CANNISTI CASTELMAGGIORE HYDRA: LA PAROLA A STEFANO CASALINI

Sono con Stefano Casalini, una delle colonne portanti della Cannisti Castelmaggiore Hydra di Bologna, allora Stefano avete appena conquistato lo scudetto tricolore a coronamento di una annata straordinaria. Cominciamo a raccontare le emozioni che avete provato sul campo di gara appena ricevuta la conferma della vittoria..

Innanzi tutto voglio ricordare coloro che mi hanno preceduto alla guida di questa gloriosa società che ha dato tanto lustro all’agonismo italiano.
Questa società l’anno entrante compirà 50 anni, sono orgoglioso e ancora senza parole per l’emozione che sto provando per la conquista di questo successo. Da cinque anni, grazie alla fiducia che i soci mi hanno dato, sto portando avanti la guida di questa Cannisti Castelmaggiore insieme ad Umberto Tarterini. Posso assicurare che questa vittoria cancella i tanti sacrifici e i tanti magoni che il mondo dell’agonismo ci consegna.
Oggi abbiamo portato a Bologna, sull’altra sponda del Reno, lo scudetto tricolore e di questo siamo tutti molto felici anche perché veniamo considerati da tutti come una società “piccola tra le grandi” e devo dire con assoluta sincerità che questa vittoria ci ripaga di tutto.

Questo scudetto, lo avete vinto ancora come Castelmaggiore nei lontani anni 70, vi porterà a rappresentare l’Italia il prossimo anno nel mondiale per club. Un appuntamento internazionale di non poco conto dove oltre agli agonisti servirà la forza del gruppo, concordi?

Senz’altro, è indispensabile che sia così anche per noi, consapevoli dei tanti sacrifici, soprattutto di natura economica che tutti i soci dovranno sostenere per portare avanti l’agonismo a questi livelli. Il mondiale per club lo faremo con la voglia di far bene perché siamo consapevoli che occasioni come queste non capiteranno tutti gli anni e quindi cercheremo di onorare la bandiera italiana nel mondiale in Serbia.

Nel gruppo sono importanti le persone che da dietro le quinte lavorano tutti i giorni per far funzionare le cose su diversi fronti ma in questa società mi sento di fare un ringraziamento particolare ad uno degli artefici di questo scudetto, Giancarlo Armiraglio, il quale da tre anni non solo è la nostra guida agonistica ma assieme a Fulvio Vanoli hanno assicurato un importante contributo sostanziale per la stagione tutta e non solo.
Giancarlo è stato per noi un faro, un punto di riferimento, e devo dire con estremo orgoglio, che da alcuni anni mi ha scelto come collaboratore. La società in questa occasione ha risposto a tutti i livelli, infatti da mercoledì un po’ tutti, mogli comprese, a turno siamo stati vicini alla squadra sul campo di gara per contribuire e sostenere i nostri ragazzi in ogni modo, chi ha portato il bicchiere, chi un secchio, come dire ognuno ha fatto la sua parte e quindi mi capirete…la vittoria la sentiamo nostra di tutta la Castelmaggiore.

Sicuramente questo successo ve lo meritate tutto anche perché non è il frutto di un episodio ma di una annata regolare che avete dimostrato.
Ho sentito diversi commenti sul campo gara del Mincio di Peschiera ritenuto non all’altezza per una finale così importante come gli italiani di società.
Chiedere un tuo commento su questo, visto che i componenti della squadra che sono tutti del nord Italia è forse un po’ superfluo, comunque un tuo parere me lo devi dare..

Non voglio esimermi da questa risposta e anche qui con estrema onestà ti dico la mia opinione: in questo momento di massima felicità per noi dico di essere in sintonia con questi giudizi, ma le scelte sul campo di gara per fare la finale sono state fatte in tempi non sospetti e quindi abbiamo giocato le nostre carte alla pari con tutti gli altri.
Il fiume non era facile, poca pescosità e pesci difficili, con un pesce che poteva stravolgere la classifica in ogni momento. E infatti siamo stati con il fiato sospeso fino alla fine. Se dovessi dare un voto al Mincio di oggi darei un bel 7 perché non dimentichiamoci un detto chi disprezza compra, e il Mincio lo abbiamo visto in condizioni ben differenti solo fino a qualche anno fa. Stessa storia per Ostellato, fino a poco tempo fa non ci andava nessuno e invece adesso tutti vorrebbero andare li. Allora dobbiamo volere bene a questi campi di gara che hanno fatto la storia dell’agonismo nazionale e far vedere alle Amministrazioni locali che i pescatori, quando le cose vanno bene rispondono presente.

