ECCELLENZA NORD: SULL’ARNO PISANO “LA PROVA DEL NOVE”

Nove penalità ciascuna le prime tre squadre classificate nella gara sull’Arno pisano hanno dimostrato una certa regolarità ed equilibrio tra le formazioni di vertice.

La gara sull’Arno pisano si è chiusa con il solito carico di sofferenze, di quelle fisiche stiamo parlando ovviamente.

Il gran caldo e la notevole pescosità hanno lasciato il segno sui concorrenti che va ricordato, un giorno di pesca a questi livelli deve essere moltiplicato per almeno 4 visto che in tanti si presentano sul campo gara fin dal giovedì.

Pesi da carpodromi e non da gara di pesca al colpo ma l’Arno è questo, caratteristico con i suoi pesci taglia extra large, con l’asssoluto di giornata che viene realizzato da Simone Carraro della Lenza Emiliana Tubertini, uno dei più forti agonisti in circolazione, capace di portare alla pesa, udite udite signori, ben kg. 65,260 sfruttando al meglio il picchetto esterno di gara, seguito a ruota dal campione italiano individuale ancora in carica (per una settimana)  Stefano Premoli con kg. 40,500.

Classifica prime tre squadre di giornata con 9 penalità:

1 Nuova L. Montecatinese (Madras Maver)(A) 9 penalità kg. 87,66
2 Cannisti Castelmaggiore (Hydra)(A) 9 penalità kg. 77,6
3 A.P.S. Borghigiana Pellicano (Maver Tiger)(A) 9 penalità kg. 89,22

La classifica progressiva a squadre vede nelle prime 5 posizioni le seguenti squadre:

1 Polisportiva Oltrarno (Colmic)(A) 47 kg. 131,66
2 Lenza Emiliana (Tubertini) (A) 60 kg. 144,10
3 Cannisti Club Team Master (Trabucco) (A) 60 kg. 126,42
4 Cannisti Castelmaggiore (Hydra) (A) 62 kg. 116,48
5 S.P.S. F.lli Campana (Maver) (A) 62 kg. 121,39

La classifica progressiva individuale dopo 4 prove vede i seguenti 3 agonisti al comando:

1 BOTTI Andrea 7 penalità kg. 42,35 Cannisti Club Team Master (Trabucco)
2 D’ANTONA Enrico 9 penalità kg. 23,64 S.P.S. Longobardi (Milo)
3 NATALI Michele 9 penalità kg. 19,01 Cannisti Club Team Master (Trabucco)
BORGHIGIANA

CASTELMAGGIORE

MONTECATINESE

OLTRARNO

IL CAPOCLASSIFICA ANDREA BOTTI

Trofeo Eccellenza Nord 3° PROVA CAVO LAMA 2011

Trofeo Eccellenza Nord 4° PROVA ARNO PISANO 2011

La prossima gara, ultima del campionato, si svolgerà l’11 settembre sul canale Fiuma a Reggio Emilia da dove uscirà la vincitrice del trofeo di Eccellenza Nord 2011 e gli accessi alla finale del campionato italiano di società.

Calendario Campionato italiano a squadre di società 2011:
24-set 2011 C. Fiuma
25-set 2011 C. Fiuma
08-ott 2011 C. Fissero Ca’ Vecchia
09-ott 2011 C. Fissero Ca’ Vecchia
22-ott 2011 Ostellato
23-ott 2011 Ostellato

