CANALBIANCO LE CHIATTE: UNA VALANGA DI PESCE!

Dopo tante voci e segnalazioni sulla bontà del canalbianco a Cavanella Po in provincia di Rovigo finalmente siamo riusciti a ritagliarci una mezza giornata per una visita esplorativa.

Per l’occasione ci siamo fatti accompagnare da alcuni amici di Rovigo, appartenenti alla società Futura 2000 Colmic, Marco Fantauzzi, Giovanni Rascacci e il Presidente della società Futura 2000 GAZZABIN Sergio .

Arrivano continue voci positive su questo canale tant’è che la Federazione ha deciso di utilizzarlo inserendovi da quest’anno alcune gare nazionali come il club azzurro giovani e una gara della serie A2.

Tutti conoscono il canalbianco dell’alto Polesine ma questo tratto del basso Polesine è ancora tutto da scoprire visto che è stato strutturato come gampo di gara da pochissimo tempo.

Scorre parallelo al fiume Po, distante solo alcuni centinaia di metri e al colletore Padano.

Il campo gara è facilmente raggiungibile se si seguono le indicazioni Autodromo di Adria.

Il campo gara riesce ad ospitare comodamente oltre 200 agonisti sistemati sulle due sponde collocati a 13 metri di distanza l’uno dall’altro.

La caratteristica del canale è la comodità, auto dietro il picchetto, che al giorno d’oggi aiuta parecchio, l’argine è realizzato con sassi frangiflutti a causa dei quali è necessario montare sempre una pedana dove posizionare il paniere.

Le lenze, maree a parte, si possono fare su quattro pezzi di punta, e  i galleggianti da montare sono: 4 – 8 – 12 – 15 – 20 grammi.

Importante è il montaggio del segna livello dell’acqua visto che le maree influiscono notevolmente alzando ed abbassando di continuo il livello dellacqua.

Anche se questo fenomeno naturale può sembrare antipatico, invece di fatto non è un problema, anzi aumenta il coeficiente tecnico del canale, perchè nei cambiamenti dei livelli dell’acqua è l’acume tattico dell’agonista a fare la differenza sfruttando al meglio le giuste lenze e i giusti appoggi.

Per il resto che dire il canale è pulito, non presenta attaccatoie, e da 11 metri in avanti il fondale è sempre uguale, tant’è che la pesca in gara va sempre impostata alla distanza di 11,5 metri con il fondo iniziale pesante per poi durante la gare allungarsi all’occorenza anche verso i 13 metri.

La spinta della corrente, d’altra parte tende a spingere verso il largo non solo la pastura ma anche la lenza se troppo leggera rispetto alla spinta della corrente.

In ogni caso ci sono momenti, nei cambi di corrente, che l’acqua rallenta tantissimo fino quasi a fermarsi e in quel momento è decisiva una lenza leggera da 2 – 3 grammi montata con galleggiante tradizionale, ottimi quelli con deriva in acciaio e antenna di plastica.

Cavanella Po, ci siamo andati pochi giorni fa con una delegazione di agonsiti della Città del Rubicone accolti dagli amici della società Futura 2000 che per l’occasione erano rappresentati da Marco Fantauzzi, Giovanni Rascacci e il presidente GAZZABIN Sergio, lo scopo della visita era quello di conoscere il canale, i suoi pesci e come potervi pescare.

In effetti ad ottobre è prevista una gara del trofeo di serie A2, campionato che attualmente è dominato da protagonisti proprio dalla squadra romagnola Daiwa.

Dopo una veloce colazione e i saluti di rito si parte verso il canale, la zona scelta per la pescata è quella situata tra la prima e la seconda zona, in mezz’ora le piattaforme da pesca sono sistemate e così pure tutti gli accessori.

Si parte, la pasturazione pesante qui va fatta poderosa con bocce modello pompelmo pen pressato.

Quindi diventa fondamentale la scelta della terra che serve per tenere legata la pastura e per questo ho scelto scelto una terra di riviere scura della Van den Eynde che ho provveduto a miscelare nella misura del 50% terra e 50% pastura, con la nuova nata di casa Tubertini la Matrix Black, una pastura che ben si addice per pesche dove è presenta una corrente anche moderata e con notevole profondità.

Poi ho aggiunto anche un sacchetto di Secret sempre della VDE che aiuta a legare meglio il tutto.

Pochi bigattini stirati in mezzo anche se ha reso molto bene il raparino rosso sia come innesco sia come integratore di pastura.

Meglio stare parchi con le esche in pastura perchè la spinta forte della corrente può spostare il pesce intento ad inseguire le esche che camminano sul fondo.

Le catture iniziano subito a susseguirsi, Piscaglia parte alla grande, inanellando catture su catture pescando con una lenza leggera da 4 grammi, a valle Marco Fantauzzi dimostrando la sua piena conoscenza del canale decide di partire con una lenza più pesante e anche lui da spettacolo portando a guadino una dopo l’altra diverse breme.

La giornata procede in modo entusiasmante, le catture di ottima taglia sono ripetitive, anche se il saggio Giovanni Rascacci ci mette in guardia dicendo, “non è sempre così, in gara le cose cambiano, perchè questo canale soffre la pressione della gara”.