Ogni campo di gara ha le sue regole e le sue tecniche; ogni impostazione viene adottata dopo attente valutazioni, anche voi lo avete studiato bene mi pare…

Non voglio apparire presuntuoso ma analizzando a ritroso le gare che i nostri agonisti hanno fatto su questo campo di gara mi viene da dire che non abbiamo avuto bisogno della dea bendata per fare queste due finali.
Qui abbiamo sempre fatto bene ottenendo piazzamenti più che onorevoli e a volte abbiamo dominato senza mai “rubare” nulla a nessuno. Per cui noi rispettiamo le scelte dell’organizzazione fatte all’inizio dell’anno ma lo avremmo fatto anche se fossero state fatte scelte diverse.
Il nostro atteggiamento mentale è impostato al massimo rispetto verso gli altri, soprattutto verso chi è chiamato a prendere decisioni mai facili, perché in questo mondo qualcuno che dice la sua contro ci sarà sempre.

Dopo le semifinali di Ostellato avevo scritto su Match Fishing che la Castelmaggiore, sul Mincio, avrebbe detto la sua giocando un ruolo da protagonista e così è stato..
Due parole adesso sui vostri avversari che oggi sportivamente avete battuto nonostante vi siano stati con il fiato sul collo fino all’ultimo.

Ai nostri avversari da sempre noi diamo il massimo del rispetto perché siamo consapevoli che abbiamo affrontato e battuto delle corazzate. Siamo sempre arrivati sui gradini inferiori del podio guardando dal basso verso l’alto quelle squadre piene di campioni che danno tra l’altro uomini importanti alla nazionale. Oggi le guardiamo con ancora più rispetto di ieri perché ce le ritroveremo il prossimo anno con la rinnovata euforia e la sana cattiveria sportiva che farà bene all’agonismo in generale. Anche noi quindi ci attrezzeremo per onorare lo scudetto tricolore che tra poco ci cuciremo sul petto.

Quando si vince un titolo importante c’è sempre qualcuno a cui dedicarlo. Mi sa che la lista per voi sarebbe molto lunga, cosa mi dici al riguardo?

Confermo totalmente quello che dici perché in effetti è vero, le persone a cui dedicare questo successo sarebbero tantissime quindi ringrazio tutti perché qui da noi tutti sono importanti.
Comunque su tutti e per tutti ne indico due: il primo è Umberto Tarterini il quale, dopo le sue vicissitudini personali e familiari, è rientrato in pieno nella conduzione della società e parte di questi successi sono anche merito suo.
L’altra persona è Giancarlo Armiraglio perché si è dimostrato un vero leader, come si usa dire dalle nostre parti, con le scarpe grosse e ha dimostrato di volere bene alla società ascoltando sempre tutti e a tutti ha dispensato consigli, mordendosi la lingua in alcune occasioni e trasmettendo entusiasmo in altri. Ecco Giancarlo ha dimostrato di essere il vero leader agonistico e non solo del nostro gruppo.

Giancarlo è un leader dalle scarpe grosse e per fare tutta la strada che avete davanti come Castelmaggiore servono appunto scarpe grosse e solide.

Ti ringrazio di cuore.
Grazie a te e complimenti per la vittoria.

GIANCARLO RICHIUDE LE CANNE DELLO SCUDETTO

LA GARA E’ FINITA! SULL’ARGINE SI FA FESTA

IL GRUPPO DELLA CASTELMAGGIORE SULLO STORICO PODIO DI PESCHIERA

DOPO LE FATICHE UN PO’ DI RELAX A TAVOLA

UMBERTO TARTERINI E STEFANO CASALINI DUE COLONNE DELLA CASTELMAGGIORE

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