SERIE A3, CAVO LAMA: LE VOCI DEL GIORNO DOPO

Le ore e i giorni che seguono il dopo gara sono sempre cariche di discussioni, commenti, certezze da spiegare per chi ha vinto e dubbi da sciogliere per chi non è arrivato, insomma discussioni infinite nei negozi di pesca, nelle sedi sociali, nelle telefonate tra amici, ognuno ha la sua versione e quindi anche Match Fishing prova ad inserirsi in queste discussioni proponendovi alcuni commenti che siamo certi alimenteranno ulteriori discussioni.
“ho letto l’intervista a tizio sul sito e ha detto questo… ho letto cosa ha detto caio sul sito e mi pare che ….” Insomma una tam tam che andrà avanti fino alla gara successiva per la quale subentreranno altri ragionamenti e altre discussioni.
Le voci del dopo gara sono interviste brevi e per rompere il ghiaccio daremmo la parola ai protagonisti di questa domenica, i ragazzi della Valdelsa Colmic, i quali sono riusciti a piazzare due squadre su tre sul podio.
Le squadre B e A sono giunte rispettivamente seconda e terza di giornata dietro la squadra della SPSD Gar. Lucchesi Fishing Club (Milo) che vince la gara con 11 penalità.

Per la Valdelsa Colmic abbiamo sentito Tommasuolo Emanuele portavoce per l’occasione ai microfoni di Match Fishing.

LA PAROLA AD EMANUELE TOMMASUOLO

IL GRUPPO DELLA VALDELSA COLMIC

Allora Emanuele un podio in trasferta vale doppio non trovi?
Beh devo dirti che la soddisfazione all’interno del nostro gruppo è altissima, con questa prestazione e con il morale alle stelle ci potremo presentare alla prossima sfida sull’Arno pisano con le giuste motivazioni.

Credo che prima di rivisitare la gara che avete fatto domenica sul cavo Lama sia doveroso presentarci i tuoi compagni di avventura..
Hai ragione ma per primo vorrei ringraziare il nostro Presidente Franco Lelli il quale si prodiga tanto per tenere a bada tutti noi.
Siamo un bel gruppo di una quarantina di soci che settimanalmente si ritrovano presso la sede sociale ubicata a Pisa, negli ultimi anni siamo cresciuti tanto anche grazie allo sponsor tecnico degli amici della Colmic i quali ci affiancano anche con informazioni tecniche.
In A3 quest’anno la Valdelsa pesca con tre squadre, una scesa dall’Eccellenza nord del 2010, e le altre due salite dal regionale del 2010. Un bel gruppo che si diverte andando a pescare ogni domenica sempre insieme e a provare i vari campi gara. Poi abbiamo qualcuno, come nel caso di Simone Galli che si sta impegnando tanto per la squadra e per la società andando a provare spessissimo i campi gara e le sue informazioni sono sempre preziose per tutto il gruppo.
Poi vorrei citare Fattori Gabriele, Ravagni Samuel, Simone Chiari, Galli Simone, , De Gennaro Giovanni, Salerno Silvio, Romanelli Daniele, Benassi Michele, Barni Daniele, Camilli Massimiliano che sono poi i componenti delle squadre di quest’anno.
Quindi un gruppo così importante non credo vada sui campi gara con 12 impostazioni diverse.. una strategia di squadra la preparerete, no?
Certo, le somme le tiriamo sempre dopo avere provato e riprovato il campo gara, con ognuno che dice le sue impressioni e poi si decide, ma come è successo domenica non sempre ci prendiamo, siamo giovani, dobbiamo ancora crescere tanto e quindi a volte qualcosa che vada storto può starci come nel caso della squadra C che domenica non è andata bene.
Ma tornando alla gara del Cavo Lama come avete impostato la vostra gara?
Guarda voglio dire le cose come stanno.. avevamo deciso di fare una pasturazione un po’ parca fatta di 5 palline di pastura e 5 nocine di bigattini incollati….
Cioè vuoi dire che in tutta la gara avete buttato solo così poco?
Ma guarda ogni posto poi fa storia a se, certo che se le mangiate non ci fossero state avremmo escogitato qualcosa, magari con la pesca a galla, con la pesca corta oppure con l’inglese di la ma per fortuna non ce n’è stato bisogno.
E allora se il tappo va sotto è inutile dare roba più di quella che serve, non trovi?
Giusto! Quindi tutto bene anche con le lenze non avete avuto bisogno di girare troppe punte..
Guarda io avevo preparato 8 punte e una canna inglese, alla fine ne ho utilizzate solo due quella da 1 grammo e un’altra da 1,5 grammi.
Illustraci la tua lenza tipo da Cavo Lama..
Credo che sia la lenza che utilizzano la totalità dei pescatori, ovvero filo del 0,12, terminale da 25 cm dello 0,10 con amo del 16 serie B 957 e una spallinata in 50 cm.
La bandiera non superava i 70 cm tra il galleggiante e al vetta.
Cosa hai preparato come prodotti e come li hai usati?
Pastura Mirage tagliata con l’Euro carp della Colmic data a 12 metri mentre i bigattini incollati li davo sotto la punta.
Che cosa ti ha fatto prendere questa pastura?
Tanti carassi, credo una sessantina con in mezzo una carpetta da 4 etti. Comunque sono contento per come sono finite le cose per noi come squadra ma devo dire di avere provato soddisfazione personalmente al termine della gara quando diverse persone mi sono venute incontro per complimentarsi con me per come avevo pescato e tutti a dirmi che meritavo la vittoria. Ecco queste sono soddisfazioni!
Ma come è stata la tua gara?
Guarda nella prima ora sono andato forte come un treno, poi un po’ di stanca nella seconda ora per poi raccattare tutto quello che veniva nella terza ora. Direi che la mia gara al di la di tutto è stata molto regolare così come tutto il settore.
Come hai trovato il cavo Lama?
Devo dirti che ci avevo pescato due anni fa in occasione del campionato italiano poi sono venuto alcune volte a provare e niente di più.
Trovo il cavo Lama un campo bellissimo per farci agonismo, un campo molto tecnico, parecchio difficile ma noi che siamo abituati a pescare nell’Elsa nel campo gara di Granaiolo a Castelfiorentino abbiamo imparato a pescare di fino e quindi siamo pronti a tutto.
Beh dai pesci Granaiolo a quelli dell’Arno Piano ce n’è di differenza..
E già posti diversi, pesci diversi e pesche diverse, ma ogni gara riparte sempre dal primo secondo e termina all’ultimo secondo e quindi in quelle tre ore può succedere sempre di tutto e tutti possono essere responsabili del loro destino in ragione di come cis i prepara e degli stimoli che si hanno.
Beh i vostri stimoli sono certamente alle stelle, ma dove vuole arrivare questa Valdelsa?
Si adesso godiamoci questo risultato e per il campionato cerchiamo di stare con i piedi per terra magari arrivando il prima possibile ad una salvezza sicura e poi raccogliere tutto quello che viene senza patemi d’animo.

