PRESTON MINI PLUS 10.6 ALL’OPERA A CASTENASO

 

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Come preannunciato, venerdì scorso si è tenuto l’evento Preston che ha visto in pedana Angelo De Pascalis e il giovane talento del feeder sud africano Ysbrand, detto “young man” per la sua giovane età.
Ysbrand é in viaggio in Italia e il distributore Preston per il paese di Mandela ha chiesto al “Depa” di fargli conoscere le carpe italiane e saggiare le differenze con quelle sudafricane, la preda principale delle performance agonistiche in quel paese.
Confrontandosi con Marco Scapoli, agente Preston per Bologna, la scelta del luogo è caduta sui Laghi Madonna di Castenaso (Bo) gestiti dalla ASD 2 Laghi. Nonostante il giorno lavorativo (venerdì) e la mattinata nebbiosa, sono stati diversi gli appassionati della specialità che si sono voluti confrontare con i due campioni pescandogli a fianco o, più semplicemente, sono venuti per vederli all’opera. E i ragazzi Preston non li hanno delusi!

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La sessione si è tenuta prevalentemente a method e pellet feeder con le nuove MiniPlus da 10.6 ft di Preston, attrezzi appositamente concepiti dallo staff tecnico inglese per la pesca alle carpe in acque commerciali.

 

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Le canne più impiegate in Inghilterra, ed ormai anche in Italia, in questa tipologia di ambienti sono le 10 e le 10.6 piedi, attrezzi molto maneggevoli, estremamente precisi nel lancio a breve e medio raggio ed molto performanti in fase di recupero del pesce. Uno dei motivi principali che fa optare per la scelta di questa misura è anche la maggior facilità di guadinare anche grossi esemplari al termine del combattimento, poiché la lunghezza relativa dell’ attrezzo li fa aggallare più vicino a noi e non abbiamo la necessità di operare con guadini di lunghezza estrema.
La gamma Mini Plus sostituisce le famose Mini Carp, conosciute ed apprezzate dagli estimatori della Casa inglese; questi attrezzi sono stati pensati, progettati e realizzati con delle caratteristiche specifiche per affrontare le varie situazioni che si possono incontrare nei carpodromi e, in genere, nelle acque commerciali. I fusti sono realizzati con materiali pensati per sopportare stress anche notevoli, così come le vette, in fibra di vetro, hanno una geometria specifica per segnalare anche le tocche più difficili.
Il concetto di base a cui si ispira questa serie di canne trae origine dalla filosofia classica delle feeder rod anglosassoni, che prevede, o meglio prevedeva, che tutta la canna “lavorasse”, fino al calcio, restituendo una sensazione estremamente appagante al pescatore durante tutte le fasi del combattimento, visto che con questo genere di attrezzi si crea praticamente un “filo diretto” con il pesce e se ne percepiscono tutti i movimenti; questa filosofia di attrezzi, però, ha un limite oggettivo nei tempi di recupero della cattura, che con canne di questa concezione si allungano in maniera importante e, soprattutto se si parla di agonismo, questo é oggettivamente deleterio.

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Con le nuove MIni Plus, invece, la filosofia Preston per questo tipo di impegno si é modificata ed ha portato alla realizzazione di grezzi che hanno una maggior potenza nella base e nel fondamentale pezzo centrale, mentre le vette sono del tipo “fast tapper”, ossia molto flessibili negli ultimi sette/otto centimetri apicali per poi andarsi a raccordare meglio con la curva sotto sforzo del portavetta.

 

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Questa scelta costruttiva delle vette nasce dalla necessità di avere si un tip sensibile ma che non sia continuamente sollecitato da un eventuale increspatura della superficie causata dal vento. Una vetta di tipo strong con solo l’ultima parte deputata alla segnalazione, parte che viene spesso tenuta sommersa, annulla questo effetto deleterio sulla percezione della mangiata.
L’azione di pesca di Angelo, a cui ha fatto molta attenzione Ysbrand, é estremamente fluida, semplice nei gesti ma oltremodo efficace, dalla fase di lancio alla fondamentale azione di accompagnamento del method sul fondo sino a trovare la giusta tensione del filo sulla vetta mediante brevissimi recuperi di mulinello.
La mattinata é trascorsa confrontandosi sia con il giovane sudafricano che con i presenti che si sono soffermati con piacere nel vedere come il “Depa” ha trattato le pasture per il method, la Tiger Fish e la classica 50/50 Green, che i pellet Fin Perfect che entrambi hanno alternato sui rispettivi terminali realizzati con i PR36 delle misure 14 e 16.
Ad ogni carpa portata a guadino non sono mancati consigli e suggerimenti per tutti e, al termine, la classica foto di gruppo con parte dei presenti ha chiuso una bella giornata di feeder Preston.

 

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