Eccellenza nord le interviste ai protagonisti:

Alcuni dei protagonisti della prima gara di eccellenza nord svelano ai microfoni di Match Fishing come hanno interpretato la difficile pesca di Ostellato:

Intervista a Stefano Bosi:

Due domande a Stefano Bosi del team Ravanelli Trabucco: oggi hai fatto una bella gara, da protagonista, con dei pesci un po’ anomali, per chi fa gare di questo livello…

Sì pesci strani perché ho preso due siluri, la lenza l’ho fatta questa mattina, ho montato gli elastici sul posto perché avendo visto che c’era poca pescosità ho pensato anche a questa soluzione.
Ci ho provato e mi è andata bene, per preparare la pesca del siluro ho buttato dei bigattini fin dall’inizio, ho visto due mangiate e ho fatto due pesci.

Quindi non è una pesca di fortuna come può succedere in una gara a bianco di agganciare un pesce strano ma tu ci sei andato proprio convinto dei tuoi mezzi, attrezzato per il verso giusto, quindi una strategia consapevole.

Sì questo pesce l’ho proprio cercato, ho fatto una lenza con del filo grosso e un amo del 10 ed ho innescato 5-6 bigattini poi serve anche la fortuna perché a volte si perde tempo senza vedere il segno ma oggi la fortuna è stata dalla mia parte.

Un giudizio su questo canale Stefano che sembra stia facendo un po’ soffrire, parte non parte, poco pesce, insomma vedo in giro tanti punti interrogativi….

Ma secondo me il pesce c’è, il problema sono le temperature, perché nelle settimane trascorse, qualche pesce in più si è anche preso, adesso sono pochi i pesci che si prendono ma il problema è solo la temperatura, il pesce secondo me c’è perché l’anno scorso siamo partiti a rilento ma poi alla lunga la pescosità è venuta fuori.
Quest’anno siamo un po’ indietro con la stagione.

Bene complimenti ancora per la tua pescata , per la tua vittoria di settore e arrivederci alle prossime interviste.

FERRUCCIO GABBA:

Ferruccio Gabba al termine di questa prima prova dell’eccellenza nord la pescosità è apparsa molto scarsa in questo canale anche nei giorni delle prove e la gara di oggi ne è la conferma….Nella gara di oggi una tua opinione Ferruccio al riguardo.

Ma guarda questo canale penso che soffra molto la questione climatica sono convinto che i pesci ci sono e si tratta solo di aspettare che entrino in attività.
L’ultimo quarto d’ora si è fermata l’acqua, fortunatamente, perché per tutta la gara l’acqua è andata anche forte rendendo molto difficile la pesca all’inglese e nell’ultimo quarto d’ora sono riuscito a vedere quattro mangiate e ho preso tre pesci e un altro slamato, perché se ci sono le condizioni per poterli pescare i pesci si prendono.

Solita pescata all’inglese sulla linea dei 35 m?

Esatto proprio così abbiamo fatto un fondo mettendo più fouillis del solito e visto la scarsa pescosità abbiamo deciso di fare un fondo all’inglese con sei o sette palline dure e altrettante più morbide e poi durante la gara abbiamo alimentato con pastura tagliata con terra di somma abbastanza bagnata, molto morbida, per cercare di fare meno rumore possibile, comunque abbiamo dato del materiale abbastanza legante che arrivasse sul fondo

Ho visto sulla rastrelliera che hai aperto anche una punta particolare molto robusta che intenzioni avevi Ferruccio?


Certo che si, ho montato una punta molto robusta con un elastico molto grosso montato in cinque pezzi di canna e ci ho anche provato per vedere se riuscivo a prendere un pesce di taglia nel sotto sponda, ho sempre dato dei bigattini a mano ma non sono riuscito a vedere alcuna mangiata.

