ITALIANI A COPPIE: IL TRICOLORE AI RAVENNATI MELANDRI E VANICELLI
Molte persone avevano riposto a questo campionato italiano a coppie, prima uscita ufficiale del 2011, tanta attesa e trepidazione: centinaia di pescatori arrivati da tutta Italia, nonostante le magre dei giorni precedenti, sono stati fianco a fianco per partecipare, nella buona e cattiva sorte, per dimostrare la propria bravura.
Oggi domenica 6 marzo il sole splende, dentro e fuori gli animi degli appassionati di questo sport così amato e i canali del Grande Fiume Po mantengono inalterato il loro fascino millenario e secolare, a dispetto di tutto.
Ostellato assiste, quasi sollevato, ad una apertura della stagione che profuma, finalmente, di primavera: aria pungente, sole caldo, un bel cielo azzurro. E qualche pesce in più rispetto a ieri.
Il freddo anacronistico dei giorni precedenti è un brutto ricordo, le ore passate ad aspettare una pescata decente anche.
Timidamente, il ritmo riprende con qualche sorriso e qualche pacca sulla spalla in più.
Siamo in un momento storico in cui la visione catastrofica e il grido al disastro sono la normalità ma, fermiamoci un attimo ad assaporare la bellezza di questi luoghi e a pensare positivo.
Esistono reali problemi: l’invasione dei cormorani, la dragatura dei canali e, di conseguenza, l’evidente inquinamento degli stessi, una certa tendenza al lasciar fare… su queste certezze bisogna insistere per migliorare la situazione.
Ma esistono da sempre il Circondariale di Ostellato, il Po di Volano, il canale di Anita, la Covato… belli, pescosi…….
Ecco ho voluto esordire così, per cercare di trasmettere una sensazione positiva nell’ambiente, perchè dobbiamo imparare che la pesca ha le sue variabili che spesso non dipendono dall’uomo ma da fattori esterni non condizionabili.
E il pesce non è una cosa telecomandata, anche lui ha le sue esigenze e la sua biologia, e sicuramente in questi giorni con tanta acqua di neve finita nei fossi e poi nel canale, anche l’appetito ne ha risentito.
Guardiamo allora il bicchiere mezzo pieno e non fasciamoci la testa prima di essercela rotta; certo i cappotti di questi giorni sono una evidente certezza ma oggi con i primi raggi di sole qualche segnale di risveglio lo si è visto, e allora guardiamo con fiducia e speranza ai prossimi eventi in programma ad iniziare dal club azzurro previsto per il prossimo fine settimana.
Certo si vedranno ancora diversi cappotti e lungo gli argini a fine gara sentiremo diversi bip ma andiamo avanti e se problemi saranno, tutti insieme dovremo ragionare per capire come intervenire coinvolgendo istituzioni, associazioni economiche, associazioni dei pescatori e carta stampata.
Il Circondariale di Ostellato è una risorsa importante per un territorio come quello vallivo e per il mondo della pesca, averlo in forma è come avere un pozzo di petrolio sotto i piedi.
Un bene prezioso che deve essere preservato e valorizzato, amato e difeso.
Intanto il primo podio di stagione è il seguente:
1 Vanicelli Massimo e Melandri Franco S.P.S. Bagnacavallese (Colmic) RA 2 penalità
2 Gelli Andrea e Lazzeretti Gianni ASD L.P. Valdera L. Pontederese (Colmic) PI 2 penalità
3) Bruscia Lorenzo e Meucci Matteo Polisportiva Oltrarno (Colmic) FI 3 penalità
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IL PODIO DEL CAMPIONATO ITALIANO A COPPIE
LA COPPIA 1° CLASSIFICATA (Melandri Franco e Vanicelli Massimo S.P.S. Bagnacavallese)
E allora sentiamo dalla viva voce dei protagonisti cosa è successo in questo campionato italiano a coppie.
