per tre ore.
Così è stato per molti garisti capaci di portare alla bilancia un pescato con pesi a due cifre.
Per esempio nella gara sociale organizzata dalla Società Città del Rubicone (FC) il maggior peso di giornata viene realizzato da Marco Trevisani con kg. 17,570, secondo Riccardo De Lorenzi con kg. 17,390, terzo Fabrizio Semproli con kg. 14,000.
Nasse piene di pesce per conservarlo vivo messe a dura prova al momento del salpaggio per la pesa.
La profondità di questo tratto di canale si aggira sui due metri, la corrente è quasi assente e le lenze migliori risultano quelle con galleggianti variabili da 1 a 2 grammi.
La pasturazione è importante farla bene e con continuità per tenere il pesce fino alla fine.
Nelle Oasi vallive è in vigore un regolamento che prevede il divieto di pesca durante la settimana mentre è consentita la pesca al sabato senza l’uso della nassa per evitare di provocare la pressione agonistica al canale e troppo sfruttamento del pesce.
L’ingresso alle Oasi costa 1,5 euro a persona e lungo il canale è possibile sostare per trascorrere allegre giornate in relax e fare pic-nic con barbecue.
Sono presenti spazi attrezzati per bambini e sono possibili escursioni con biciclette all’interno delle Oasi vallive anche con mezzi presi a noleggio.
Per arrivarci dalla Romagna occorre percorrere la statale Romea che da Ravenna porta a Venezia. A Porto Garibaldi prendere la super strada per Ferarra e uscire ad Ostellato. Seguire i cartelli turistici Oasi Vallive e dopo solo tre chilometri saremo arrivati. In tutto da Cesena la distanza è di 95 chilometri ma vale proprio la pena andarci per trascorrere una meravigliosa domenica di relax. Parola di Alessandro Scarponi.

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