LAGHI DI MANTOVA: IL 17 LUGLIO C’E’ IL 15° TROFEO FERRARINI

Salve, mi chiamo Gabriele Carra della S.P.S.D. CA’ VECCHIA (MN) volevo informarvi che il 17 luglio 2011 sui Laghi di Mantova verrà organizzata una gara a coppie tecnica roubaisienne.
Siete tutti invitati.

Trofeo Ferrarini 17.07.2011

Laghi di Mantova

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Laghi di Mantova
Dimensioni
Superficie 6.21 km²
Immissari principali Mincio
Emissari principali Mincio

I laghi di Mantova in origine erano quattro: Superiore, di Mezzo, Inferiore e Paiolo. La città era di fatto un’isola. Tale assetto idraulico, che regola tuttora il corso del fiume Mincio attorno alla città, fu creato nel 1190 ad opera dell’ingegnere bergamasco Alberto Pitentino. Essendo queste opere idrauliche, un monumento di ingegneria idraulica, antiche di oltre otto secoli, si è indotti a pensare che i laghi di Mantova siano “laghi naturali” anziché sbarramenti fluviali artificiali.
Il lago Paiolo fu poi prosciugato alla metà del ‘700, così che la città di Mantova si trasformò in una penisola.
I laghi di Mantova dal 1984 sono parte integrante del Parco del Mincio.

Il lago Superiore

Il lago Superiore è il più grande dei tre per superficie e volume ed è regolato a una quota di 18 m s.l.m., circa tre metri più alta rispetto ai laghi Inferiore e di Mezzo al secondo dei quali è collegato attraverso il manufatto di sostegno del Vaso di Porto o Vasarone. Questa diga creò per invaso la formazione del lago Superiore allontanando il rischio dell’impaludamento. Col tempo questa diga fu denominata come Ponte dei Molini, che derivava il nome da ben dodici mulini ciascuno dedicato a un Apostolo che sfruttavano a fini produttivi il salto di alcuni metri esistente tra i laghi. Il ponte fu coperto a partire dal XV secolo e più volte ristrutturato fino al 1944 quando fu distrutto da un bombardamento aereo. Fu ricostruito in forma di terrapieno con funzioni idrauliche oltre che di sostegno alla strada e alla linea ferroviaria. Attualmente è in attesa di realizzazione un progetto di sfruttamento del salto al fine di produrre energia elettrica.
Il lago si trova all’interno dei territori dei comuni di Mantova, Porto Mantovano e Curtatone risultando incluso nella riserva “Valli del Mincio” (1.426 ettari) che fu dichiarata Riserva Naturale orientata dalla Regione Lombardia in data 11.10.1984 rientrando nell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette. Nei mesi estivi fiorisce il Fiore di Loto (nelumbium nucifera), che cresce in grandi aiuole galleggianti costituite da foglie verdi dal diametro anche di un metro sulle quali s’impennano grandi fiori bianchi e rosa. La sua introduzione nel lago Superiore fu dovuta ad Anna Maria Pellegreffi, giovane laureata in Scienze Naturali presso l’università di Parma che si occupò del trapianto dei rizomi nel 1921.

Lago di Mezzo

Il lago di Mezzo è più piccolo degli altri come estensione e volume ma è quello che raggiunge la profondità maggiore, 15 m. E’ regolato a una quota di 15 m s.l.m. come il lago Inferiore dal quale è diviso dalla diga e dal ponte di San Giorgio già esistente nel 1199. Ponte coperto e con ponte levatoio, dopo la scomparsa della copertura, nei primi decenni del 900 ne sono state interrate le arcate.
Nelle acque del lago di Mezzo si può rinvenire un rarità autoctona, il Trigoi (Trapa natans) chiamato anche castagna d’acqua, a causa di frutti commestibili che si raccolgono nel tardo autunno.

Lago Inferiore

Il lago Inferiore è il meno profondo tra i tre laghi avendo una profondità massima di solo 9 m e una media di 3 m. Si trova a una quota di 15 m s.l.m. uguale a quella del lago di Mezzo. La diga Masetti separa il lago Inferiore dalla Vallazza e dal basso corso del Mincio. Dall’anno 1947 i terreni sulla riva sinistra furono interessati dalla nascita della zona industriale di Mantova iniziandosi i lavori per la costruzione di una raffineria, ancora oggi attiva, che iniziò la produzione nel dicembre del 1953.

Lago Paiolo

L’etimologia del toponimo Paiolo rimanda a “parium” e al suo diminutivo “pariolum”, termini risalenti al latino medievale significanti bassura paludosa. A metà del 1700 il lago Paiolo, più incline a impaludarsi, fu prosciugato per rendere l’ambiente più salubre e in prospettiva consentire lo sviluppo urbanistico della città di Mantova, ormai troppo limitato dalla conformazione insulare. L’opera di bonifica fu comunque completata solo nel 1905.

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