Campionato Europeo Forze di Polizia: Il Team Italia torna con le pive nel sacco

Bentrovati amici di Match Fishing,
dopo qualche giorno di goduriosa libidine tratta dal leggere le belle cronache sui Giochi Mondiali della Pesca, cerco anch’io di ritagliare un po’ di spazio fra le attenzioni dei lettori, per parlare di una Nazionale minore come quella delle Forze di Polizia, i componenti della quale hanno dovuto rinunciare a seguire i loro idoli durante le gare perché proprio negli stessi giorni dei Giochi Mondiali della Pesca, la nostra squadra Nazionale è partita per l’Olanda dove, il 2 ed il 3 settembre, si sarebbero svolti i Campionati Europei di pesca riservati agli appartenenti alle Forze di Polizia.

È dal 1994 che l’appuntamento si ripete, ma il 2011 è stata una pietra miliare nella sua storia e sarà ricordato come l’anno in cui la rappresentanza Nazionale delle Forze di Polizia ha indossato ufficialmente per la prima volta la “Maglia Azzurra”, grazie al riconoscimento ricevuto dalla Federazione.

ditemi voi se c’è di meglio

La fortuna mi ha voluto più volte classificato per la Nazionale delle “Forze di Polizia” e ne sono sempre stato fiero, ma credetemi, indossare il “vero” tricolore all’estero nel buio di un momento tristemente delicato come l’attuale, mi ha riempito d’orgoglio e siccome i sogni e la speranza (almeno fino a che non se ne accorgono i nostri politici) non costano niente, mai come oggi avrei voluto onorare i colori della Nostra Bandiera.

Purtroppo però tutti i canali d’informazione percorribili per affrontare al meglio la trasferta erano (comprensibilmente) già troppo intasati dai “Giochi Mondiali della Pesca” e questo ci ha reso la cosa molto più complessa, tanto che abbiamo avuto enormi difficoltà (e scarsi risultati) nel cercate qualche straccio di notizia sul famigerato corso d’acqua olandese denominato A.G. Wildervanckkanaal, nei tratti compresi dagli abitati di Stadskanaal e di Musselkanaal.

Il campo gara di Musselkanaal

Ore ed ore di navigazione nel mare del web, decine di mail inviate invano nell’ingenua speranza di un’utile riscontro, con l’unico risultato di ottenere risposte sterili o peggio ancora, evasive del tipo: “è un canale difficile, la pesca è molto tecnica, ci sono breme e gardon” Praticamente niente di concreto se non il forte dubbio che, come già accaduto in passato, fosse stato scelto ad arte un campo di gara sconosciuto. Peccato, perché eventi analoghi organizzati in Italia hanno sempre offerto campi gara facilmente accessibili alle notizie come Ostellato, Peschiera e Firenze.

Pensare male è peccato ma……………… Passiamo alla cronaca che è meglio.

la nostra squadra italiana

La Squadra Nazionale, selezionata con il Campionato Italiano 2010, è composta da: Marcello Corbelli, Stefano Fornari, Ettore Caruso, Armando Piervincenzi e Vito Benvenuti. Sono mesi che ci stiamo preparando per affrontare questa trasferta e quando tutto è pronto per la partenza, arriva puntuale la doccia fredda: Stefano Fornari, a causa di importanti motivi familiari, si trova costretto a rinunciare. Iniziano subito le ricerche di un sostituto, è meno facile del previsto, per fortuna, dopo diverse rinunce (più che giustificate), Giuseppe Davini accetta l’incarico, togliendo la squadra dal guano.

Alle 19,00 di lunedì una moderna “Armata Brancaleone”, con le auto cariche come un barcone a Lampedusa, si ritrova nell’area di servizio San Zenone, nei pressi di Lodi; alle ore 20,00, dopo un frugale pasto consumato all’autogrill della frontiera con la Svizzera (roba da leccarsi le ascelle per rifarsi la bocca), si parte alla volta dei Paesi Bassi.

