CLUB AZZURRO 2013: MICHELANGELO TEDESCHI DAL PROFONDO SUD CON PASSIONE

Per la pesca, per le gare di pesca, un agonista è disposto ad affrontare sacrifici inimmaginabili. A volte ci chiediamo …ma chi me l’ha fatto fare … e infatti, senza rendercene conto, facciamo cose che per costrizione o obbligo non avremmo mai fatto.

La molla che fa muovere tutto questo si chiama passione.

La passione è indipendente dalla volontà, fa parte della sfera emotiva, difficile controllarla.

La passione é amore ed odio, tanto amore e tanto odio. Tantissimo, senza limiti. Ti inebria, ti fa volare, via, anche se devi essere capace di rialzarti quando, all’improvviso, ti lascia cadere per terra lasciandoti con l’amaro in bocca.

La passione può riguardare qualunque ambito, essendo un modo di essere, o una modalità di vita.

Nella pesca è ciò che la rende viva, vissuta, con l’anima.

La passione non è parte del mondo della ragione, ma del mondo delle emozioni, molto più potenti e, non a caso travolgenti.

La passione è fatica, può sfinire. La passione é una questione di chimica, se non c’é non c’é.

La passione è quella linfa bollente che circola nelle vene e che fa battere il cuore ad ogni età.

La passione è quella malattia che ha spinto un agonista del sud a sobbarcarsi quasi 1200 chilometri, restare lontano da casa alcuni giorni per sfamare la sua passione e vivere un’esperienza unica come può essere la partecipazione ad un club azzurro e poter dire un giorno…io vi ho fatto parte.

Tutto questo ha interessato Michelangelo Tedeschi, un giovane della Lenza Il Cavedano San Prisco, che è salito fino a Medelana dal suo sud e li lo abbiamo incontrato al raduno elettrizzato e nello stesso tempo molto emozionato nonostante non sia nuovo ai palcoscenici visto che ha vinto in più di una occasione la classifica di rendimento dell’eccellenza sud.

Con Michelangelo abbiamo voluto fare una chiacchierata su questa sua passione e sulla partecipazione per la prima volta al club azzurro che ricorderà per sempre perché non capita facilmente trovarsi in mezzo a tanti campioni e sfidarli sui migliori campi di gara d’Italia che fino ad allora aveva potuto sognare solo leggendo i reportage su questo sito.

 

Ciao Michelangelo intanto complimenti per questa partecipazione che fa onore a te, alla tua passione per le gare e a tutto il sud che idealmente hai rappresentato nel club azzurro.
Come nasce questa tua partecipazione?

Ciao Alessandro, innanzitutto devo dirti che questa avventura inizia per me a Novembre quando ho ricevuto una telefonata da Giovanni Breda, membro del Comitato di Settore per le Acque Interne della FIPSAS, il quale mi annunciava di una mia possibile partecipazione al Club Azzurro 2013 in qualità di Stopper, poiché la Federazione voleva premiarmi per i miei risultati agonistici (ho vinto la classifica di rendimento stagionale dell’Eccellenza Sud Gir. “A” nel 2012 e nel 2008…..

Ovviamente per me quella notizia è stata una vera gioia, perché poter partecipare per la prima volta al Club Azzurro, anche se come Stopper, mi avrebbe dato la possibilità di migliorare ed approfondire le mie conoscenze oltre che fare un’esperienza unica, almeno per me che vengo dal Sud e non conoscevo affatto alcuni campi gara come Medelana…..

Non deve essere stato facile per te decidere di partecipare visto in che situazione economica ci troviamo, giusto?

 

Non ti nascondo che decidere di partecipare a questo campionato comporta una serie di valutazioni, anche economiche, che necessariamente ho dovuto affrontare, ma col benestare della mia Famiglia, ho accettato ed eccomi qua…

Medelana, 580 km da casa mia……un bel viaggio che ho affrontato in tutta tranquillità insieme al mio amico di società Massimiliano Corbo e a mio padre, che mi ha trasmesso l’amore per la pesca.

La loro presenza per me è stata di fondamentale importanza. Li ringrazio di cuore per aver condiviso questa esperienza con me.

