ANITA REGALA PESCI “OVER SIZE”

ANITA REGALA PESCI “OVER SIZE”

Il canale di Anita, che poi è il Circondariale lo stesso che passa ad Ostellato, si prepara ad accogliere una gara di pesca a coppie che sarà disputata il 18 ottobre 2009 (LEGGI LOCANDINA POST).
Per tale occasione si è reso necessario testare il canale per vedere dopo diverso tempo come reagiva il pesce.
Le notizie sulla pescosità circolate nell’ambiente degli agonisti negli ultimi mesi riportavano giornate di pesca deludenti con scarsità di catture.
L’abbandono del canale da parte della Federazione ha influito sulla scarsa pescosità; infatti il pesce tende a migrare laddove trova cibo in abbondanza e quindi senza gare di pesca il pesce si è allontanato altrove.
Ma è bastato effettuare qualche garetta che già alcuni segnali di risveglio si sono riscontrati.
La pescosità è decisamente aumentata, con le solite breme a farla da padrone nelle prime due ore di pesca, mentre nell’ultima ora di gara sulla fiondata continua di bigattini qualche carassio e qualche carpetta si riescono a catturare.
Quando si parla di carassi ad Anita si parla di esemplari che vanno da 3-4 etti a 2 chili.
La lenza è la solita che si usava ad Anita ai tempi d’oro; con galleggianti ad ovetto con deriva in acciaio e antenna in plastica ben tarata.
La geometria della piombatura è la classica che si usa per le breme in canale con tre pallini distanziati di 10 centimetri e il bulk a 40 centimetri dall’asola. Il finale che rende più di tutti è lo 0,9 sul quale legheremo un amo tipo serie 410 Nexen del 18 per poi passare al 22 nell’ultima ora di gara.
La lenza terminale deve essere ben adagiata sul fondo e ogni tanto è importante dare l’invito alla lenza per stimolare il pesce ad attaccare l’esca.
La pasturazione iniziale è bene farla a mano con bocce di pastura lanciate alla distanza di 12 metri mentre durante la gara è meglio alimentare solo a scodella.
La fiondata dei bigattini è fondamentale e rende se fatta in modo continuo. Pochi bigatti ma in continuazione attireranno sul luogo di pesca il pesce grosso. Ve ne accorgerete perché all’improvviso le breme cesseranno di mangiare e non capirete il perché; infatti dopo tante abboccate il galleggiante non vorrà più sapere di affondare. Ecco quello è il momento della concentrazione perché quello è il preavviso che il pesce di taglia è entrato in zona pastura costringendo il pesciolame a spostarsi altrove.
La mangiata del grosso carassio è inconfondibile; il galleggiante affonda deciso senza tentennamenti a differenza della breme che spesso la mangiata si vede in netta starata.
Attenzione alle fasi di “mungitura” della lenza perché ad ogni suo rilascio può corrispondere la decisa affondata del galleggiante.
A volte una gara può cambiare volto anche in soli 15 minuti, magari per due ore si è preso poco e si naviga nelle ultime posizioni a bastano due o tre carassi grossi per raggiungere il podio.
Ecco questa breve spiegazione serve per invogliare chi ancora non abbia deciso di partecipare alla gara a coppie del 18 ottobre.

Match Fishing sarà presente e darà ampio risalto su queste pagine ai protagonisti con foto e interviste.
Sarà una bella gara come ai vecchi tempi quando Anita era il paradiso della pesca.
Un paradiso che ritornerà certamente a far sognare i pescatori visto che tra non molto dovrebbero partire anche i lavori per la ripulitura del limo dal fondale e la sistemazione degli argini.
Un caro saluto a tutti.
Alessandro Scarponi

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BREME, CARPE, CARASSI SCURI E CARASSI DORATI TRA LE PREDE DELLA PESCATA

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TRE ORE DI PESCA 8 CHILI DI PESCE: NIENTE MALE!

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CARASSI “OVER SIZE” AD ANITA

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