ARNO A CASTELFRANCO PISA: LA PESCA AL COLPO NELLA SUA FORMA PIU’ ESTREMA

Ciao amici di matchfishing, era Martedì sera u.s. quando in riunione di società mi venne l’idea di “rizzare” uno sfidino a Castelfranco, visto che le notizie davano ottime pescate, per la Domenica prossima e l’amico Francesco Bellucci del negozio Arno Pesca Sport di Sovigliana Vinci, prendendo la palla al balzo, il giorno dopo aveva già la tabella in bacheca pronta ad essere riempita di nomi. Moltissimi componenti della società Valdelsa Colmic oltre ad alcuni altri buoni agonisti si sono iscritti, ed ieri alle 6,45 tutti puntuali sull’argine del celeberrimo campo gara con Franco Lelli, presidente, il  figlio Davide, componente club azzurro giovani, e l’ottimo Sisti delegato in società per i trofei  ARCI a tenere le fila della competizione, organizzata in due settori contigui partendo dalla parte alta del campo.

Tutti auspicavano le migliori cose per divertirsi, ma non molti potevano immaginare cosa, di lì a poco, sarebbe venuto fuori: UN PUTIFERIO di gag e di pesci che difficilmente potrà ripetersi.

La preparazione della gara inizia con l’uscita delle canne più robuste che ognuno ha nel fodero oltre alle lenze ed a tutto il resto adeguatamente rinforzati  e testati, bagnatura di quantità industriali di pastura e soprattutto quantità di ghiaia e colla sufficenti a pavimentare l’intero tratto di campo gara (mediamente 10/12kg di ghiaia per 2/2,5 kg di bachi), misurazione del fondo, prova della passata, controllo che tutto sia a portata di mano, messa in esercizio di necessario ombrellone anti sole (ieri a Pisa c’erano quasi 40gradi), ecc. ecc……………5 minutiiii!!!!!…….1 minutooooo!!!!!!!!!………………VIAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!BAGARRE  DAL PRIMO ISTANTE!

Le mangiate si susseguono a ritmo incredibile, tutto il settore A (dove io pesco al picchetto 2) và a 1000 ma anche nel settore a valle, se pur distante, vedo le canne più sù che giù. Forza Pelle!! Mi dico, bisogna essere veloci e non sbagliare nulla!!: allungo, palla di pastura, palla di bachi, ferrata, recupero veloce e ricomincio da capo. Taglia ENORME, i gatti “piccoli” si tirano su di peso senza guadino, ma sono 6/700gr!! Quelli più belli allungano un po’ l’elastico, e sono 1/1,3kg, ma per allungare davvero gli elastici tipo portabagagli c’è da aspettare una mezzoretta, eeeeeee…………………..ECCOCI!! Gatti da 2 kg ogni 3/4 mangiate ed a quel punto chi non è veramente armato ed allenato è tagliato fuori, vedo alcuni che si sono organizzati con lenze ed elastici non del tutto all’altezza, fare i salti mortali per portare al guadino la preda ed, a volte, perderla  per rottura del finale. Addirittura, nel settore a valle, un pescione sfila di netto la punta dalla canna dell’amico Daniele Barni (già garista di A3) che sul subito rimane con un palmo di naso ma appena realizza la situazione non ci pensa 2 volte a BUTTARSI in Arno a nuoto fino quasi a mezzo fiume recuperando la punta con relativo pesce……….Uno spettacolo! Applausi a scena aperta e sfottò a non finire. Io, intanto, continuo a sudare come uno schiavo saraceno e a prendere pesci come un forsennato fino al momento cruciale………..è sì’ c’è un momento cruciale, quando non ci sono più nemmeno i gatti da 2 kg ma addirittura arrivano i MOSTRI OVER SIZE, ebbene nel giro di mezzora prendo prima un pezzo da oltre 3 kg e dopo…….con 30 minuti di tiro alla fune a tutta canna con l’elastico che strideva e la scaletta che si incastrava sempre di più nel 3° pezzo, il pesce in mezzo al fiume…… AIUTO! Mi tira dentro!! Ma con la giusta calma, l’attrezzatura buona ed un po’ di fortuna  EEEECCOLOOO!!, un testone da quasi 9 (NOVE!!)kg che senza l’aiuto del vicino di picchetto Marco Romolini, abituato alle carpe giganti delle gare fipsas lago, non riuscivo certo a metterlo nel guadino, ma tanto era uno sfidino e qui alla Valdelsa è più una festa che una sfida (anche se poi non regala nulla nessuno). Alla fine le pesate fanno diventare rosse le bilance, non c’è verso di estrarre dall’acqua le nasse se non tirando a mò di tonnara in 4 persone………1° 52kg, 2° 48 e rotti, 3° 48, 4° 46 e così via, l’ultimo fa comunque 20kg.

Una giornata memorabile che riconcilia con la pesca dopo una primavera molto avara di catture, anche qui in Toscana l’Arno non è stato certo all’altezza della situazione, ma forse solo perché era un po’ indietro, ora, state tranquilli, che da qui senza pesci non si esce ed una capatina in questo meraviglioso corso d’acqua la consiglio a tutti coloro che non l’hanno ancora provato, ma…… non dimenticate l’attrezzatura giusta.

Ciao da Marco Santini “Il Pelle”

MI E’ SEMBLATO DÌ VEDELE UN GATTO!  kg 3 abbondanti

ECCO “LA BELVA” OVER 9.000  (non li ho afferrati per le branchie ma bensì per un osso molto duro che si sente sotto la pelle, come “prendere in braccio un bambino”, e l’ho tenuto fuori dall’acqua al massimo 2/3 minuti per pesarlo e fotografarlo. Meglio non so fare)

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