Di un viaggio così lungo non sono tanto i km a pesare, quanto tutta l’ansia accumulata in questi mesi di preparazione a casa… nel fare lenze, finali e quant’altro, tutto rigorosamente di sera tardi, per non rubare tempo alla mia famiglia che già mi vede poco per via del lavoro (ho un bimbo di soli 2 anni che non aspetta altro che io torni a casa per giocare con me…..)…..

Ovviamente ho raccolto tante informazioni ed ho visionato molti dei tuoi video per rendermi conto del posto che dovevo affrontare.

Poi ci si è messa anche la piena della settimana precedente a farmi tribolare ulteriormente….

Una pescata a Medelana non è che si improvvisi, chi ti ha dato i consigli per fare bella figura?

Comunque mi ritengo fortunato perché ho avuto tanti consigli giusti e soprattutto da pescatori bravi come Giancarlo Armiraglio….

Giancarlo mi ha dato tutte le indicazioni per prepararmi a “distanza” e non solo …..mi ha letteralmente “messo in pesca” spiegandomi fin nei minimi dettagli come dovevo preparare terre e pasture.

Lui è stato gentilissimo e disponibilissimo con me.

Quando sei arrivato a Medelana sul canale?

Sono arrivato a Medelana giovedì mattina per poter provare almeno un paio di giorni prima di gareggiare….

Il canale andava parecchio veloce ed erano necessarie vele intorno ai 30 gr per poter stare fermi.

Questo tipo di pesca non mi era tanto estranea poiché nel Volturno spesso ci si trova a pescare con tali grammature.

Ciò che mi era “nuovo”, era dover pescare le bremes che da noi ancora non si diffondono…

Con l’aiuto di Max, abbiamo preparato il nostro mix di terre e pasture e, sistemata l’attrezzatura, ho iniziato a provare.

Max mi ha aiutato davvero tanto……senza una “sponda” valida, senza uno che ti sprona e ti consiglia sui tempi di pasturazione, diventa davvero difficile affrontare queste gare.

Quindi come è andata la prima giornata di prove?

Al giovedì ero in fondo a tutti e nelle 4 ore di prova ho totalizzato poco più di 10 kg di bremes di piccola e media taglia, pescando prevalentemente con un galleggiante da 30 gr…

Al venerdì ho provato nella parte opposta del campo gara, verso il ponte, ma non ho potuto verificare il peso realizzato poiché era vietato l’utilizzo della nassa.

Anche al venerdì ho utilizzato galleggianti nell’ordine dei 25- 30 gr.

In entrambe le prove ho fatto un fondo a mano con circa 10 palle di pastura e di terra abbastanza grandi e poi altrettante date a scodella.

Non ti dico lo sforzo fisico per portare quelle palle di terra a 13 mt…..

Per me che non sono abituato all’utilizzo delle terra e soprattutto della scodella, non è stato affatto facile, te lo garantisco….

Le prove mi sono servite soprattutto per prendere confidenza con la breme e con l’innesco del ver de vase, anche se due giorni sono pochi per preparare tutto al meglio.

E poi è arrivato il giorno del raduno e della gara, come l’hai vissuto?

L’emozione della gara al sabato si è fatta sentire.

Incontrare al raduno i pescatori più forti d’Italia, mi faceva sentire una certa tensione, una paura di fare brutta figura…

Al sabato sono stato sorteggiato al settore terminale a monte, nel picchetto 1, quello interno.

Non proprio il massimo in fatto di sorteggio ma non mi sono fatto scoraggiare dalla sorte.

Ho sistemato la mia macchina (uno dei pochi ancora ad avere una macchina visto che qui ora si viaggia solo con furgoncini e furgoni Maxi……) ed ho scaricato l’attrezzatura (davvero tanta roba mi sono portato dietro….)….

Il picchetto non era male, poco distante da dove avevo provato al venerdì.

Nel frattempo scambio 4 chiacchiere con gli altri concorrenti, giusto per smorzare la tensione, ma loro sono tesi quanto me.

Alle 8,30 ingresso nei box e inizio a sistemare l’attrezzatura….in primis la pedana senza della quale non si può affrontare questo canale per via dell’argine scosceso.

