ECCELLENZA NORD IN FIUMA: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

La Fiuma è un canale molto bello situato nella provincia di Reggio Emilia vicino a Boretto che tutti ricorderete come il paese dove sono stati ambientati i famosi film di Peppone e Don Camillo.

Il canale da alcuni anni è stato oggetto di un restiling che lo colloca oggi tra i più  comodi per disputare gare di pesca sportiva.

Per questo risultato ha contribuito molto l’opera di volontariato dei pescatori, la sezione Fipsas di Reggio Emilia, e l’Amministrazione locale che ha sempre cercato di sostenere il mondo della pesca offrendo anche la collaborazione per l’organizzazione dei recenti mondiali disabili e predatori da barca.

Auto dietro la schiena sul picchetto è sinonimo di comodità ma non sempre questo fa rima con pescosità e questo rimane sicuramente il punto critico di questo campo gara.

Non è che il pesce non ci sia, tutt’altro, il problema è quello che durante la gara la corrente dell’acqua può cambiare parecchie volte costringendo un agonista a pescare con vele da pochi grammi a lenze leggere da mezzo grammo e in altri periodi con vele parecchio pesanti.

La sete dell’agricoltura condiziona quindi la resa del canale ma questo se per qualcuno può sembrare un punto critico per altri eleva quel tasso di imprevedibilità che rende assai tecnica l’inquadratura della pesca lasciando quindi solo ai più avveduti la soluzione vincente.

I pesci si chiamano carassi, a volte carpe e altre volte breme, ci sono pesci da 50/60 grammi ad esemplari di qualche chilo.

Il canale è vestito da abbondante vegetazione sia sulla sponda destra che in quella sinistra tanto che oltre alla roubaisienne si può tranquillamente pescare con l’inglese ma per questa ultima tecnica è necessario un canale senza corrente.

Guardando la gara di domenica del Trofeo di Eccellenza Nord ho notato che la maggior parte dei concorrenti hanno fatto una pasturazione iniziale usando solo coppetta, scaricando una decina di palle di pastura farcite di mais e bigattini stirati  mezzo metro a destra dal centro del picchetto probabilmente per sfruttare meglio la pesca in caso di corrente.

Terminata la pasturazione con “arance” di pastura, si inizia con palle di terra e fouille molto dure tipo pongo, e poi si lascia cadere una cinquina di piccole noci di bigattini incollati (più ghiaia che bigattini).

Attenzione perchè spesso il pesce risponde bene anche sulla linea dei 5 pezzi di canna e quindi è consigliato scaricare pastura e terra per attiarre qualche pesce magari carpe che vanno pescate con lenze ad hoc e punte ed elastici idonei.

Durante la gara non è importante pasturare molto, i carassi sono molto più sospettosi delle breme e allora meglio essere parchi, magari invece è meglio dare a mano, nel sottoriva di tanto in tanto, piccole manciatine di bigattini vivi.

Attenzione perchè la fiondata dei bigattini sfusi è moto valida anche per pescare fuori e con lenze adatte da carassi, molto diverse da quelle da breme, con ami più piccoli 20/22 e un solo bigattino all’amo con terminali sottili 0,8 lungo circa 30 cm.

Questa è la carta d’identità della Fiuma a Mandria, canale della bassa reggiana che ospiterà nelle prossime settimane altre gare importanti di questa annata agonistica 2011.

Le lenze sulla rastrelliera che si sono viste in questo periodo variavano da 0,50 gr tradizionali a 5 grammi a vela.

Le postazioni di pesca sono uniche, non ho visto in Italia nessun campo gara con pedane di legno fisse dove posizionare il paniere (Cavo lama escluso).

Un canale che piace, alternativo al Cavo lama, con una profondità importante che merita di essere mantenuto in futuro nel circuito delle gare importanti.

A margine della gara, ultima prova del Trofeo di Eccellenza nord, Luca Caslini di Match Fishing ha incontrato alcuni protagonisti di questa competizione per interrogarli sulla pescata e da loro abbiamo raccolto le seguenti dichiarazioni:

Enrico D’Antona – Longobardi Milo


Siamo con Enrico D’Antona, leader della classifica individuale, grande protagonista di questo campionato che con le sue vittorie porta la Longobardi Milo nelle parti alte della classifica assicurandosi il lascia passare per le finali di società.