PANORAMICA DEL CAMPO GARA A FORNACETTE

LA PAROLA A SIMONE CARRARO

SIMONE CARRARO ( FOTO REPERTORIO) UNA PRESTAZIONE STRATOSFERICA

A margine della gara di Pisa abbiamo sentito Simone Carraro uno dei protagonisti in Arno dominatore assoluto del suo settore e di tutta la gara realizzando il maggior peso di giornata, oltre 65 chili di pesci gatto.
Allora Simone credo che la tua pescata abbia stabilito il record per questo campo gara perchè un peso così non ricordo di averlo mai appreso.
Ci racconti la tua gara?
Ho pescato a Castelfranco ho avuto un picchetto favorevole grazie ad un esterno (A1) sono tre anni che faccio dei buoni piazzamenti su questo campo gara, quest’anno ho preso finalmente l’esterno, e mi è andata bene.
Ho pescato a 11 metri, avevo preparato lenze con galleggianti da 8 a 20 grammi ma in gara quelle che ho utilizzato di più sono state quelle da 12 e 15 grammi.
Ho usato la canna da carpe della Tubertini Extreme Carp e le lenze le ho costruite su una trave dello 0,30 (Predator) tarati con una piombatura sgranata in 35 cm con il primo pallino vicino all’asola del n° 2, terminale del 0,28 e amo del n° 8 del 933 da mare.
Ho innescato dai tre ai quattro veronesi ed ho pescato con l’esca sollevata dal fondo di circa 5 cm.
Ho preparato una pastura Gold Medal colorata di rosso e ogni tre palle di pastura buttavo anche una palla di bigattino incollato.
Principalmente ho buttato pastura.
Sulle punte ho montato elastici cavi da 3 millimetri e alla fine riesco a prendere 102 pesci che mi permettono di fare questa bella pescata.
La media dei pesci gatto è stata sui 7/8 etti l’uno salvo alcuni pezzi di qualche chilo.

Il fondo iniziale non l’ho fatto, praticamente ho simulato la gara, buttavo la stessa quantità di roba come se stessi pescando, quindi nei primi 10 minuti in tutto avrò buttato circa 35 palline di prodotto della dimensione di una noce.

A mio avviso, in questo campo di gara, buttare palle grosse di pastura non serve, occorre tenere i pesci in competizione tra loro e mentre le palle grosse di pastura creano molta confusione sul fondo, mettendo in circolazione i pesci più piccoli, mentre quelle piccole come una noce non fanno rumore e attirano i pesci di taglia.

Secondo me ogni pallina che si butta viene mangiata da un pesce e quindi, dall’esperienza che mi sono fatto, la pallina piccola è più competitiva.

Il pesce l’ho tenuto tutto dentro una nassa e per tirararlo su per la pesatura ho dovuto chiamare degli aiutanti perchè da solo non ce l’avrei fatta considerato che da alcuni giorni soffro di alcuni dolori alla schiena.

Per fare questa gara sono stato a Pisa alcune volte, se non altro per mettere a punto l’attrezzatura e le lenze, poi ho fatto la gara il venerdì dove ho fatto il terzo e poi la gara alla domenica. Al sabato, a causa di questo mal di schiena, ho pescato pochissimo.

Della mia prestazione sono molto soddisfatto anche se i dolori alla schiena perdureranno per diversi giorni.

Con la mia squadra A della Lenza Emiliana Tubertini manteniamo la seconda posizione in classifica progressiva nonostante i 22 punti di oggi ma devo dire che il campo gara pisano è sempre molto ostico proprio perchè è un fiume con picchetti a volte impossibili per via delle attaccatoie.

Io ho avuto fortuna oggi mentre qualcun altro no, queste sono le gare e bisogna prenderle senza fare drammi se qualcosa va storto.

Bene Simone complimenti ancora per la tua bella pescata e in bocca al lupo per le prossime uscite.

IL COMMENTO DI LUCA PISCAGLIA

(Città del Rubicone Daiwa)

Quest’anno noi usciamo da Pisa con le ossa rotte.

Un po’ la de bendata che non ci ha aiutato nei sorteggi il resto lo abbiamo fatto con le nostre mani sbagliando l’impostazione di gara.

Io ho pescato a Castelfranco la zona più pescosa quest’anno e non sono riuscito a capire il modo di selezionare la taglia dei pesci.

Non li ho trovati con i bigattini incollati e non li ho trovati quando ho alternato con la pastura.

In poche parole forse non sono stato convinto di fare una pesca ben definita e questo in un settore esterno, con pescatori di primissimo piano e con un attaccatoio dove ho lasciato troppi pesci importanti mi è costato molto caro.