A differenza di qualcun altro, che invece la fortuna l’ha avuta di agganciare qualche siluro……

Si guarda è normale, con un canale in queste condizioni bisogna provarle tutte.

Ho visto diverso pesce morto lungo le rive del canale e un’idea di cosa possa essere successo ce l’ho!


Ma guarda ho visto che i pesci morti sono solo carpe anche se il problema credo possa essere o un virus, una malattia, oppure c’è caso che, essendo questo il periodo di frega con il pesce che deve depositare le uova, con il freddo arrivato all’improvviso ha bloccato i ritmi biologici dei pesci e così i pesci grossi, che soffrono maggiormente gli sbalzi di temperatura, si sono debilitati fino ad arrivare alla morte.

Bene Ferruccio complimenti per la tua gara per i sei punti conquistati con la tua squadra e in bocca al lupo per il prosieguo del tuo campionato.

ALBERTO NERI:

Due domande ad Alberto Neri, è appena terminata la gara qui sul circondariale una giornata un po’ difficile e le prove ancora peggio, la giornata è stata complicata oltre alla poca pescosità ci si è messa anche l’acqua che andava per due ore e mezzo quindi peggio di così.

Fin dalle prove abbiamo visto che i pesci erano pochi e localizzati e bisognava, per prenderne qualcuno, mettergli l’amo davanti alla bocca.
Comunque con l’acqua che ha camminato per due ore e mezzo pescare all’inglese è stata veramente dura e nonostante tutto tre pesci sono riuscito a prenderli.

Sulla ruba hai visto qualche mangiata?

Se io preso una breme e poi più nulla, solo dopo che si è fermata l’acqua ci sono andato sopra dove avevo fatto il fondo all’inizio ed ho preso subito.

A che distanza hai pescato con la canna inglese?

Non oltre 30 m perché mi sentivo più sicuro nel pasturare.

Anche lì c’è una strategia particolare, nel senso hai preso il pesce sulla roba fumare a spaccare?

In accordo con i compagni abbiamo usato un pongo un po’ più morbido del normale e a mano a mano che volevamo farlo andare sul fondo lo stringevamo di più mentre invece se volevamo che facesse un effetto nuvola pur discendendo sul fondo lo strappavamo senza stringerlo con le mani e lo lanciavamo con la fionda.
Quando ho cominciato a buttarlo senza stringerlo ho visto 4-5 mangiate e ne ho presa una di quelle piccole così ho dovuto ributtare la terra con la pastura che andasse sul fondo e ho visto altre mangiate catturandone una sui 400 g.

Beh insomma un bel secondo di settore che per cominciare non è male.

Si onestamente ci voleva e ci ripaga un po’ dell’amarezza dell’anno scorso però va bene così

ANDREA FINI:

Adesso siamo con Andrea fini il campione del mondo in questa prima prova del trofeo di eccellenza nord un campo di gara molto difficile ben lontano da quello conosciuto in occasione dei mondiali che ti hanno regalato la medaglia d’oro di campione del mondo, canale molto difficile fin dai giorni delle prove e oggi si è confermato tale, ci puoi lasciare un commento Andrea su questo canale?

Guarda secondo me i pesci oggi come in settimana non si sono visti perché non ci sono e semmai ce ne sono pochi.
Non so quale sia la ragione, forse il freddo, ha determinato questo blocco della pescosità.
La pesca è, 2-3 mangiate a rouba poi 4-5 sull’inglese e poi spariscono.
Io dopo due ore ero ancora in cappotto ma per fortuna ho preso un pesce di taglia, poi sono andato di là con 30 g ho preso un altro pesce e alla fine sono riuscito a fare il terzo con circa un chilo e sette.

Un galleggiante così importante in termini di peso perché dovevi pescare lontano o c’erano altre ragioni?