Iniziamo giustamente dalla coppia campione d’Italia e subito il microfono a Franco Melandri della Bagnacavallese Colmic di Ravenna:
Allora Franco, un risultato di prestigio tanto per iniziare nel modo migliore la stagione agonistica 2011, nonostante abbiate incontrato un canale difficile viste le condizioni della pescosità;
Avete sicuramente sfruttato la perfetta conoscenza del campo gara visto che come società vincete tutti i settori con le tre squadre.
Voi riuscite a vincere entrambe le prove del sabato e della domenica come avete impostato la pesca in una situazione del genere?
Abbiamo impostato la gara come si usa far sempre in questo canale con la roubaisienne ma devo dire per onestà che ieri e oggi ci ha dato una grossa mano il fattore fortuna.
Purtroppo ci dispiace vedere così tanti cappotti su un campo di gara che ci aveva abituato a ben altre rese, probabilmente qualcosa è cambiato e forse anche noi dovremo adattarci ad un canale con meno pescosità. Pensa che ieri e oggi abbiamo pescato nel settore A ad Ostellato vecchio, ieri in A9 e oggi in A4, nel tratto di canale vicino a Trava.
Abbiamo pescato in pochissima profondità e abbiamo avuto la fortuna, ripeto fortuna, di prendere un pesce ieri e uno oggi. Ieri ho preso un carassio da 1,8 kg e oggi una bella breme da 2,5 etti.
Abbiamo sempre pescato con la roubaisienne con lenze da 1 a 3 grammi.
Non c’è molto da aggiungere alla nostra pescata perché obiettivamente non c’è stata una strategia ben definita, in questa parte della stagione le cose vanno così e bisogna farcene una ragione.
Sono molto contento di questo risultato, il primo di rilievo nazionale che raggiungo con la mia società, dopo 28 anni di attività agonistica portata avanti sempre con grande passione.
La parola ora a Massimo Vanicelli
Un titolo italiano che arriva in una bella giornata di sole, nonostante sul canale stazionino ancora molte nuvole nere.
Raccontaci qualcosa a ferro caldo con lo scudetto appena vinto…
Beh che dire, è vero che non si è preso niente ma noi ci abbiamo creduto sempre fino alla fine e siamo stati premiati, a differenza di coloro che se ne sono andati prima che terminasse il match.
La breme di oggi l’abbiamo catturata quando all’orologio mancavano 2 minuti alla fine. Il risultato è arrivato al’ultimo munito.
Che tecnica avete utilizzato?
La gara l’abbiamo impostata a roubaisienne e abbiamo avuto ragione. Purtroppo l’acqua andava e così abbiamo montato delle vele e ci hanno permesso di pescare bene.
Abbiamo usato pasture Colmic, innescato raperini rossi, esche sottili poco voluminose.
Beh dopo questo successo le vostre quotazioni saliranno certamente e quindi il vostro Presidente dovrà alzarvi lo stipendio…
Mah che lo stipendio no ma una bella pizza, per aver portato a Ravenna un titolo italiano che mancava da tanti anni, credo la debba proprio pagare.
Allora complimenti per la bella vittoria e in bocca al lupo per i prossimi eventi.
LA COPPIA 2° CLASSIFICATA (Gelli Andrea e Lazzeretti Gianni ASD L.P. Valdera L. Pontederese)
Per la seconda coppia classificata diamo ora la parola a Gelli Andrea Valdera Colmic.
Allora Andrea un primo ieri e un primo oggi, solo fortuna o c’è stata una impostazione vincente?
Mah che dire, ieri abbiamo avuto fortuna a prendere un bel pesce che ci fa vincere il settore ma di fronte a questo nulla quali strategie vuoi mettere in campo?
Oggi abbiamo pescato alla Covato dove siamo riusciti a prendere quei 5/6 pesci che sono bastati per vincere il settore.