LA PAROLA A MASSIMO VEZZALINI


Abbiamo incontrato Massimo Vezzalini, a margine della seconda prova del Trofeo di serie A3, impegnato a pescare in quarta zona nel settore D7.
Abbiamo seguito una parte della gara notando la difficoltà da parte di molto agonisti ad orientarsi su una tecnica precisa perché nella Lama di oggi, quella del tratto centrale, potevano venire fuori diverse pesche, da quella sul fondo, a galla, la pesca corta, la pesca sull’altra sponda con la canna inglese, insomma il quadro era molto variegato e quindi occorreva avere le idee chiare in funzione del posto avuto in dote dal sorteggio..
Allora Massimo ci vuoi raccontare la tua gara?
Si devo dire che l’analisi che tu hai fatto è perfetta, infatti dalle prove effettuate durante la settimana avevamo visto che la pescata poteva essere impostata sia sulla rouba sia sulla canna inglese.
Si poteva partire con il filo corto e poi allungarsi oltre la linea di pesca anche se io credevo molto nella pesca l’inglese avendola provata durante la settimana.
Mi sono preparato molto bene per pescare con questa tecnica alla quale credevo molto e infatti il mio sistema di pesca solitamente mi regala sempre grandi soddisfazioni.
Un sistema di pesca all’inglese basato su una pasturazione tutta particolare.
Sono partito quindi in questo modo e nella prima parte della gara ero messo bene in termini di catture ma poi vedendo che anche le altre tecniche adottate dai miei avversari stavano dando pesce ho deciso, spinto anche dai miei collaboratori, di provare anch’io con la roubaisienne.
Oggi abbiamo visto una Lama spettacolare con pesi medi sui tre chili e mezzo quindi secondo me il canale è stato regolare.
Infatti nel mio settore ci sono stati due pesi a pari merito mentre il secondo chiude con 30 g in più ed il primo con 270 grammi, due pesci, quindi un settore molto equilibrato e tirato.
Tra virgolette posso dire, a bocce ferme, di avere buttato via la mia gara proprio quando ho abbandonato la pesca all’inglese e prendere in mano la rouba per pescare sopra il fondo iniziale.
Personalmente posso dire che il 90% dei settori nel campo centrale della Lama si possono vincere pescando all’inglese se si è preparati bene.
E’ chiaro che la tecnica l’inglese va gestita con un’impostazione particolare ci vuoi svelare i segreti di questo metodo Vezzalini per pescare all’inglese?
Ma vedi, per prima cosa ti dico che adesso tutti pescano solo con il “bastone” per cui si è persa l’abitudine a pescare con questa tecnica che invece si usava in modo prevalente fino a 10 anni fa.
Io fortunatamente ho avuto la fortuna di pescarci anni addietro con i campioni della pesca all’inglese e di poter imparare qualcosa e chiaramente adesso posso mettere a frutto in caso di necessità.
Io non trovo giusto, così come ho visto anche durante le prove, che la gente viene a pescare e utilizza solo rouba senza prendere in considerazione la pesca all’inglese escludendola a priori così quando serve non si è competitivi perché vedi pescare all’inglese non significa tenere la canna in mano ma occorre pescarci.
Per quello che riguarda la pasturazione per la pesca l’inglese io per prima cosa sondo molto bene il canale per cercare il fondale giusto, di solito in Lama imposto la pasturazione sulla 3/4 di canale praticamente sul primo scalino dove butto circa  30 palline di pastura piene di bigattini morti.