Bene la giornata di pesca è terminata e le nasse finalmente vengono tolte dall’acqua con non poca fatica vista la quantità di pesce catturato da ciascuno.

Occhio e croce si sono fatti non meno di 20 chili di pesce a testa… insomma una valanga di pesce!

Complimenti ai ragazzi di Rovigo a credere in questo campo gara e l’auspicio che quando la pressione agonistica aumenterà si trovino delle regole per non “bruciare” il canale come è successo con altri.

D’altra parte questo canale ha la fortuna che la corrente determinata dalle maree ripulisce ogni giorno il fondale dai quan titativi di terre, pasture e e esche che verranno buttate.

Mentre ad Ostellato rimangono tutte li e prima o dopo il canale va in overdose da pasturazione sul canalbianco questo rischio proprio non c’è.

E allora viva il canalbianco a Cavanella Po.

LA PAROLA AI PROTAGONISTI

A Riccardo De Lorenzi della società Città del Rubicone Daiwa chiediamo le sue impressioni su questo campo di gara…

Questo canale per me è stata una sorpresa perchè mi avevano detto che si prendeva ma non pensavo mai così tanto.

Poi oltretutto è un canale molto bello, facile, comodo con l’auto dietro al picchetto, sicuramente un canale da prendere in grande considerazione.

La pesca è molto bella perchè il pesce va cercato in mezzo a continue complicazioni tecniche, è stata una piacevole sorpresa.

Parliamo di pesca, tutti sono impauriti dal continuo variare del livello dell’acqua dovuto alla marea, tu hai avuto dei problemi su questo versante e lo chiediamo a Luca Piscaglia sempre del Team Città del Rubicone Daiwa?

No oggi siamo stati fortunati perchè il livello è variato di poco circa 40 cm nell’arco delle tre ore e quindi si riesce a gestire abbastanza bene, bisogna imparare a leggere la carta delle maree, sapere se ci aspetta una marea crescente o calante conseguentemnte sapere se l’acqua sale o se cala, in questo senso qui prepari le lenze adeguate, gli svolazzi, per essere pronti per affrontare la giornata.

Poi dopo in gara devi stare sempre molto attento a tenere l’acqua sotto controllo perchè l’appoggio giusto è determinante, come diceva De Lorenzi questo canale è molto bello, molto intrigante perchè non è una pesca monotona.

Si parte in un modo e poi da quel momento alla fine della gara come minimo hai cambiato almeno 10 volte l’assetto della lenza e di fatto anche il modo di pescare.

Essere bravi a capire e a saper cogliere questi cambiamenti determina il successo in una gara con quesi tre pesci in più che si riesce a prendere.

Luca se tu avessi solo 5 punte a disposizione dimmi che lenze monteresti per affrontare questo canale…

10-15-20 a vela mi viene da dire nel momento in cui sale la marea, mentre nel cambio di marea in quei 15 minuti che l’acqua rallenta pescherei con un galleggiante da 5 grammi tradizionale con deriva sotto in acciaio e antenna in plastica.

Poi ci sono momenti dove l’acqua è ferma per pochi minuti tra un cambio di marea e l’altro che si può pescare anche con lenza più leggera da tre grammi sempre con galleggiante tradizionale.

Abbiamo visto che non sono usciti solo breme ma anche carassi e qualche cefalo, sicuramente è stata determinante il tipo di alimentazione e il tipo di pastura che si usa.. allora De Lorenzi alla tua prima esperienza hai fatto una bella pescata, dicci che prodotti hai usato e che alimentazione hai effettuato..

Come alimentazione non è che abbian cambiato quello che di solito si fa per le breme, ecco mi viene da paragonare questo canale al Po di Volano di Medelana con l’acqua che muove e quindi con la stessa roba perchè la breme è il pesce predominante.

Poi questo canale è molto bello perchè non sai mai cosa puoi prendere perchè ad esempio oggi ho preso un cefalo di oltre un chilo e la battaglia per recuperarlo è stata entusiasmante e anche diversi carassi di ottima taglia.

Ma che prodotto hai usato?

Una pastura scura normalissima da breme, con della terra non troppo legante perchè l’acqua oggi andava ma non più di tanto tant’è che per tutta la gara Piscaglia ha pescato con lenza da 4 grammi mentre in mezzo ho messo un pò di raparino morto.

Se tu dovessi dare un consiglio a uno che ci va per la prima volta sul tipo di lenza da fare cosa gli suggerisci?

Guarda oggi ho notato una cosa, nonostante l’acqua muovesse ho notato che voleva una lenza con poco piombo..altrimenti ne slamavi tanti e secondo me bisognava mettere un qualche piombo in più sull’asola e poi toglierlo quando l’acqua rallentava.

Il mio terminale da 20 cm è stato con dello 0,11 e l’amo è stato del 16.

Ho rotto anche tre volte la lenza per avere preso dei pesci troppo grossi.

Bene un bel canale che si presta per delle belle pescate..

Si questo è un canale che ha delle potenzialità enormi, oggi è stata una sorpresa bellissima, quindi ben venga per gare di rilevanza nazionale.

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