Di fronte ad un canale in queste condizioni avete deciso prima la tecnica da usare oppure l’avete scelta guardando il posto di pesca?
Abbiamo pescato all’inglese perché sulla lunga canna non è mai venuto pesce quindi quei pochi li abbiamo presi al centro del canale con l’inglese.
Che impostazione avete adottato?
Abbiamo pescato con galleggianti da 16/18 grammi ad una distanza di 35 metri con una lenza molto morbida e una pasturazione molto soffice senza fare la botta.
Complimenti per le due gare e per la medaglia d’argento che avete ottenuto.
LA COPPIA 3° CLASSIFICATA (Bruscia Lorenzo e Meucci Matteo Polisportiva Oltrarno)
UNO SCORCIO DEL RADUNO ALLA COVATO
DUE ASSI DEL TEAM RAVANELLI: FEDELI E CAUZZI
Sono con Maurizio Fedeli del team Ravanelli Trabucco oggi vincitore del suo settore con una bella pescata. Raccontaci Maurizio la vostra gara…
Ho pescato in coppia con Paolo Cauzzi e devo dirti che per prendere pesce in un canale in queste condizioni ci vuole un po’ di fortuna; oggi forse abbiamo fatto le cose giuste e il primo pesce l’abbiamo preso a roubaisienne dopo due ore.
Dopo la prima manche eravamo un po’ demoralizzati ma poi abbiamo catturato questa bella breme da kg. 1,2 pescando molto leggero a lasciar correre.
Poi abbiamo insistito su un bel fondo con l’inglese, avevamo disposto un fondo unico per due per non disperdere quel poco pesce che potevamo avere, e ci abbiamo pescato sopra tutti e due sopra, la lenza non era tanto appoggiata ma a sfiorare per lasciare correre l’esca sul fondo. Abbiamo montato un amo piccolo e innescato due bigattini, abbiamo sempre buttato pastura sul galleggiante, un po’ dura e un po’ a spaccare in modo alternato, abbiamo visto una decina di mangiate con un bel carassio subito e poi 6 breme.
La pesca all’inglese in un canale così largo su quale linea l’avete impostata?
Abbiamo segnato bene il filo e abbiamo impostato la pesca dove arrivavamo bene con la fionda a 35 metri.
Forse la cosa giusta da fare è stata la regolarità della pasturazione, infatti ogni giro davamo una palla e poi quando il pesce è entrato abbiamo preso meglio di altri.
Abbiamo usato galleggianti da 18 grammi con un inserto da 3 senza pallini in lenza con il galleggiante che andava via diritto.
Se vedevamo che dragava gli toglievamo l’acqua fino a quando non andava via regolare senza affondare.
Purtroppo ieri abbiamo fatto cappotto e forse con un pesciolino ce la potevamo giocare ma va bene così andrà meglio la prossima volta.
Un tuo giudizio sul canale..
Il canale quest’anno è partito con il freno a mano tirato ma vedrai che piano piano si ripenderà. Non so se potrà dare i pesci dell’anno scorso ma sicuramente ritornerà normale perché facendo un po’ di gare e con l’acqua che pian piano si riscalderà le cose andranno meglio. Abbiamo visto oggi che con un po’ di sole qualche pesce in più si è preso.
Rimango fiducioso anche se il canale sarà un po’ più tecnico di prima.
E il prossimo fine settimana ancora gare con il club azzurro…
Sabato e domenica prossimi siamo alla Covato per il club azzurro e pasturando tutti e 50 negli stessi picchetti con il fouillis e ver de vase qualche pesce in più uscirà.
Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno.
Grazie Maurizio e complimenti per la bella pescata di oggi.
