ECCELLENZA NORD 2009: 5° PROVA IN FISSERO

La quinta prova dell’Eccellenza nord comincia sempre a delineare i primi responsi: chi si avvicina alla retrocessione chi si avvicina alle finali.
Da tutti è molto attesa: anche perché tutte le squadre volevano chiudere la faccenda il prima possibile per non dover arrivare a Spinadesco con la necessità di dover contare su quella gara/carambola per chiedere i punti necessari all’obiettivo prefissato.
Le premesse di questa gara del Fissero purtroppo non erano delle migliori.
La A2 aveva trovato un canale difficile e poco pescoso con tante acerine a dare fastidio.
Tutti ci si era avvicinati con un po’ di sospetto.
Poi nel corso delle prove di avvicinamento si vedeva che il bigattino aiutava tantissimo la pesca e anche con il ver de vase si riuscivano a fare delle belle pescate.
La pescosità nei giorni precedenti aveva indicato una certa disomogeneità con tratti del canale più pescosi alternati a tratti inspiegabilmente avari di catture.
Dopo tre giorni di prove ed esperimenti si è arrivati alla domenica mattina dopo una notte con un temporale incredibile: l’aria era sicuramente frizzante sotto tutti i punti di vista.
Nei giorni di prova si era evidenziato una pesca interessante un po’ più corta della solita linea dei 13 metri: dai sei ai sette pezzi di canna.
Addirittura in prova erano stati fatti pesi importanti: sembrava quasi che il pesce stazionasse alla fine dei lastroni di cemento: forse a cercare una temperatura più calda o forse per cercare di sfuggire ai tanti siluri che allietano i pomeriggi dei garisti in Garolda.
Anche quest’anno ne sono stati presi tanti e di taglia veramente interessante alla fine delle garette del mattino.
Come sempre vi è il toto terra: quale usare? Somma, Rivere, Argilla nera, pongo, a fumare o non fumare, incollare il fouilles o non incollarlo.
Insomma tutti gli anni alla vigilia vi è sempre tanto da discutere.
La pastura vede tutti invece abbastanza allineati: pastura da breme a grana fine di colore bruno da usare quasi tutta ad inizio gara e poi tanta terra.
Noi avevamo deciso di usare un mix di riviere e somma con una piccola distinzione: meno somma in Ca’ Vecchia e più somma in Garolda da predisporre non tanto bagnata per poi decidere in corso di gara come utilizzarla guardando l’evolversi della gara.
Io ho pescato nel settore D al picchetto 10 di Cà Vecchia: lo stesso settore dove avevo fatto la gara del venerdì ed ero ben contento di capitare in quel settore.
A fianco il grande amico Teddy (Tedeschi Maurizio) con il quale abbiamo riso (meglio dire pianto visti i reciproci risultati) per tutta la gara.
I primi 20 minuti sono stati disarmanti: tutti i primi numeri del settore hanno preso pesci di grossa taglia.
Noi degli ultimi numeri stavamo a guardare.
Purtroppo abbiamo perso qualche pesce di troppo (anche importante) ma penso sia successo a tutti.
La cosa ha però stravolto la mia impostazione che vedendo arrivare così tanto pesce grosso ho pensato di incrementare la pasturazione per verificare se arrivassero pesci importanti.
Purtroppo questo ha stravolto la gara che avevo impostato e non mi ha portato benefici: chiudo con un insignificante 6° posto.
La nostra squadra porta a casa un onorevole risultato con 19 punti.
Lo stupore è però al raduno nel vedere che un 19 ci ha fatto fare un salto in classifica avanti notevole: ora siamo 13mi in classifica e ad una gara dalla conclusione siamo ancora in lotta per un posto nelle finali.
Noi che speravamo in una salvezza agguantata all’ultimo minuto mai avremmo sperato a tanto.
Protagonisti della giornata sicuramente i ragazzi dell’Oltrarno che piazzano due squadre ai primi due posti di giornata con 5 e 9 punti.
Le breme del Fissero per loro non hanno avuto segreti.

Ma sentiamo dalla voce dell’amico Amadori Gilberto la sua gara:

“Ho pescato in Garolda. Sono partito a tredici metri e li ho pescato per circa un ora per poi finire la gara a ridosso delle alghe nel sotto riva.
Ho preso bene a tredici metri pescando le piccole breme sulla terra di fiume che avevamo preparato.
Ho usato la nuova pastura della Colmic per le breme di colore bruno chiaro e ho pescato sempre con i bigattini.
Passata la prima ora sono poi venuto corto e li ho avuto la fortuna di trovare qualche carassio una carpetta e qualche bella breme che mi hanno portato a fare circa 7 kg di pesce. Mi sono molto divertito”.

”Veramente complimenti al gruppo Oltrarno.

Anche l’Emiliana è andata bene ma ha dovuto scontare un posto sicuramente non felice di Ballabeni che visto la difficoltà ha deciso di cercare un pesce grosso che non è mai arrivato facendo l’unico buco della squadra.
Le considerazioni alla classifica portano a constatare che ai primi 10 posti abbiamo le seguenti inarrivabili squadre: Ravanelli 3, Oltrarno 2, Emiliana 2, Longobardi 1.
E poi tra i “normali” abbiamo Gatto Azzurro e Il Vairone.
Chissà perché ma anche in un campionato dove non c’è stata una grande uniformità dei campi di gara i forti restano sempre in cima alle classifiche.
Tutti adesso a Spinadesco dove hanno preannunciato un forte ripopolamento di breme: speriamo perché diversamente ci dobbiamo giocare gli ultimi posti a suon di acerine.
Ma a differenza del Fissero a Spinadesco le acerine non bisogna evitarle ma prenderne il più possibile……
Un caro saluto a tutti da Luca Piscaglia Città del Rubicone DAIWA

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