TROFEO NAUTEX AD OSTELLATO: FINALMENTE L’ITALIA

Era ora! Una vittoria come quella ottenuta dalla nostra nazionale è sicuramente una bella boccata di ossigeno dopo le apnee degli ultimi anni durante i quali le nostre bestie nere, come ama chiamarle Carlo Chines, ci avevano dato davvero l’impressione di essere quasi imbattibili…

L’ultima mazzata l’avevamo incassata al Fish Umbria 91 sul lago Trasimeno con una pesca che proprio non poteva essere congeniale alla squadra anglosassone.

Ovviamente sul canale di Ostellato i dubbi per una vittoria italiana potevano essere legittimi considerato che la pesca prevalente su questo campo è all’inglese e quindi ancora più favorevole ai nostri tradizionali avversari.

Palesemente contrariato da quanto dovuto subire alla gara del Fish Umbria, Carlo Chines, nei due giorni di prova precedenti la gara, non ha smesso un secondo di ricordare ai suoi ragazzi di non distrarsi mai e soprattutto di non cacciarsi in situazioni difficili o in avventure dall’improbabile soluzione.

Bisogna dire che è stato accontentato nel migliore dei modi da una nazionale molto bene impostata da una tattica studiata con attenzione e scrupolo.

Dopo le vicissitudini metereologiche di quest’inverno, a non più di 10 giorni dal disgelo del canale, il pesce rappresentava un’incognita.

Va anche ricordato che a monte del campo di gara di questo quadrangolare, campo preparato perfettamente dalla Fips di Ferrara ed ai componenti di alcune società che si sono dati veramente da fare per raccogliere i garisti italiani e stranieri, si faceva ancora cappotto.

La scelta è caduta sul tratto poco a monte del ponte è risultata, quindi, perfetta.

La vittoria italiana, probabilmente, è maturata il venerdì 1 marzo, giorno precedente la gara.

In parole povere è accaduto che il pesce, dopo qualche ora di pesca e Pasturazione, si è staccato dal fondo e si è portato al centro del canale dando l’impressione agli inglesi che si potesse ripetere quanto accaduto lo scorso anno.

In formazione ampiamente rimaneggiata per l’assenza di Ashurst, White e Pickering, impegnati in una finale molto importante in Inghilterra, gli inglesi si sono presentati con Dick Clegg nell’inconsueta veste di concorrente e non di c.t. e con Dave Harrell e Dave Vincent come sostituti, due sostituti di lusso a sentire Gardner, Nudd e Downes.

Ma la mancanza di un uomo di esperienza qual è Ashurst, che Chines ha ribattezzato il faro per la sua capacità di illuminare i compagni di squadra sulle tattiche da mettere in pratica, gli inglesi l’hanno pagata cara e sono caduti nella trappola che i carassi di Ostellato hanno loro teso.

La loro preparazione e la loro attenzione è stata tutta per il pesce da prendere a metà canale con galleggianti di non più di 7 – 8 g pasturando sia pastura che a bigatti incollati.

In pratica la stessa preparazione che lo scorso hanno dette loro una schiacciante vittoria.

Da parte loro, però, c’è stato una valutazione poco attenta di un fatto e cioè che il pesce con il sistema appena descritto era stato preso solo dopo parecchio ore di pesca e pasturazione in pieno pomeriggio, cioè abbondantemente fuori orario di gara.

In tutte le ore precedenti, invece si erano tenuti ben oltre i tre quarti di canale e dovevano essere pescati con galleggianti da oltre 15 g.

La scelta della tattica per la squadra italiana, durante la cena della vigilia della gara, non ha occupato più di un quarto d’ora di tempo ed ho visto negli occhi di tutti quella determinazione che occorre in occasioni del genere.

E non crediate che da parte delle altre squadre ce ne fosse meno, perché quella sera, al lungo tavolo del ristorante, le nazionali di Francia, Inghilterra e Italia facevano Repubblica per conto loro e nessuno parlava a voce troppo alta.

Sabato mattina si comincia con il sorteggio e all’Italia tocca il numero 2 mentre al n° 1 va la Francia, al 3 l’Inghilterra e al 4 San Marino, che indossava la nuova fiammante divisa dopo la sponsorizzazione avuta da Milo.

La partenza è come da copione con l’Italia subito sulla sponda opposta come San Marino e la Francia a seguire a ruota.

L’Inghilterra, come previsto, si mantiene più a centro canale.

Anche il ritmo di catture si mantiene piuttosto blando secondo le previsioni e, quasi a metà gara, è San Marino che sembra essere al comando con un lieve margine di vantaggio sulla Francia.

Questi francesi sono veramente molto migliorati nella pesca l’inglese rispetto qualche anno fa.

Lanciano con disinvoltura anche galleggianti molto pesanti pur rimanendo il loro stile alquanto approssimativo in alcuni casi, mentre altri, vedi Desquè o Guessard, hanno sicuramente tratto dei vantaggi dalla frequenza dei campi gara internazionali.

Dunque sanmarinesi e francesi in bella evidenza nella prima parte della gara.

Ma ad Ostellato, si sa, è la seconda che conta e qui i nostri hanno veramente dominato.

Trascinati da un irresistibile Trabucco che ha rimontato decisamente nell’ultima ora di gara andando addirittura cogliere il primo assoluto, i nostri hanno operato il sorpasso e sono andati a vincere anche se di soli due punti sulla Francia.

Nel settore più a monte il nostro Roberto ha battuto un grintoso Chaumet mentre il campione del mondo Bob Nudd, insistendo a pescare molto sul fondo, non ha potuto inserirsi mai nella lotta per la vittoria.

Meraviglia un po’ il quarto del sanmarinese Grassi che ha letteralmente dominato il suo settore per le prime due ore per poi piantarsi nelle seconde due.

Il secondo settore è stato l’unico vinto da un inglese, Downes ha dato circa 1 kg a Vicedo, mentre il nostro Pagliari, che ha gareggiato con la febbre, non ha potuto rendere del suo pari.

Nel terzo settore Gabba vince a mani basse mentre Harrell non riesce mai ad inserirsi nella lotta.

Anche Barbetta vince il suo settore senza troppi problemi, mentre San Marino incassa ancora un quarto di Grandoni e Perrot conquista la seconda piazza.

Gli ultimi due settori sono dominati dai sanmarinesi.

Il quinto settore vede Michelotti regolare Milo che forse avuto dalla sua una taglia di pesce piuttosto piccola rispetto alla rappresentante di San Marino.

Qui il baldanzoso Clegg non va oltre il quarto posto (non avranno commesso un peccatuccio di superbia questi inglesi?).

Il settore, fino all’inizio, viene guidato da Vannucci che ha sfruttato a dovere il picchetto esterno, con l’ennesimo secondo di un francese, Jean, e con Setti e Gardener rispettivamente terzo e quarto.

E’ quest’ultimo che alla fine della gara appare più sconsolato degli inglesi.

“Avevo solo un galleggiante pesante, mi ha detto alla fine, e quando questo mi si è rotto non ho potuto far altro che arrangiarmi in qualche modo, ma al centro canale di pesce non ne ho trovato“.

Aveva un solo galleggiante pesante: questo la dice lunga sul tipo di gara che avevano impostato gli inglesi!

Al termine di queste note, prima delle interviste, voglio ringraziare il NAUTEX di Rimini chi ha permesso lo svolgimento di questa grande manifestazione divenuta ormai una classica internazionale: ospitalità ed organizzazione sono state semplicemente perfette.

Carlo CHINES: “sono molto soddisfatto soprattutto perché era ormai da troppo tempo che arrivavamo vicini alla vittoria.

Speriamo di aver interrotto questa serie negativa ed iniziare quella che spero sia l’annata più bella della nostra nazionale.ci aspettano infatti l’incontro con i francesi ed il campionato del mondo e su tutte e due le gare sono molto fiducioso.

Gli inglesi oggi erano un po’ danneggiati da alcune assenze importanti, ma nonostante questo va detto che non hanno capito la pesca da fare confermando quella che li fece vincere l’anno scorso e con la quale hanno preso i pesci ieri.

Con la giornata difficilissima di oggi, con pesce sulla sponda opposta, non erano assolutamente preparati.

Onestamente noi speravamo che la pesca fosse quella che poi in realtà c’è stata, perché è il loro punto debole.

Il campo di gara di oggi era molto enigmatico e si prestava varie interpretazioni.

Anche la frequenza delle catture è stata molto varia ed ha ottenuto il risultato chi è stato meno statico e chi ha cambiato più spesso distanza e profondità di pesca.

I francesi sono molto migliorati: certo il loro stile non è invidiabile, ma si vede che si esercitano e che si danno da fare.

CLASSIFICA

Fonte rivista Pesca In. articolo di Riccardo Caligani

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