TROFEO DI SERIE A2 2012: LA PAROLA AI PROTAGONISTI DEL TEAM CITTA’ DEL RUBICONE

In occasione di una riunione della Società Città del Rubicone abbiamo incontrato alcuni componenti del team che parteciperà al prossimo trofeo di serie A2.

La società Savignanese si presenta ai nastri di partenza con un vero e proprio squadrone.

Abbiamo pensato quindi che nessuno meglio di loro poteva darci alcune indicazioni su quali possano essere le aspettative per quanto riguarda il campionato che sta per iniziare.

Luca Piscaglia non solo parteciperà a questo trofeo, ma ha anche partecipato alla stesura del calendario.

Chiediamo a lui una sua opinione:

Allora Luca, visto che conosci da vicino quello che sarà il nuovo format dei campionati per gli anni a venire ti chiediamo subito una tua opinione a tal proposito.
Restringendo la futura “super eccellenza” a 30 squadre sicuramente si crea un campionato che dura un anno intero, non ci si riduce a giocarsi tutto in un solo mese.

Con otto prove distribuite durante tutto l’anno si avvantaggia sicuramente la regolarità della competizione ed emergeranno sicuramente le squadre migliori.

Il fatto di fare un campionato unico a livello nazionale può rivelarsi molto interessante poiché dà la possibilità anche alle società del centro e del sud di competere insieme a quelle del nord senza doversi giocare la stagione in campi gara che magari non conoscono.

Andare in giro per l’italia non sarà facile, io personalmente sfrutterei al massimo i week end facendo addirittura 8 prove su 4 week end e riducendo così al massimo i costi connesi agli spostamenti.

Inoltre facendo così si toglie quella parte dell’agonismo che somiglia molto al professionismo e si lascia l’eccellenza nord un gradino sotto ma ad un livello che potrebbe essere ideale per squadre come le nostre.

Credi che questa soluzione possa rendere i campionati più equilibrati?
Sì, sarà un campionato più avvincente perchè non ci saranno le corrazzate che fanno le grandi differenze e potrà essere un campionato bello ed equilibrato dove l’amalgama della squadra potrà giocare un ruolo fondamentale senza andare a sfidarsi con persone che per possibilità, esperienza e capacità renderebbero la sfida impari.

Come vedi invece il campionato di serie A2? Hai partecipato alla stesura del calendario, spiegaci cosa ti aspetti da questi campi gara.
Si comincia con Ostellato-Medelana. E’ ormai nota la mia passione per Medelana, tutti gli anni cerco di riproporlo perchè secondo me è il campo di gara più bello che abbiamo in Italia nonostante abbia solo 100 posti.

Io però dico che se almeno 100 persone possono avere la fortuna di pescarci sarebbe sciocco negargli questa possibilità. Poi Brian, a maggio, Cavo Lama, Fiuma e alla fine abbiamo Adria, campo gara nuovo, vera novità.

Ci troveremo a dover inquadrare un campo di gara nuovo nella pesca della breme, che a me personalmente piace tantissimo. Aspetto con ansia questo campionato perchè secondo me sarà bellissimo.

Parlando di Adria, un campo di gara estremamente variabile anche all’interno di una stessa competizione. Cosa ci dici a riguardo?
Basta conoscere il campo di gara, poi ti adegui, non è male di mezzo metro d’acqua in più o in meno o di corrente più o meno sostenuta.

Tieni presente che preparando il campionato siamo stati attenti a selezionare le domeniche dove la variazione di marea era minore.

Quindi salvo condizioni metereologiche particolari non dovremmo avere variazioni di marea di 70/80 centimetri ma molto minori.

E’ ora il turno di Massimo Vezzalini, neo acquisto della Città del Rubicone e punta di diamante della squadra.

Massimo ha fatto parte del team Italia campione del mondo 2011 ed è stato vincitore del club azzurro oltre ad essere sempre stato protagonista ad altissimi livelli nel mondo dell’agonismo.

Il suo bagaglio di esperienza e di qualità sarà sicuramente utile al team romagnolo per migliorare ulteriormente.

Allora Massimo, vuoi darci una tua opinione sul campionato che andrai ad affrontare vestendo questa nuova maglia?
Innanzi tutto vorrei ringraziare la Città del Rubicone per avermi dato l’occasione di pescare in una società storica e molto conosciuta.

Sono molto orgoglioso di fare parte di questo team e spero di poter dare una mano ma anche di ricevere un sacco di consigli utili affinchè questo anno vada per il meglio.

Per quanto riguarda i campi di gara l’impressione è che il campionato sia perfetto.

Si parte con Ostellato-Medelana… tu dove sarai?
Non abbiamo ancora deciso, qualsiasi decisione per me andrebbe bene, sicuro che a me piace molto pescare dove l’acqua corre quindi Medelana sarebbe perfetto, ma ripeto, qualsiasi scelta è bene accetta anche perchè Ostellato è un altro campo di gara fantastico.

Il periodo è buono, le temperature si saranno probabilmente scaldate ed entrambi i campi gara dovrebbero essere già pasturati, quindi le premesse per fare bene ci sono tutte.