No mi sono accorto che in superficie bollavano le carpe ed era normale che io ci provassi, ho visto una mangiata e ho preso una breme, sul mezzo chilo. Stavo raschiando il fondo del barile e quel pesce mi ha tirato su il morale, poi sono ritornato sotto e ne ho preso un’altra negli ultimi due minuti, chiudo al terzo posto nel settore, battuto da Luca Pera che ha una brame da un chilo e mezzo, e un’altra da mezzo chilo.

Quindi nulla da recriminare, quando le cose si fanno dure tu tiri  fuori il tuo asso dalla manica per ottenere un buon piazzamento?

Diciamo che sono stato abbastanza fortunato.

La fortuna in ogni caso aiuta gli audaci, bene Andrea complimenti per questo ennesimo podio di settore che ti conferma uno tra i pescatori più forti del mondo.

Gino Govi:

È da un po’ di tempo che ci troviamo ai microfoni di match fishing, sempre nelle prime posizioni nelle gare importanti vale a dire l’amo Sant’Arcangiolese; vi abbiamo visto fare una bella gara nel trofeo Marcel Van Den Eynde.
Qual è il segreto della vostra vittoria di oggi Gino?

Intanto ti ringrazio per la disponibilità che mi dai di poter mettere in evidenza sul sito il mio pensiero.
Ma cosa vuoi, in un canale come quello di oggi ci voleva anche una buona dose di fortuna.
Questo successo è il coronamento di quattro giorni di prove fatte seriamente con le persone impegnate che si dedicano anima e corpo per non lasciare nulla al caso siamo sempre stati in pesca abbiamo impostato una gara praticamente a inglese siamo riusciti a rosicchiare quei due pesci che ci hanno assicurato la vittoria del settore.
Quello che abbiamo fatto noi tecnicamente penso che sia quello che hanno fatto anche gli altri, cosa vuoi che ti dica io milito per il secondo anno in una bellissima società dove c’è un grande entusiasmo, questa società è cresciuta tantissimo anche perché dietro c’è l’appoggio tecnico di un’azienda come la colmic e in particolare con le persone come Falsini, Frigeri, Fini, che ci danno la possibilità di provare con loro insieme durante la settimana oltre che seguirci con i propri materiali tecnici, il che è importante tutto questo ha fatto sì che questa società nell’ultimo anno in mezzo sia riuscita a crescere molto sul piano tecnico e questo è sicuramente merito della cornice.

Dietro c’è sicuramente anche tanta esperienza da parte tua che hai trasmesso ai ragazzi della tua società quindi un buon punto di riferimento per questi ragazzi giovani che hanno voglia di crescere e di fare sempre bene.
Ma una gara di pesca in queste condizioni con pochi pesci e tutti determinanti si decide durante le prove, ma poi cos’è che fa la differenza, è la lenza, la precisione nel pasturare è il pescare a sfiorare, con appoggio la composizione meccanica della pastura, ci saranno dei particolari che bisogna assolutamente rispettare?

Secondo me i prodotti che usano tutti i concorrenti in questo campionato più o meno si equivalgono io direi che più che i prodotti la differenza la fa la testa del pescatore perché durante le prove ho acquisito quella certezza, che certezza non è, ma direi quella sicurezza che si acquisisce frequentando gente che pesca in nazionale.
Quindi nell’arco delle tre ore bisogna pescare tre ore e sfruttare anche l’unica mangiata ma stare lì con la testa perché ogni mangiata può essere un pesce piccolo ma anche un pesce grosso.
L’importante cercare di non demoralizzarsi di fare tutto quello che è indispensabile fare.
La pesca all’inglese nel nostro immaginario collettivo è quella che si deve fare stando fermi e c’è la convinzione che i pesci con acqua corrente i pesci non si prendano, invece mi è parso che oggi si prendessero con il galleggiante a passare.
Io penso almeno per quello che ho potuto capire, la differenza la fa la costanza di pasturazione e non ha importanza la distanza 30 – 35 – 40 m l’importante è essere costante e pasturare sempre molto bene e preciso.
Secondo me non c’è una distanza standard quella la determina il pescatore in base a quelle che sono le sue possibilità di fiondare la pastura sempre nel modo più preciso possibile poi è chiaro che uno deve essere pescatore e adattarsi alle 1000 sfaccettature che ci possono essere in una gara di pesca.
Il fatto che tutti chiedano “hai pescato a sfioro? poco molto appoggio?” fa parte delle regole del gioco della pesca perché sono tutte variabili che possono condizionare il risultato.
Io penso che sia solamente una questione tecnica di precisione,

Oggi come ai pescato Gino?

Ho fatto la solita partenza a roubasienne per vedere di scapottare con una bremetta poi dopo 40 minuti sono uscito con l’inglese e al terzo lancio ho trovato una bella breme che mi ha dato morale chiaramente, poi ho insistito e ne ho presa un’altra e con pochi pesci sono riuscito a vincere il settore.

Quindi la tua impostazione è stata questa e se ci puoi dire con quanti grammi di galleggiante hai pescato?

Oggi noi l’abbiamo impostata con un galleggiante da 20 g, pescando poco appoggiato quando l’acqua si è fermata e un po’ più appoggiato nella parte iniziale della gara quando l’acqua andava.

Per innesco?

Guarda anche questa non è una cosa standard ogni pescatore deve adattarsi e trovare l’esca migliore in quel determinato momento chi ha pescato con un bigatto bianco 2 – 3 fili di ver de vase chi ha pescato solo con bigattini e chi solo con il ver de vas, e lì la forza di un pescatore quando serve un pesce si devono mettere in atto tutti gli espedienti tecnici per avere ragione.
Si dice che bisogna usare il ver de vase, ma anche provare a girare le esche.

Oggi chiudete la gara con sei punti c’è un detto che dice che chi ben comincia è a metà dell’opera.

Chiudiamo con sei punti, l’amo Sant’Arcangiolese vince una gara del trofeo di elite che è sempre una gran bella soddisfazione in una manifestazione molto importante sono contento per i ragazzi della mia squadra, il nostro gruppo e in particolare per il presidente Piero Fabbri che fanno tanti sacrifici ed è giusto che si tolgono anche loro, con questo successo, le loro meritate soddisfazioni.
Voglio fare i complimenti a Lorenzo Sarti anche lui nuovo entrato e certamente quando si cambia società la prima gara e sempre carica di tensione e quindi un’altra chiave del successo è la tranquillità che gli permette di ragionare con la testa per riuscire a prendere un pesce.
Poi ancora Biordi Massimiliano un giovane emergente molto interessante e al mitico Barillari che ormai è diventato un pescatore che non ha più niente da dimostrare.

Complimenti ancora Gino per questo importante successo.

ANTONIO FUSCONI:

Allora Antonio inizia oggi il campionato di eccellenza nord su un circondariale ancora un po’ indietro di condizione, aspetteremo tempi migliori per vedere una pescosità all’altezza della situazione però le gare di pesca sono fatte anche di difficoltà tecniche tu come la vedi?

Ma a prenderci con i calendari è un disastro, sicuramente siamo anche forzati dal fatto che entro la prima settimana di settembre dobbiamo fare le cinque prove di eccellenza Nord e se consideriamo che in giugno ci sono i mondiali per club e l’europeo per le gare rimane poco spazio a disposizione.
Nonostante tutto quest’anno siamo partiti un po’ più tardi vista l’esperienza dell’anno scorso nella speranza di trovare un canale già in piena attività e invece così non è stato, secondo me questo canale subisce ancora troppe pressioni e in più per giustificare questa scarsa pescosità tiro in ballo il maltempo, le rigide temperature.