Poi parto sempre in bolognese con 10 gr di torpille secca. Pesco ovviamente più avanti a 7 – 8 metri dalla sponda opposta, io faccio sempre così, questa è la mia impostazione e i pesci li prendo sempre.
Questa tecnica l’ho usata l’anno scorso, l’ho usata durante le prove quest’anno e mi è andata sempre bene; certo non è che tutte le zone possono essere favorevoli per questa soluzione tecnica, per esempio nei settori terminali della quarta zona o nella curva tra la seconda e la terza zona la pesca a rouba solitamente rende bene, però la prima zona, per esempio, si presta molto bene per questo tipo di pesca che può fare veramente la differenza.
Le tue bocce di pastura di che dimensioni sono?
Palline molto piccole di pastura fatte con il pugno di una mano divise a metà, poi do anche piccole noci di bigattini incollati, giusto 7/8 di numero con un po’ di ghiaia, lanciate sul galleggiante.
Quest’anno ho messo il fiocchetto sul filo della bobina ad Ostellato per pescare alla distanza di 25 mt. e questa distanza la sto usando un po’ in tutti i canali prendendo sempre pesci.
I 25 mt. vincenti?
Si, potrà sembrare strano ma è così.
Certo è che se uscivi un po’ prima con l’inglese la tua gara sarebbe terminata con un altro risultato..
Certo se non mollavo la pesca all’inglese inizialmente o ci fossi andato fuori almeno 15 minuti prima nel finale l’esito sarebbe stato diverso mi rimprovero di non aver creduto nella pesca che avevo preparato.
Lo ripeto, oggi ho fatto questo cambiamento inopportuno ma se avessi continuato a pescare per tre ore all’inglese, senza presunzione, avrei sicuramente vinto il settore.
Devo anche dire che a un’ora dalla fine ero stato rimontato da diversi avversari e mi trovavo nelle ultime posizioni del settore così ho deciso di ritornare alla pesca all’inglese è solo nell’ultima ora ho catturato 36 pesci mentre gli altri con la roubaisienne sul fondo non prendevano più
Qual è la pastura che utilizzi per pescare i carassi della Lama?
Ho fatto tre chili di Carassio Total tagliata con un po’ di tortato di mais, tutti prodotti Yuki, ho scelto questa pastura dolce di colore giallo, molto ricca, che integro con molti bigattini morti, ecco questo è il mio composto che utilizzo sempre per fare il fondo quando pesco all’inglese sui carassi.
Che galleggianti hai utilizzato?
Ho usato galleggianti da 10 g, quelli vecchi di una volta con antenna piena, che vanno molto bene perché assicurano molta visibilità.
Sulla bolognese invece monto un galleggiante con deriva in tonchino e antenna in balsa come una volta fatti appositamente per me dal mio amico Enore Venturieri.
E la tua lenza?
Sotto ho messo una girella e un pallino del sei a metà lenza, terminale da 30 cm, amo del 16 con due bigattini.
Comunque il risultato è pur sempre dignitoso, frutto di una bella pescata, non trovi?
Si pur avendo le idee chiare mi sono fatto tentare tradendo le mie convinzioni che invece erano giustissime; invece di mollare la pesca all’inglese dovevo continuare e alla fine avrei raggiunto un risultato diverso.
La prossima gara della serie A3 parlerà toscano..
Ci aspetta l’Arno pisano e sicuramente sarà molto più difficile per via dei pesci molto grossi e del caldo che a fine giugno lascerà il segno anche nel fisico.
Allora in bocca al lupo per la prossima gara.
VEZZALINI IN UN MOMENTO DI RIFLESSIONE E DI MASSIMA CONCENTRAZIONE

LA PAROLA A STEFANO FALCIANI

SE SI SORRIDE SI E’ CONTENTI E VINCENTI..