La prima sosta per la notte la facciamo in Germania, a Lörrach. Come di rito il navigatore ci guida davanti all’…….un divieto di accesso: “E ora dove c…. andiamo?”. È quasi mezzanotte e non parliamo una sola parola di tedesco. Le nostre certezze iniziano a vacillare poi, come per magia Ettore ode il suono di un idioma familiare, si volta: sono i due gestori di una gelateria, una copia di italiani, di Bergamo; con un sorriso a trentadue denti chiediamo loro indicazioni sull’albergo, che scopriamo essere lì, subito dietro l’angolo; un ringraziamento veloce, due parole fra “compaesani” e poi subito a letto, domani ci aspetta un lungo viaggio.

un’amico mi viene a trovare

Nel primo pomeriggio del martedì arriviamo in Olanda, a StadsKanaal. Non appena confermate le iscrizioni ed ottenuti i permessi di pesca, facciamo subito visita al canale nei due tratti interessati dalla gara, per vedere di cosa si tratta: uno dei due campi gara è a Stadskanaal ed è quello dove pescheremo con la tecnica a mulinello: è largo una quarantina di metri; l’acqua è di uno strano colore rossastro e “tira” un po’; su entrambe le sponde ci sono dei fitti canneti. Per vedere l’altro tratto di canale, dove useremo le canne fisse, dobbiamo percorre cinque o sei km. verso monte, fino a raggiungere l’abitato di Musselkanaal: l’unica cosa diversa è la larghezza, stimata sui venti metri, per il resto è uguale in tutto.

Alla vista dell’acqua iniziano a prudere le mani, ma è già tardi e dobbiamo andare al negozio indicatoci dall’organizzazione, dove ordineremo tutto l’occorrente per il giorno successivo.

Il negozio si chiama “De Ara Hengelsport” ed è pochi passi dal nostro albergo, nel centro di Stadskanaal; non è molto grande, ma dentro puoi trovarci veramente di tutto, dall’ago al milione; il gestore è una persona gentile e disponibile, in lingua inglese ci chiede di cosa abbiamo bisogno e subito lo assaliamo per le informazioni. Per niente impensierito il negoziante si esibisce spiegandoci che la pesca può essere corta, a cinque pezzi di canna, oppure più lunga, a sette pezzi di canna, oppure sulla undici, ma anche sulla tredici, l’importante è che si utilizzi una pastura che è ritenuta la migliore per il A.G. Wildervanckkanaal e che lui ha casualmente proprio lì, a portata di mano

Usciamo dal negozio senza averci capito una mazza, ma con delle grosse borse contenenti pastura, bigattini grossi e piccoli, un kg. di vermi da tagliuzzare in pastura e una bella quantità di accessori per il ledgering, introvabili da noi in Italia. È il primo giorno che siamo arrivati, la prima volta che entriamo in quel negozio e abbiamo già lasciato una cifra in quel negozio………..inizio a capire chi sarà a trovare gli aghi e chi i milioni…….Tutti uguali i bottegai.

Alle sei e trenta del mercoledì mattina, anche se non ce ne sarebbe stato bisogno, suona la sveglia; tutti già pronti partiamo verso Musselkanaal dove proveremo il campo con le canne fisse (leggasi roubasienne); un veloce braingstorming per stabilire l’approccio alla prova e mentre noi studiamo la tattica, il Piervincenzi pesca e prende dei piccoli pesci, senza avergli tirato un briciolo di pastura……….Buon segno, vuoi vedere che ci divertiamo.

Come consigliato dal negoziante, io e Vito testeremo uno sfarinato misto da gardon, con la canna a cinque pezzi, mentre gli altri partiranno a undici, con una pastura diversa, cercando fuori le breme di taglia.

tutto pronto

Inizia la sessione di prova e siccome l’acqua tira un po’ peschiamo con lenze che vanno dallo 0,75 al grammo e mezzo, io e Vito con quelle più leggere, gli altri con quelle più pesanti; le geometrie di lenza sono le stesse utilizzate nei nostri canali: tre piccoli pallini dall’asola a salire per 20 cm. ed un bulk a chiudere. Trascorrono alcune decine di minuti, ma gli unici rari pesciolini sono dei gujons (non so se è scritto giusto) e dei gardoncini da pochi grammi.

Dopo un’intera giornata trascorsa a provarle di tutte, spostano i piombi, cambiando pesi, riducendo le misure di ami e finali, lasciamo il campo con un bottino all’attivo di una quindicina di pesciolini a testa (io mi sono fermato a cinque), con un totale di quattro “pezzi”, sui 100/200 grammi……………Ci sarà da stare freschi.

Il giovedì, giorno precedente la gara, in un tratto di canale diverso, mentre gli altri provano con le canne da ledgering, io e Vito insistiamo con le roubasienne e vediamo che cambiando solo la pastura, senza variare altro, prendiamo un pesce dietro l’altro per tutta la durata della prova……..forse il “misto” miracoloso da gardon non era proprio il massimo.

si preparano le miscele miracolose

Dopo un paio d’ore anch’io prendo la canna da ledgering, per vedere come impostare la seconda giornata di gara. Non è che i pesci si spezzino le pinne per aggredire la mia esca, ma qualche gardoncino e qualche bremetta si prendono.

