PO DI VOLANO: UNA PESCATA DI BREME NELLA DARSENA DI MIGLIARINO

Il mese di gennaio non offre grandi opportunità per effettuare belle pescate di bereme in canale. Ad Anita il canale è ancora shoccato dalla devastazione cormoranesca, ad Ostellato non mangia un pesce un pò per il freddo un pò per i lavori che sono in corso, nel Po di Volano a Medelana qualche pesce si prende ma per pescare due ore c’è troppo da lavorare per portare l’attrezzatura fino in fondo al rivale.
Meglio una postazione comoda, dove l’auto la metti dietro la schiena, e dove il pesce si fa trovare sempre pronto per regalare qualche ora di divertimento.
Allora l’unico posto dove andare di questi tempi è Migliarino, purtroppo non sarà un granchè dal punto di vista della bellezza paesaggistica, ma la darsena ricavata sul Pò di Volano dove i pescatori con il natante fanno scivolare la barca in acqua grazie ad uno scivolo.
Nell’ansa tipo porticciolo il pesce si rifugia nel periodo invernale perchè può proteggersi meglio rispetto a situazioni di fiume con corrente sostenuta.
La profondità è uguale a quella che si trova sul tradizionale campo di gara, situato qualche chilometro più a monte verso l’abitato di Medelana, con lenze da montare su quattro pezzi di punta di canna.
Passando da quelle parti può capitare di incontrare sempre qualche pescatore e dalla Romagna ogni tanto qualche affezionato agonista lo si può trovare.
Quando si ha voglia di sentire l’odore della pastura da breme e vedere nella nassa bagnata le plachettine argentate in quantità, ecco quello è il posto dove andare per calare la lenza.
In una occasione Match Fishing ha trovato sulla darsena intenti a realizzare una bella pescata di breme alcuni componenti della società Città del Rubicone che nel 2011 parteciperanno al campionato regionale Emilia Romagna girone est: Luca Ricci, Simone Flamini e Filippo Lugaresi.
La giornata, stranamente soleggiata per essere gennaio, si presentava molto fredda con temperature siberiane.
Ma si sa la pesca ha del miracoloso perchè riesce a far fare ad una persona quello che nella vita normale nessuno farebbe nemmeno sotto tortura e infatti i tre cannisti romagnoli, una volta sistemati i panieri sulla sponda di cemento, preparano il fondo con una accurata pasturazione di una decina di bocce di pastura da breme a testa tagliata con il 50% di terra di riviere.
La pesca per tutti si sviluppa alla distanza di 13 metri dove la darsena inizia a sentire la spinta della corrente dell’acqua che scorre nel centro del fiume.
Filippo alla prima calata, appena l’esca raggiunge il fondo, vede la prima affondata; una piccola breme viene salpata senza nemmeno l’ausilio del guadino.
Poi a turno Luca e Simone, iniziano a intercalare una cattura dopo l’altra.
La corrente in questa darsena, come dicevamo, non è mai sostenuta anche quando nel centro del fiume si nota con evidenza la spinta dell’acqua cosicchè le grammature necessarie per pescare raramente superano i due grammi.
Infatti i tre agonisti romagnoli per l’occasione utilizzano lenze da 1,5 grammi.
La pesca nelle due ore e mezzo è stata regolare tanto che alla fine l’ago della bilancia si è fermato oltre i 10 kg di pesce.
Davvero una bella pescata considerato il periodo con le breme sempre pronte, anche nei giorni più freddi, a fare felici gli amanti della lenza.
Il posto, per la sua comodità, si presta molto bene anche per andarci a preparare le lenze necessarie per la imminente stagione agonistica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *