A.S.D. Ggianty A vince il regionale Lazio

Il trofeo di serie B5 è giunto alla sua conclusione con l’ultima prova disputatasi il 9 ottobre a Bomba.

La formula del Regionale, diviso in due gironi con mini campionati finali di play off e play out, è sicuramente avvincente ma lascia qualche perplessità sia per la durata della parte iniziale di qualificazione sia per la scelta dei campi delle prove finali.

Anch’io sono tra quelli che pensa che le tre prove di qualificazione con il mezzo scarto siano un po’ poche per determinare chi merita di giocarsi la qualificazione alla serie superiore.

Così come lascia qualche perplessità lo svolgimento dell’ultima prova dei play off a Bomba, fuori dal circuito regionale, con una trasferta dispendiosa, su un campo che non brilla certo per regolarità e in un periodo rischioso per la pescosità. Non parliamo poi dell’ultima prova dei play out sul fiume Ufente.

E’ vero che con l’assenza di Ponzano siamo in deficit di campi gara, è altrettanto vero e giusto che ogni provincia abbia diritto a inserire un proprio campo gara, ma stiamo veramente arrivati ad una condizione limite.

L’unica nota positiva di questo campionato è stato il ritorno ad una pescosità accettabile del Salto, dopo anni di gare al limite della decenza.

Nel Lazio non ci sono canali come Ostellato, che con l’avvento delle breme permettono anche lo svolgimento dei campionati qualificanti con un certa regolarità, ma di certo occorre programmare con cura i campionati scegliendo campi e date idonee, per non lasciare che l’emorragia di garisti verso i carpodromi continui inesorabile.

Ma, soprattutto, dobbiamo cercare di curare e migliorare con tutte le energie possibili i campi gara che abbiamo, senza sperare che miracolosamente si crei un Ostellato anche da noi o ricorre a trasferte dispendiose in date improponibili.

Chiusa la parentesi sui campi gara, torniamo al torneo di finale che ha visto trionfare i ragazzi dei Ggianty A guidati da un grande maestro, il CT della nazionale Master Massimo Ardenti.

Formazione giovane ma che grazie all’esperienza di Massimo, un libro della pesca, riesce ad ottenere una serie di risultati importanti in tutte le prime 4 prove e che le permettono di arrivare alla prova di Bomba con la vittoria in tasca.

Al secondo posto i ragazzi della Libera che riportano subito nella serie A5 una squadra dopo la retrocessione subita due settimane prima. Dietro in 9 punti ci sono 6 squadre e, considerando che le penalità nelle prove di finale sono doppie, hanno lottato veramente fino all’ultimo minuto.

Approfitto di questo spazio per ringraziare tutti i nostri ragazzi del Triotto che fino alla finale sono stati in lotta per conquistare una promozione che gli è sfumata davanti gli occhi.

La pesca è stata veramente difficile, oltre che disagiata per le condizioni basse del lago.

Come testimoniano le foto, infatti, una perturbazione fredda si è abbattuta nel week end sul lago rallentando bruscamente l’attività dei carassi e rendendo difficoltosa l’azione di pesca con le canne a mulinello.

C’è stato anche qualche alternativa con la canna fissa al pesciolame e qualche temerario che ha montato e pescato con la roubasienne cercando i cavedani nel sottosponda.

Alla fine la prova a visto prevalere l’esperienza della Nuova Tiburtina dell’ever green D’Antonangelo, ma le squadre erano tutte lì ciascuna con un buco di un componente, segno che il picchetto disgraziato, dove si è fuori dai giochi per le posizioni di vertice in partenza, a Bomba è la regola.

Un saluto a tutti Andrea Romanelli

IL FILM FOTOGRAFICO DELLA GARA

nella foto: Alberto Vagnarelli, Nick Maida, Valerio Antico Ian, Emiliano Tenaglia*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *