CORMORANI: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELLA SENATRICE LAURA BIANCONI

Cari amici di Match Fishing, mi ha appena scritto la Senatrice Laura Bianconi del P.d.L. per informarmi che in data odierna a Roma ha presentato ai MInistri interessati una interrogazione per far emergere il problema cormorano.
Sono molto contento di come si stanno mettendo le cose e speriamo che FINALMENTE qualcosa si muova.
Ringrazio la Senatrice Laura Bianconi per essersi data da fare con la massima urgenza e altresì ringrazio il Sen. Valerio Carrara, che non ho l’onore di conoscere per avere sottoscritto l’interrogazione stessa.
Vi terrò infromati, come promesso, su tutti gli sviluppi del caso.
Alessandro Scarponi

Egregio dott. Scarponi,
in allegato Le invio l’ interrogazione che stamattina ho presentato in Senato, insieme al collega Carrara.
In attesa di poterle fornire, spero a breve, notizie in merito all’argomento, l’occasione mi è gradita per inviarle i migliori saluti.
Laura Bianconi

 

INTERROGAZIONE

Al Ministro dell’ Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, al Ministro della Salute e al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Premesso che,

–          nel settembre del 2008 si è concluso il progetto di monitoraggio dell’ittiofauna del Fiume Po commissionato dall’Autorità di bacino del Fiume Po. Si tratta del primo studio sperimentale sulla fauna ittica compiuto lungo l’intero corso del fiume, dalle sorgenti fino al delta e alle zone marine limitrofe. Oggetto del lavoro è stata la realizzazione di uno studio della fauna ittica del fiume ai fini della redazione della Carta Ittica, dell’individuazione delle strategie ottimali di gestione e di tutela dell’ittiofauna e dell’ecosistema fluviale e dell’applicazione della Direttiva 2000/60/CE;

–          l’estensione e la complessità, insieme alla sua collocazione geografica, la geomorfologia, la connessione con una vasta e intricata rete idrica che annovera tra gli affluenti numerosi corsi d’acqua di grande importanza, rendono il Fiume Po un ecosistema fluviale unico e ineguagliabile, in grado di accogliere, in condizioni di naturalità, la più grande biodiversità esprimibile in un corso d’acqua italiano, nonché in grado di rappresentare, tranne poche eccezioni, l’intero campionario delle specie;

–          l’area del delta del Po unitamente a tutta la costa, a causa delle alterazioni dell’habitat acquatico, vedono fortemente minacciato tutto il delicatissimo sistema della fauna ittica. Le cause principali di queste alterazioni non sono però da imputare solo a fattori ben noti quali una navigazione poco controllata e il bracconaggio ma, soprattutto negli ultimi anni, la causa principale è l’incremento della pressione predatoria da parte degli uccelli ittiofagi, che ha notevolmente concorso ad impoverire l’ittiofauna secondo dinamiche che sono purtroppo poco controllabili ed evidenti;

–          anche molte associazioni ambientaliste di tutta Europa sono unanimi nel sostenere che in particolare l’azione predatoria dei cormorani è una seria minaccia per il mantenimento di un giusto equilibrio della fauna ittica di molti fiumi e di molte coste europee infatti, sono già diversi i Paesi europei che hanno dovuto affrontare i pesanti danni economici ed ambientali provocati da questi volatili;

si chiede di sapere:

se i ministri interrogati sono a conoscenza che i cormorani non sono più una specie di passaggio sui nostri bacini idrici ma che sono oramai una specie divenuta stanziale, soprattutto nelle zone summenzionate in cui il  numero è in costante aumento, pari a circa 3/ 4 mila cormorani, diventando fin troppo eccessivo per il nostro territorio, tanto da diventare un problema serio per la fauna ittica che rischia così la distruzione visto l’elevato numero di pesci di cui si ciba quotidianamente un cormorano, pari a 500 grammi al giorno. Risulta, pertanto, evidente che questo significa l’annientamento di tonnellate di pesce in pochi giorni ed anche una seria crisi economica per tutte le aziende ittiche della zona;

se non si ritengano necessario, per prevenire un vero e proprio disastro ambientale, agire in tempi rapiti con azioni volte ad una riduzione selettiva di questa specie di volatili partendo da un accurato controllo della nidificazione, così come ad adottare sistemi di protezione della fauna ittica della zona in modo da non rendere idoneo il sito ambientale, soprattutto quello delle Valli di Comacchio,  ad una stanziale presenza di questa specie di volatili.

Roma, 11 maggio 2011

Sen. Laura Bianconi

Sen. Valerio Carrara

LA SENATRICE LAURA BIANCONI

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