Anita: un duro week-end di pesca

Anita: un duro week-end di pesca

Anita: sabato 9 agosto 2003: Ogni sabato ci si ritrova ad Anita per fare una pescata in una di quelle gare organizzate da Guidetti il quale ha ormai assunto il monopolio dell’attività agonistica sui campi di gara ferraresi.
La gara serviva anche per preparare la 1° prova del Campionato provinciale a roubaisienne che si sarebbe svolta il giorno successivo.
Il caldo torrido, che staziona da diversi mesi sulla nostra penisola, comincia a condizionare anche il comportamento dei pesci nel canale al punto che dalle mattanze di carassi e carpe di inizio estate si è passati alla fatica a catturare qualche pesce.
Quota di iscrizione 11 euro per una premiazione di settore fino al quinto piazzamento eseguita sul luogo di pesca presumo (?) con medaglie da grammi 3—2—1—1—1.
Il sabato faccio il secondo di settore pescando con lenza da 4×14 montata su filo dello 0,14 e finale dello 0,12 amo del 12 da carpe ed elastico del 1,2.
Innesco due orsetti e comincio subito a catturare qualche pesce poi le abboccate cominciano a calare, così sono costretto ad alleggerirmi passando ad un 4×12 su filo del 0,12 e finale dello 0,8 infatti le mangiate riprendono subito ma perdo, per strappo del lenzino, le due carpe che mi fanno perdere il primo di settore. Totalizzo 6,6 kg di pesce tra carpe e carassi

Anita: domenica 10 agosto. Campionato provinciale roubaisienne, 1° prova, giornata bellissima, sono sorteggiato al picchetto n° 8 del settore A “cattivo” verso Anita nel campo nuovo. Il n° 1 del campo di gara è Mazzoni G. Carlo della Borellese che vince come da copione, perché esterno, mentre nel mio picchetto fatico a vedere una mangiata.
Decido di pescare fino, finale dello 0,8 e amo del 24, per provare a fregare un pesce almeno per “scappottare” e così infatti riesco ad agganciare una carpa che porto al guadino dopo una dura battaglia dal peso di 1.190 gr
Questo è stato l’unico pesce ad entrare nella mia nassa faccio un bel 9 di piazzamento che non mi soddisfa per come è arrivato cioè senza divertimento.
Ho riflettuto e forse ho capito dove ho sbagliato: in quel tratto il canale è meno profondo ed il pesce non gradisce troppo rumore, cosa che io ho fatto all’inizio nella pasturazione, inoltre occorreva allungarsi molto montando una lenza da 1,5 gr per arrivare a stendersi molto fuori.
L’anno scorso in quel tratto di canale ho vinto una gara, adesso che mi viene in mente, pescando fino e avendo effettuato una pasturazione molto leggera fatta di poche e piccole palline di pastura (due o tre etti al massimo).
Imparo per la prossima volta.
In ogni modo ci siamo rifatti a tavola a mezzogiorno con un lauto pranzo offerto da Imerio e Patrizia della Casa del Popolo di Anita.
L’organizzazione della gara è toccata a noi del GPS e così il sottoscritto, il Presidente Macrelli, Sama, Urbini e Pedrelli la mattina abbiamo provveduto a picchettare il campo di gara.
Sotto un sole pazzesco, da mandare fuori di testa anche un cammello del deserto, però alcuni non hanno sbagliato l’occasione.
Se i carassi e qualche carpa hanno “mangiato” in modo non uniforme facendo soffrire anche diversi big della specialità così non si può dire per le due macchine da pesce GPS: Sama Massimo e Brolli Mauro i quali vincono alla grande i rispettivi settori.

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