LA DOPPIA NASSA: A TUTELA DELLA SALUTE DEI PESCI

Ci sono campi di gara dove la pescosità a volte è davvero notevole arrivando in alcuni casi a superare i 20 chili di peso.

Uno di questi campi gara è senz’altro quello di Ostellato, soprattutto alla Covato, dove è capitato di riempire nasse di breme.

Lo abbiamo visto anche in occasione del Centenario Paioli e in altre gare disputate di recente.
La breme, soprattutto nel periodo estivo, soffre lo stress diventando rossastra nella livrea quando viene messa sotto pressione.

Provate ad immaginare 10, 15 o 20 chili di breme pressate all’interno di una nassa in attesa del fine gara per essere poi pesate passando dalla rete della nassa a quella della borsa pesa pesci.

Abbiamo visto commissari addetti al peso dover effettuare la pesatura di concorrenti in due o tre volte perchè le bilance non sempre sono in grado di sopportare pesi notevoli con il pesce che tra una pesata e un’altra rimane nella nassa in attesa adagiata sull’erba.

Non vi dico poi cosa succede nei nostri carpodromi italiani dove spesso vengono realizzati pesi stratosferici anche superiori ai 50 kg con le nasse piene di carpe che vengono sollevate con un palanco e buttate all’interno di mastelloni per poi essere pesate con una bascula.

Credo che anche da noi, così come da tempo fanno gli inglesi (vedi Will Raison nella foto) nelle loro fisheris, sarebbe giusto imporre l’uso della DOPPIA NASSA come forma di precauzione per tutelare il pesce da inutili sofferenze.

Match Fishing propone quindi l’uso OBBLIGATORIO della doppia nassa in tutti i campi di gara dove la pescosità risulti molto alta, magari con decisione discrezionale del giudice di gara, e soprattutto nei carpodromi.

SU QUESTO TEMA DITE LA VOSTRA!

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