Ho montato le mie lenze e sondato il fondo. L’acqua sembra aver rallentato un pochino.
Preparo con attenzione la pastura e la terra e dedico circa 30’ a confezionare le palle per la pasturazione pesante.

Come hai impostato la tua gara?

Pronti via….tanto rumore e tanti kg di roba in acqua….ma le bremes di Medelana non sembrano affatto risentirne, anzi sembra che siano diventate più grandi ed affamate.

La gara per me inizia bene anche se sin dalla prima ora noto una taglia di pesci molto più grande rispetto alle prove. Questo fattore mi ha di fatto penalizzato poiché ne ho slamate e rotte diverse.

Alla fine, dopo le 4 faticosissime ore di gara, chiudo con n peso di kg 18,040 e un discreto 3° posto.

Peccato perché lascio in acqua 24 pesci, tra slamati e rotti, alcuni anche di buonissima taglia.

E alla domenica nella seconda manche?

Alla domenica, con l’inversione del picchetto, vado nel settore a valle, al picchetto 4 (2° interno)….anche qui a combattere con i terminali di gara….

Non mi scoraggio e mi preparo al meglio.

Alle 9,50 pasturazione pesante. Un duro colpo per me.

Purtroppo durante il lancio della terra a mano, ho uno strappo alla schiena dovuto ad un mio problema fisico e finisco col buttare le altre palle un po’ a destra e un po’ a sinistra, tutte molto corte……

Per fortuna sono riuscito a mettere 10 palle con lo scodello sulla linea di pesca.

Per i primi 45 min. ero in svantaggio di circa 20 pesci; il mio galleggio proprio non voleva saperne di affondare….poi decido di alimentare nuovamente a scodella e così dopo 3 palle sulla linea dei 13 mt, inizio anch’io a prendere i primi pesci importanti.

Purtroppo anche alla domenica, ho slamato qualche pesce di troppo, ma nonostante la brutta partenza, sono riuscito a catturare 89 pesci per un peso di kg 19,850 che mi hanno consentito di fare il 2° di settore, alle spalle di un bravissimo Francesco Barani che chiude 1° con 19,980.

Accipicchia, niente male per essere la prima volta, complimenti Michele..

Devo dirti Alessandro che gareggiare con questi ragazzi più giovani è davvero dura perché hanno una tale grinta e determinazione davvero encomiabili….

Poi l’età un po’ si fa sentire insieme a qualche piccolo problema fisico…

Alla fine del week end sono 6° a pari punti col 4°….

E adesso come pensi di affrontare le altre quattro prove ad iniziare dal Fissero in luglio?

Mancano 4 gare e voglio mettere il massimo impegno per poter dimostrare che anche noi del sud possiamo essere competitivi.

Purtroppo la distanza e i pesci diversi un po’ ci penalizzano, ma se ci si prepara bene, si può riuscire.

Medelana è un canale stupendo! Complimenti a chi gestisce questo paradiso della pesca.

Magari avessimo noi un posto così pescoso. Davvero tanto pesce, davvero una bella pesca.

Qui se non prendi o prendi poco, il motivo non può che essere determinato da te.

Io sono felice dei mie risultati, anche se avrei potuto fare meglio…..ma anche molto peggio….

Vorrei entrare nel Club Azzuro per vincere una sfida con me stesso. Solo questo. Vorrei poter dire a mio figlio un giorno che ho gareggiato al vertice, almeno una volta.

Se non dovessi farcela, per me sarà stata comunque una bellissima esperienza.

Grazie per questa opportunità che mi hai dato di raccontarti un po’ della mia esperienza a Medelana….

Grazie a te Michelangelo e sappi che a volte i sogni si possono avverarsi, basta crederci ed essere tenaci proprio come lo sei tu. In bocca al lupo per le prossime gare e salutami tutto il sud che so che sono affezionati a match fishing e a presto.

Si certo al sud match fishing è ormai un appuntamento fisso giornaliero per tutti quindi un saluto a tutti gli amici del sud, centro e nord che ci leggono su questo meraviglioso sito.

 

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