A Castelfranco ad ogni modo due sono state a fine gara le tecniche di pesca che hanno dati risultati importanti: la pesca con i bigattini incollati e la pesca con le “mamme”.

Da quest’ultima anche io ho tratto i miei risultati migliori che purtroppo non sono bastati.

 IL COMMENTO DI GINO GOVI

(Amo santarcangiolese Colmic)

Per ascoltare quanto è successo a Calcinaia Nuova abbiamo intervistato Gino Govi leader dell’Amo Santarcangiolese Colmic la quale chiude questa trasferta toscana con 16 penalità e la confermano come una tra le squadre rivelazione di questa Eccellenza Nord.

Allora Gino un bel campionato al primo anno con la nuova maglia romagnola dell’Amo che vi permette di sognare l’accesso alle finali.

L’Amo Santarcangiolese guidata dal Presidente Piero Fabbri sta facendo bene nei vari campionati, ma cosa avete nel motore?

Beh direi che questa società è piena di gente con tanta passione, che dedica alla pesca tanto tempo, e come si sa arrivare ad una gara con una strategia precisa, frutto di preparazione e attenzioni, i risultati arrivano.

Sono molto contento della gara di Pisa, nonostante il mio quarto di settore, perchè consolidiamo la nostra posizione al 14° posto e ad una sola gara dal termine essere li sulla soglia d’accesso alle finali è sempre una bella soddisfazione.

Raccontami della tua gara di Calcinaia…

Guarda sono capitato in un picchetto strano con un fondale pessimo sulla linea dei 13 metri, avevo dei dislivello anche di 30 centimetri e questo non aiuta una pescata regolare.

Si sa i fiumi sono fatti così, con fondali irregolari, attaccatoie sommerse, argini disomogenei etc etc, ma comunque un fiume ti offre sempre la possibilità di inventarti qualcosa per non affogare…

E il Govi cosa s’è inventato?

Viste le condizioni che avevo a 13 metri a gara iniziata dopo un’ora decido di accorciarmi a sette pezzi di canna perchè li avevo un fondale pulito e lineare, e posso dire che la mia gara è iniziata da quel momento.

Ma nella prima ora non avevi preso pesce?

Si avevo catturato qualcosa ma con quel ritmo non sarei andato da nessuna parte e alla fine la mia scelta è stata premiata. Purtroppo una parte delle esche per pasturare le avevo consumate a 13 metri e così ho dovuto centillinare l’uso dei cagnotti incollati rimasti ma se ne avessi avuti di più a disposizione la mia gara poteva essere ancora migliore.

Ma come hai pescato?

Dalle prove avevo avuto un buon riscontro e la pescosità, anche se a Calcinaia non è ai livelli di Castelfranco, era discreta fatta di tanti pesci gatto piccoli ma numerosi e quindi anche in gara ho deciso di fare le stesse cose che avevo provato durante le prove.

Ho buttato palle di pastura e bigattini incollati e come esche ho dato fiducia ai bigattini pinky alternati al mais anche se in gara non ha reso come mi aspettavo e ai grossi lombrichi (mamme) per cercare di fare la taglia.

Infatti il concorrente che vince il mio settore ha usato in prevalenza le famose “mamme”.

Dalla sponda, i miei osservatori, mi dicevano che veleggiavo nei primi cinque di settore e così per non rischiare troppo, ritenendo che anche un qaurto potesse aiutare la causa della squadra, ho insistito a sette pezzi per prendere tutto quello che passava il fiume.

Alla fine chiudo la gara facendo circa 17 chili con 52 pesci per una media di 350 grammi per pesce.

Bene Gino ti ringraziamo di questa testimonianza. In bocca al lupo per la prossima gara che per te è come giocare in casa visto che sei di reggio emilia e la Fiuma è proprio in quella provincia..

Si la Fiuma è un bel canale ma difficile da interpretare perchè le condizioni non sono mai uguali, ad ogni cambio di stagione cambiano le condizioni e con esse anche il tipo di pesca. Comunque ti ringrazio e speriamo di rivederci al termine della gara in Fiuma con qualcosa da festeggiare.

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