A maggio invece ci sarà il Brian che ultimamente non ha regalato grandi soddisfazioni in termini di quantità di catture ma resta comunque un campo molto tecnico anche perchè si presta a varie interpretazioni.

Tu il Brian lo conosci benissimo ed apporterai sicuramente il tuo bagaglio di esperienza…
Il Brian come hai detto tu presenta un sacco di soluzioni, dall’inglese contro la sponda opposta all’alborella coi cannini corti, dalla pesca sulla trequarti con lo scorrevole alla rubasienne e perfino la bolognese.

Oggi parlare di un campo del genere è tabù perchè siamo ormai abituati alle gare a senso unico con la roubaisienne a carassi o breme dove la pesca è tutta conti e matematica.

Il Brian secondo me è un vero canale da pescatore, cambia in base alla giornata, al colore dell’acqua, alla forza del vento, alle maree e in più i pesci da prendere sono diversi anche se negli ultimi anni i carassi sono diventati predominanti e le scardole sono rimaste poche e grosse.

La pesca cambia a volte anche dal sabato alla domenica.

Hai parlato di bolognese, in prova ho visto prendere dei gran bei pesci con quella tecnica, poi però in gara si utilizza pochissimo…
Innanzi tutto bisogna dire che per pescare con la bolognese bisogna che non ci sia vento.

Inoltre, e la cosa può sembrare paradossale, si cattura bene in bolognese quando l’acqua è ferma o se la corrente è molto lenta.

Quando l’acqua corre si pesca con l’inglese, oppure con la rubasienne.

A bolognese ho fatto dei pesi anche di 8 kg in passato, ma oggi la pesca vincente sembra essere l’inglese. Se l’acqua è sporca o corre molto la pesca all’alborella può risultare vincente.

Il Brian è un canale che va affrontato con lo spirito del “chilo e mezzo”.

Chi va con l’idea di spaccare il mondo e di fare grandi pesi perchè in prova ha preso bene spesso in gara rimane deluso.

La mentalità giusta è quella che dicevo prima, quando hai fatto un chilo e mezzo o due sei già a buon punto.

Poi giugno al cavo lama, anche qui il periodo dovrebbe essere buono…
Cavo lama a giugno direi che è perfetto, tenendo conto anche che non essendoci più gli alberi non c’è più nemmeno il problema dei piumini nell’acqua che in passato hanno dato parecchi grattacapi.

Ho fatto gare che non voglio nemmeno ricordare dove era praticamente impossibile riuscire a calare la lenza.

A giugno il canale dovrebbe essere pieno e pasturato e frequentato, quindi direi che ci siamo.

Passata la pausa per le ferie siamo al 2 settembre con la prova sulla fiuma…
Ad inizio settembre la fiuma si sarà già fermata, o meglio, avrà rallentato rispetto all’estate.

Dovrebbe venirne fuori una bella pesca, tenendo conto che ultimamente anche in fiuma la breme sta cominciando ad avere una presenza molto importante e sta regalando grandi soddisfazioni, soprattutto nella pesca sottoriva.

E finiamo con un campo di gara nuovo, il canalbianco ad Adria, il 7 ottobre. Questo campo gara risente molto dell’influenza della marea e le condizioni possono cambiare radicalmente anche all’interno della stessa gara. Come vedi questa gara e cosa pensi diqueste incognite, sono una inutile difficoltà o possono far emergere maggiormante le qualità dell’agonista?
Premetto che non conosco il canale ma ho pescato tantissime volte in canali che risentono dell’influenza della marea.

In questi casi bisogna che ci sia la marea calante poiché se la marea monta ed il canale sale difficilmente si prenderanno dei pesci.

Nei canali di marea si prende esclusivamente quando l’acqua muove e scende, se l’acqua è ferma o sale la pesca diventa molto molto difficile.

Non interessa tanto la quantità di marea ma è importante che la marea sia calante, non conta se 10, 30 o 50 centimetri.

Spero che la data scelta sia la data giusta perchè senno c’è il rischio di andare lì a guardarsi in faccia.

Oltre all’A2 parteciperai anche al club azzurro che comincerà adesso a marzo a medelana. Visti i capricci del tempo degli ultimi tempi come vedi la gara del Po di volano?
Fare previsioni ora è molto difficile, bisognerà vedere come andranno le gare di prova.

Sicuramente a Medelana se l’acqua muove si prende, anche se l’acqua muove molto l’importante è che si muova.

In passato questo campo gara ci ha regalato delle pescate incredibilmente tecniche e conservo ottimi ricordi di questo posto.

Un po’ di neve in giro l’ha fatta, con l’innalzamento delle temperature l’acqua dovrebbe muoversi e saranno importanti le gare di prova anche per pasturare ed attirare il pesce sulla linea dei 13 metri poiché lì la gara è a senso unico a breme con la rubasienne.

Sicuramente andremo meglio dello scorso anno quando avendo fatto la gara ad inizio marzo abbiamo provato poco ed abbiamo avuto delle difficoltà.

Le gare a Medelana sono sempre belle perchè la gara è molto tecnica e la differenza può essere fatta da dettagli, un paio di pesci slamati o salpati può spostare la classifica di diverse posizioni.

 

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