Come hai pescato oggi Enrico?

Oggi ho fatto il secondo di settore, al’inizio ho pescato con 1,5 grammi ma non andava per niente bene, poi sono passato ad una lenza da 4 x 18, con piombatura molto aperta con un solo bigattino e questa mi ha reso parecchio.

In questa bellissima annata, che ti ha visto protagonista, hai qualche gara che ricordi con piacere e altre con qualche rammarico?

No, devo dire che le mie gare sono state tutte belle ad esclusione, se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, di quella di Ostellato dove la pescosità è stata davvero bassa chiudendo la mia gara con tre pesci facendo un quinto, ma se ci fosse stato più pesce potevo fare meglio anche li.

Come squadra siete andati bene anche quest’anno…

Si come squadra siamo andati bene, siamo arrivati quarti dietro a tre squadre forti e siamo contenti così.

Ti senti di ringraziare qualcuno per questa annata?

Si certamente, vorrei ringraziare Milo, mio compagno di squadra e titolare dell’omonima azienda, che ci sostiene con tutto quello che ci serve per esprimerci al meglio.

Grazie mille Enrico e complimenti ancora per questo successo.

 

Massimo Cattaneo – Lenza Parmense Maver


Nella gara di oggi avete trionfato con 6 punti, cosa mi dici della gara e come l’avete impostata?

Si devo dire che l’inizio della gara, abbiamo fatto un fondo iniziale buttando palle di pastura e piccole palline di bigattino incollato, vedendo poi come andava nel durante. Poi nell’ultima ora ho dato anche un pò di terra e fouille. All’inizio ho pescato con con 1,5 e 2 grammi appoggiato tutto il finale da 25 cm poi alla fine abbiamo allungato il finale e appoggiato anche un pallino quando i pesci mangiavano di meno. Alla fine faccio circa 4 kg di pesce.

Pescavi appoggiato fermo sulla roba o a passare lasciando correre la lenza?

Quando la corrente dell’acqua si fermava ho pescato con mezzo grammo leggero e stavo fermo sulla roba e ogni tanto riuscivo a catturare qualche pesce..

E’ tutto l’anno che siete in partita se così si può dire e non a caso riuscite a disputare le finali, c’è qualche gara che ricordi con maggior soddisfazione?

Certamente la gara di oggi è stata da incorniciare, io sono di Milano, la mia società è di Parma e conosce molto bene questo campo di gara che dista solo 20 km da Parma e quindi è stato come se pescassimo in casa come dire Ostellato per uno di Ferrara.

Le gare più difficili sono state quelle di Ostellato e Medelana perchè noi con le breme abbiamo ancora molto da imparare.

Ad Ostellato non c’è stata pesca, troppo poco pesce e li non puoi inventare nulla.

A livello personale ti senti di ringraziare qualcuno in particolare?

Sicuramente i miei genitori in primis che mi vengono dietro sempre e fanno tanti sacrifici e poi la mia società sicuramente la Lenza Parmense.

Bene, Grazie per questa intervista e in bocca al lupo per le finali di società.

Grazie a voi.

Andrea Fini – Pol. Oltrarno Colmic

Siamo adesso con il neo campione del mondo, Andrea Fini della Polisportiva Oltrarno Colmic, anche oggi vittorioso nel suo settore nonostante le precarie condizioni di salute che ti hanno limitato un pò visto che provavi ancora molto dolore.

Si devo dire che oggi è stata molto dura perchè pescare con la roubaisienne con una costola fratturata fa molto male e in alcuni momenti il dolore era davvero lancinante, ma ho resistito pescando tra l’altro in un picchetto sulla carta non troppo favorevole ma alla fine c’è l’ho fatta lo stesso.

Ho trovato un picchetto con il pesce che andava e veniva e ho cercato di prendere tutto. L’unico neo che poteva esserci in questa gara era dovuto ad una pasturazione frequente, non ce l’avrei fatta proprio.

Io dopo un buon fondo iniziale, fatto con una decina di palle di pastura con mais in mezzo, ho scaricato cinque sei palle di terra e fouille sulla distanza di 12,5 metri e altre 7/8 palle di pastura e terra con fouille nel sottoriva per creare una seconda linea di pesca nel caso non avessi trovato pesce a 13 metri.