Mentre mi metto a riporre le cose che non mi servono più, Ettore, che fino al quel momento era stato a pescare vicino a Vito, si siede sul mio paniere, prende la mia canna, lancia e appena dopo con un ampio movimento, ferra un pesce: “Sarà il solito gardoncino”, penso io, poi però vedo la mia 11ft. avvolgersi come un serpe e contemporaneamente vedo Ettore pavoneggiarsi come una diva, vantando le sue innate doti di pescatore. probabilmente sarà una breme gigantesca che però strappa il filo e torna libera…..Meno male che la sorte ci ha graziato, altrimenti sarebbe stato impossibile reggere le sue sataniche vessazioni.

Finalmente arriva il giorno della gara. Io e Armando peschiamo a Musselkanaal, con le canne fisse. Vorrei potervi raccontare che le prove del giorno precedente erano state risolutive, ma non è stato così. Una decina di piccoli pesci sono stati il mio scarso bottino in cinque ore di gara. Ad Armando è andata meglio, i suoi pesci erano più di taglia ed è riuscito a strappare un ottimo settimo, su un settore da venticinque.

Ettore, Vito e Giuseppe sono a Stadskanaal, impegnati con le canne a mulinello. Anche lì è dura come da noi, il migliore si rivela il bravo Ettore, ma lui stesso confessa di essere stato fermo per oltre quattro ore, risolvendo solo in ultimo la sua gara, con tre breme che gli hanno consentito un bel quinto di settore.

Vito Benvenuti: visto come riducono 17 ore di viaggio

Il giorno seguente si invertono i campi gara e io credo molto nel ledgering, la mia tecnica preferita. Vado in postazione carico come il kalashnikov di un talebano: “ho tutto in testa, se un pesce si azzarda solo ad annusare l’esca, lo sfiletto”………. Forse ero troppo carico, credo proprio di avergli fatto paura, dato che i pesci si sono guardati bene dall’avvicinarsi alla mia insidia…….. Cinque ore senza vedere un movimento seppur minimo del quiver…..Roba da tagliarsi le vene.

La gara odierna finisce con un buon sesto di settore portato da Vito e con la conferma di un altro bel sette di un grande Piervincenzi, purtroppo però ci sono i brutti risultati miei e di Giuseppe che affossano la squadra; la classifica generale ci vede solo decimi su venticinque team partecipanti, non è un buon risultato e tutti noi pensavamo di ottenerne uno molto migliore, sarebbe bastato che io e Giuseppe avessimo portato qualche penalità in meno ed avremmo ottenuto un risultato molto migliore, ma bisogna anche saper perdere………La sconfitta insegna molto più di una vittoria……..anche se indubbiamente si gode molto meno.

Il Campionato Europeo delle Forze di Polizia si conclude in un Bistrò davanti a fiumi di birra, con la vittoria dell’Irlanda, seconda l’Inghilterra e terza la Germania.
Il Titolo Individuale di Campione Europeo delle Forze di Polizia se lo aggiudica il tedesco Volker Scuhlze, il Vice Campione è l’olandese della Frisia, Willy Hagen e la terza piazza spetta a Peter Walsh (Mi pare che sia Irlandese, ma non ricordo)

Ed ora la classifica per Team che vede il dominio della squadra inglese Eastern UK, seconda la squadra olandese Pronkjewail Groningen e terza classificata la squadra belga Team 1 Belgie.

Ecco qua, amici di Match Fisching, qui finisce la storia della nostra trasferta olandese, quello che abbiamo fatto non è molto ma possiamo migliorare, comunque non mi stancherò mai di ringraziare la FIPSAS per aver riconosciuto e sostenuto la Nazionale delle Forze di Polizia, sopratutto grazie al prezioso impegno del Consigliere Nazionale Maurizio Natucci e del Componente della Giunta Nazionale Antonio Gigli.
L’appuntamento è per l’anno prossimo in Irlanda, l’esperienza sarebbe davvero entusiasmante, ma chissà se potremo permettercelo, la nostra è una Nazionale povera e l’Irlanda costa……eccome se costa.

Un Saluto agli amici di Match Fishing

Marcello Corbelli

i Dutch padroni di casa

la Nazionale Belga

la Nazionale Inglese

la Nazionale Irlandese

la Nazionale d Tedesca (il primo da sinistra è il Campione Europeo)

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