CLUB AZZURRO: IL FISSERO INCORONA SIMONE CARRARO

Il Club Azzurro con la disputa della terza e quarta prova, effettuate sul Fissero a Cavecchia, è arrivato ormai sul rettilineo finale.

Mancano solo due prove al termine del campionato e poi le maglie azzurre saranno assegnate.

Guardando la classifica, tenuto conto che il piazzamento peggiore sarà scartato, i giochi sembrano ancora tutti aperti.

Sono stati due giorni pesanti per via del caldo anche se il buon lavoro del Direttore di Gara
Bellini Maurizio e del Giudice di Gara Fusconi Antonio hanno permesso che tutto filasse via per il meglio.

Per adesso al comando c’è l’agonista più in forma del momento, quel Simone Carraro che anno dopo anno migliora come il buon vino nella botte tanto da tornare dall’Europeo con la medaglia di vice campione d’Europa.

Complimenti a questo ragazzo lombardo che da diversi anni vive in Emilia alla corte della Lenza Emiliana targata Tubertini.

Sul Fissero il Comitato di settore aveva disposto l’uso obbligatorio della tecnica all’inglese con utilizzo di solo fouillis e ver de vase come esche.

Il canale ha mostrato tutte le difficoltà tecniche che se non interpretate e gestite alla perfezione si poteva anche uscire con le “ossa rotte”.

La pesca è stata fatta molto corta sui 20-25 metri e fin da subito i concorrenti hanno dovuto fare i conti con i famelici goujon che hanno dato molto fastidio e la differenza l’ha fatta chi è riuscito a schivare questo piccolo pesce.

Con  la pescosità  molto bassa un pesce di taglia ha fatto la differenza come nel caso di Premoli che in gara 3 al sabato è riuscito a prendere un bel pesce che gli è valso un buon piazzamento.

Però se si guarda la classifica i più bravi sono sempre lì a combattere pesce su pesce per mantenere le posizione alte della graduatoria.

Quasi tutti hanno pescato con lenze a scorrere, chi più o meno appoggiato.

Per evitare il disturbo dei piccoli goujon c’è chi ha usato terra con poco fouillis dentro e chi ha spinto di più sulla pastura come nel caso di Massimo Vezzalini che ha optato per un mix di Supercup (1 litro) Turbo brown (1 litro) della Van den Eynde e un terzo di terra di somma.

“Questo composto, sottolinea Massimo Vezzalini, lo sperimento da un pò di anni sul Fissero e devo dire di essere andato sempre bene, la pastura quando si sfalda lascia delle particelle che salgono dal fondo verso la superficie e questo mi permette di prendere pesce anche staccato parecchio dal fondo”.

Palle di pastura dunque ben strette con poco foulllis per farle lavorare sul fondo e vedere di sfamare i piccoli pesci anche se poi per avere la meglio e avere meno disturbo occorreva pescare staccati dal fondo dai 20 ai 50 cm, acqua permettendo.

In alcuni settori invece il disturbo era pressochè inesistente e quindi la pesca si poteva fare tranquillamente sul fondo e anche i pesi alla fine sono stati davvero importanti come nel caso di Simone Carraro che in gara 4 ha fatto un bel peso pescando proprio così.

Difficoltà aumentate anche per via del’acqua che muoveva a volte a destra a volte a sinistra mentre nella gara della domenica le cose sono andate meglio.

Infatti nella gara del sabato con l’acqua che muoveva di più la pescosità è stata più bassa proprio perchè bisognava stare fermi sulla roba e questo non è possibile in quelle condizioni.

Per fare questo tipo di pesca bisogna stare fermi sulla roba avere costanza e precisione nella pasturazione e alla fine chi ha sbagliato di meno qualche pesce l’ha preso.

La differenza alla fine l’ha fatta il quantitativo di fouillis in mezzo alla terra o pastura per avere meno fastidio dai goujon.

La pescosità del sabato è stata anche ridotta per via del forte temporale capitato in zona la notte prima con pesante grandinata che ha abbassato anche la temperatura e il pesce ne ha risentito subito perchè le breme sono molto sensibili agli sbalzi di temperatura.

“Probabilmente il prossimo anno di gare tecniche all’inglese anzichè due si pensa di farne quattro perchè, come dice Frigeri CT azzurro, con la tecnica inglese abbiamo ancora bisogno di imparare a pescare in certe condizioni”.

“Siamo tutti bravi continua Rudy ma quando ci misuriamo con quelli dell’estero è meglio essere un passo avanti a loro”.

Comunque dopo due giorni di Fissero si è visto un bel tasso tecnico con gente competitiva che lascia ben sparare per il futuro del nostro agonismo azzurro.

classifica dopo 4 prova club azzurro

settori 3 prova club azzurro

settori 4 prova club azzurro

 

classifica dopo 4 prova stopper club azzurro

settori 3 prova stopper club azzurro

settori 4 prova stopper club azzurro

 

 TUTTE LE FACCE DEL

CLUB AZZURRO

UN PO’ DI GALLEGGIANTI INGLESI DA FISSERO

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