Stefano Falciani ha appena terminato la sua gara del Trofeo di serie A3, conquistando un bellissimo terzo posto di settore, pescando nel primo settore della seconda zona del campo centrale del Cavo Lama.
Allora Stefano ti vedo con un bel sorriso contento della tua gara?
Si posso dirti di essermi divertito e quando si va a gareggiare prendendo pesce la soddisfazione è doverosa anche se non si vince.
Io ho pescato a 13 mt ed ho preso 53 pesci poi la parte finale della mia gara l’ho fatta con quattro pezzi di canna innescando il mais e prendendo gli ultimi 4 pesci utili per scalare altre posizioni importanti nella classifica di settore.
Devo dire che fino ad un’ora dalla fine ero un po’ attardato nella classifica di settore e così ho provato a forzare un po’ di più con i bachi incollati e questa variante mi ha fatto prendere dei pesci di taglia maggiore. Poi ci sono stati quei quattro pesci finali, due carpette e due bei carassi, pescati corti con il mais che hanno inciso molto. Ho sentito che in altri settori, specialmente nell’ultima ora di gara, è stato determinante l’uso della fionda mentre chi ha forzato con i bigatti incollati ha rischiato di ingolfare il pesce. Il mio settore è stato pescoso e regolare, basta pensare che alla fine ci sono cinque pescatori in soli 130 gr e una differenza di soli 20 gr fra il primo ed il secondo di settore; i bravi Tedeschi dell’Aurora Parma e Nocenti della Lenza Aretina che finiscono ambedue con più di 70 pesci.
Comunque un bel campo di gara che sembra tornato ai vecchi splendori Una pesca molto regolare in un campo gara che diventa estremamente tecnico quando si superano i 50/60 pesci nelle tre ore di competizione.
Stefano dai siluri di Ostellato ai carassi del cavo Lama è sempre Falciani che dà spettacolo…
Alessandro sono molto contento di questo terzo posto che porta fieno in cascina alla mia squadra anche se oggi non siamo andati troppo bene. Però della mia gara sono molto soddisfatto.
Adesso recupererete con la prossima gara che avete in casa a Pisa
Si speriamo che l’Arno pisano sia all’altezza e che i muggini ed i channel parlino toscano.
Voi che siete di Firenze non dovreste avere problemi a parlare la loro lingua
Mah ultimamente tutte le compagini sono diventate molto competitive nell’Arno pisano. Ormai tutti conoscono la tecnica e le caratteristiche di pesca e quindi sarà molto dura perché, oggi come oggi, tutti vogliono vincere e nessuno regala nulla.
L’unico vantaggio che possono vantare le società toscane sta nella conoscenza dei vari campi gara che hanno caratteristiche molto differenti fra loro con all’interno settori molto diversi e che, al loro volta, hanno picchetti dove possono essere effettuate con successo tecniche diverse a pesci diversi in funzione della stagione e della situazione dell’acqua.
Bene Stefano Match Fishing vi seguirà anche in quella circostanza e speriamo che venga fuori una bella giornata di pesca e di divertimento.
In bocca al lupo per il proseguo del vostro campionato.
Crepi e grazie a te.
STEFANO MENTRE GUADINA UN CARASSIO

FALCIANI MENTRE SLAMA UN CARASSIO DI BUONA TAGLIA

CAMPO GARA VISTO DALLA PRIMA ZONA

UN SALUTO A MASSIMO TANI

Match Fishing con questo reportage ha cercato di dare voce e volto ad alcuni protagonisti intervenuti nella 2° prova del Campionato di serie A3 effettuata domenica scorsa sul cavo Lama.
Il reportage per la verità lo avrebbe dovuto fare Massimo Tani di Siena ma purtroppo all’ultimo momento ha dovuto rinunciare per improvvisi problemi di salute di un caro familiare.
Match Fishing formula a Massimo e al suo familiare i migliori auguri nella speranza che possa superare positivamente i problemi sopraggiunti.
assetto gara perfetto

particolare di piombatura da Lama

sopra l’argine..

acrobazie..


la lotta è stata dura ma la battaglia è vinta

CARASSI PICCOLI CHE STANNO DENTRO UNA MANO

IL CAMPO GARA VISTO DA LONTANO SENZA PIU’ GLI ALBERI SULL’ARGINE

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