Durante la gara ho pasturato solo tre o quattro volte e il pesce l’ho trovato.

Con l’Oltrarno siete stati protagonisti dall’inizio alla fine, un bel campionato che però chiudete con il fiato sul collo delle dirette inseguitrici..

Si è stato un campionato tirato, noi abbiamo sempre fatto tutto bene e siamo sempre stati in vetta alla classifica.

Abbiamo fatto 17 punti come piazzamento peggiore per il resto siamo sempre andati bene.

Anche se devo dire che vincere l’Eccellenza porta male, perchè di solito chi vince questo Trofeo poi non vince gli italiani di società.

Quali gare ricordi con più soddisfazione nella tua annata del Trofeo di Eccellenza?

Guarda sinceramente adesso ho ancora in testa il mondiale perchè non ho ancora realizzato tutto e per fare questa gara sono stato anche fortunato perchè sono arrivato solo ieri e quindi non avevo nelle braccia le giornate di prova.

E’ andato tutto bene e per questo devo ringraziare i miei compagni di squadra, la mia società e la Colmic che per noi si sta impegnando davvero tanto.

Bene ringraziamo ancora Andrea Fini sperando che realizzi che è tutto vero, il campione del mondo sei proprio tu, svegliati non è un sogno!

Ah ah ah, grazie a tutti voi!

GINO GOVI – AMO SANTARCANGIOLESE COLMIC

Adesso siamo con Gino Govi, dell’Amo Santarcangiolese Colmic, secondo assoluto nella classifica individuale, dietro a Enrico D’Antona. Allora Gino raccontaci la tua gara di oggi..

Per prima cosa voglio ringraziare tutto il gruppo Colmic perchè sono onorato di pescare vicino a loro e questo traguardo è anche merito loro con Frigeri e Collini in modo particolare con i quali ho un rapporto stupendo.

Poi ringrazio la mia società che mi ha dato la possibilità di continuare a fare questo Trofeo di Eccellenza visto che l’anno scorso con la mia precedente società eravamo retrocessi e quest’anno siamo arrivati quinti e addiruttura facciamo le finali degli italiani di società.

Per quanto riguarda la gara oggi l’abbiamo impostata con una lenza pesante da due grammi quando l’acqua muoveva per poi passare a 0,75 grammi quando si fermava. Abbiamo dato poca roba per lo più bigattini incollati piccole noci con ghiaia perchè qui i carassi sono abituati così.

Qual’è la gara più bella per questa tua annata agonistica che ricordi con più soddisfazione?

Sicuramente questa sulla Fiuma perchè io che sono di Reggio Emilia ho sfruttato le conoscenze e grazie al buon risultato di oggi della mia squadra mettiamo la cigliegina sulla torta andando alle finali degli italiani di società.

Comunque termini il campionato facendo 11 punti in cinque prove uno scoore davvero da campione..

Beh mi è anadata bene, l’unico rammarico è stato il quarto di settore nella Lama, li potevo fare meglio e magari vincere l’Eccellenza, ma va bene così..

E’ la prima volta che mi capita di chiudere un campionato tra i protagonisti dopo una retrocessione, per me vale come un premio alla carriera.

Chi ti senti di ringraziare in particolare alla fine di questo campionato?

Certamente mia moglie e mio figlio che nel lavoro mi aiutano sempre con grandi sacrifici e anche oggi sono venuti qui sul campo di gara a sostenermi.

In bocca al lupo per le prossime gare.

Grazie a voi di Match Fishing per il lavoro di informazione che fate per noi pescatori.

 UN PO’ DI FOTO RICORDO DALLA FIUMA

LENZE DI ANDREA FINI

ANDREA FINI PASTURA NEL SOTTORIVA

STEFANO DEFENDI TEAM RAVANELLI

ALESSANDRO PAVAN CASTELMAGGIORE HYDRA

RICCARDO CALIGANI LONGOBARDI MILO

STEFANO PREMOLI POL. OLTRARNO

PANORAMICA

LENZE MILO

BELLE POSTAZIONI DI PESCA

MILO

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