L’AMICO DI MATCH FISHING ALBERTO GUERZONI
IL GIUDICE DI GARA LUCIANO BENASSI
LA GIURIA AL LAVORO PER STILARE LE CLASSIFICHE
LUCIO MAZZINI CANNE ESTENSI GRAN CONOSCITORE DEL CANALE FERRARESE
Siamo con Lucio Mazzini, un agonista delle Canne Estensi Milo di Ferrara. Allora Lucio un canale che ha dato diversi grattacapi a tutti in questi giorni. Molti cappotti e poco pesce, tu che sei un profondo conoscitore di questo canale cosa ci puoi dire al riguardo?
E’ chiaro che il canale in queste condizioni non fa piacere a nessuno ma le recenti nevicate, che hanno portato acqua di neve nei canali, ha favorito l’interruzione della pesca. Speriamo che i motivi siano legati solo al fattore stagione e non ad altro perchè allora dovremo riflettere diversamente.
Ad Ostellato vecchio, dove ero ieri e dove naturalmente ho fatto cappotto, dalla Trava al Cancello hanno bollato solo due coppie e questa non è una situazione normale. Dobbiamo stare con gli occhi ben aperti anche se la pescosità con il ritorno del caldo ritornerà.
In queste condizioni che tecniche preferisci?
La pesca in queste condizioni è stata all’inglese, perché il pesce con il raffreddamento dell’acqua non si porta sotto le rive e quindi a roubaisienne non si prende, per questo rimane fermo al centro del canale almeno si presume.
Oggi qualche risultato in più si è visto grazie alle temperature più miti che si sono verificate. Speriamo che la situazione si riprenda perché ci sono diverse competizioni importanti fin dalle prossime giornate e sarebbe un problema se la pescosità non ci fosse.
Se così fosse allora dovremo porci degli interrogativi e capire quali cause potrebbero aver causato questo risultato negativo. Anche i calendari sono stati anticipati e questo non aiuta vista la stagione. Non dimentichiamoci che tra pochi mesi su questo canale ci saranno i mondiali e quindi non possiamo offrire a tutto il mondo un biglietto da visita non all’altezza di un evento internazionale.
Beh credo che queste cose dette da te che sei un agonista di lungo corso e un ferrarese doc che conosce come le sue tasche questi canali possiamo chiudere questa breve intervista con una sentenza: il bicchiere lo vogliamo vedere mezzo pieno?
Si preferisco usare questo termine perché di negatività in giro ce n’è fin troppa e abbiamo il dovere di sperare che le cose tornino come prima.
Non possiamo convivere con aspettative negative mentre con il bicchiere mezzo pieno rimane la fiducia di una bella ripresa del canale.
Bisogna pescare anche se sono convinto che non ci sarà più il bum bum degli anni passati ma bisognerà pescare in maniera più tecnica.
Allora in bocca al lupo al canale…
Certo e che il lupo crepi e i pesci ritornino a farci divertire..
GELLI E LAZZERETTI DOPO LA PESATA VITTORIOSA
GINO BACCI E UN BEL CARASSIO PRESO A ROUBAISIENNE
Gino Bacci, un pescatore da canale con tanta esperienza alle spalle. Dall’alto della tua esperienza Gino ci puoi dire cosa può essere successo a questo canale?
Ah guarda non ne ho idea, in tanti anni non mi era mai capitato di vederlo così, speriamo sia colpa del freddo…
Io rimango fiducioso e quindi dico che appena la stagione si metterà a posto si prenderanno i pesci che si prendevano l’anno scorso.
Ho visto che hai preso un bel carassio da un chilo circa, con che canna l’hai preso?
Guarda io ho pescato a roubaisienne sulla roba data a scodella, abbiamo visto 3 o 4 mangiare nel primo quarto d’ora e poi più nulla.
Almeno oggi alcune mangiate le abbiamo viste perché ieri senza bollare abbiamo portato a casa un bel 5,5 di punteggio.
Allora vogliamo dare una sufficienza a questo canale di speranza?
Ma si dai vedrai che si mette a posto.
Grazie Gino in bocca al lupo per le prossime gare..