Quindi tutto questo ha condizionato pesantemente la pescosità.
In ogni caso con tutte le difficoltà riscontrate l’esperienza di chi conosce bene la pesca e questo canale in queste condizioni è sempre determinante, avevo anche paura che questa gara venisse falsata dai pesci grossi che qua e là sono anche usciti, invece alla fine guardando le classifiche chi sa pescare come si deve la partita la risolve sempre suo favore.
Ci sono anche dei cappotti illustri ma questa è la pesca e nella media possiamo confermare che questa è stata una gara di pesca.

Antonio qualche rimpianto per un Mincio che al contrario in questi giorni sta regalando tante belle soddisfazioni?

Guarda posso dire sicuramente che il Mincio è nelle nostre idee nei nostri pensieri tant’è che una delle prove di finale del campionato Italiano di società di quest’anno la faremo proprio lì a Peschiera, come del resto Medelana, che ci assicura sempre una buona pescosità anche nei mesi più proibitivi.
Poi non dimentichiamoci la Fiuma che è un canale che ci sta dando delle belle soddisfazioni, basterebbe che la federazione si mettesse d’accordo con il consorzio di bonifica per non prosciugare del tutto il canale e quindi fare in modo che il pesce rimanga stanziale e non emigri da altre parti.
Sicuramente il prossimo anno con un campionato dove sono previste alcune prove in più, cercheremo di distribuirle durante tutto l’arco dell’anno, anche se Spinadesco è stato un campo di gara che ci ha assicurato una buona uniformità, bisogna quindi valutare con attenzione i vari campi di gara e posso garantire che sceglierli a novembre/dicembre dell’anno prima a volte ci si prende a volte no, non dimentichiamo che solo due mesi fa abbiamo avuto anche 2 m di neve e quindi la condizione del canale è ancora molto indietro.
Comunque guardando i risultati in termini della pescosità di questo canale relativamente agli ultimi 3 – 4 anni, scopriamo che questo canale inizia a dare qualche soddisfazione solo a partire dal mese di maggio.

Anche il cavo lama sta regalando una buona pescosità avendo ricevuto acqua dal vicino Po anziché dal fiume Secchia.

Si certo l’esperienza in questi casi ci aiuta e faremo tutte le valutazioni del caso in occasione della stesura dei prossimi calendari.
Sicuramente in un’ipotesi di calendario nuovo, un canale come quello di Ostellato lo vedo meglio nel mese di ottobre anziché ad inizio stagione, a metà aprile.
Noi comunque dobbiamo chiudere i campionati entro la metà di settembre perché poi si devono effettuare i campionati italiani di società ed individuali.
Il prossimo anno ci sarà un campionato italiano di società non sappiamo ancora con quante prove ma questo lo deciderà il comitato di settore ma distribuite in un anno senza limiti di tempo per poter utilizzare al meglio questi campi di gara.
Per chiudere, la gara di oggi è andata bene sotto la parte gestionale organizzativa, abbiamo assistito al minuto di raccoglimento per commemorare la morte del calciatore Morosini e quindi anche alla fipsas che fa parte del coni ha rispettato le direttive, ma mi sembrava a un gesto doveroso.
Comunque tutto è andato per il verso giusto anche grazie all’apporto e all’esperienza della società che ha organizzato, e voglio fare un plauso anche ai concorrenti, che nonostante la scarsa pescosità, non hanno mai messo in dubbio una scelta diversa ovvero un rinvio di questa gara.
Voglio anche ringraziare la stampa specializzata che in questi giorni ci ha dato una grande visibilità in termini di informazione in occasione delle gare del club azzurro e del Van Den Eynde.
Comunque ci tengo anche a precisare che questo genere di competizioni vengono fatte nel pieno rispetto della salvaguardia dell’ambiente e il merito va nostri atleti che terminata la pescata tengono pulito il campo di gara.

Bene noi ti ringraziamo Antonio per quest’intervista, dove ci vediamo per la seconda prova dell’eccellenza Nord?

Ci vediamo nel Brian dove io sarò ancora giudice di gara.

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