MATCH FISHING CUP 2012: SILVIO STELLA VINCE E CI SPIEGA COME

Vi proponiamo l’intervista al vincitore del M.F. CUP del 2012 Silvio Stella realizzata come sempre dalla nostra Natascia Baroni.

BARONI 1

Anche se in ritardo,questa volta la potente macchina di Facebook di cui mi avvalgo, ha “toppato”, non poteva mancare un’intervista al vincitore del Match Fishing Cup 2012, tenutosi ad Umbertide il 26 Novembre scorso: Silvio Stella.

Fortissimo agonista umbro, in forza al PC FOLIGNO, classe 1964. Possiamo dire che è stato lui l’uomo che “ha sussurrato ai cavedani del Tevere”, credendo in questa gara sempre, nonostante le mille critiche pervenute nei giorni precedenti.

Come lui, i tanti che hanno partecipato a questa manifestazione si saranno sicuramente divertiti,

Vi ricordo che parliamo di 170 kg. di pesce per una media di 4.4 kg.per concorrente, di taglia medio-piccola.
Chi ama il Tevere di Umbertide, in tutte le sue sfaccettature, alla fine viene sempre premiato.
Buona lettura.

SILVIO STELLA

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1. Ciao Silvio, anche se in ritardo, complimenti per la bella vittoria del Match Fishing Cup del 2012 …

Grazie Natascia.

2. Un anno fa ti aspettavi un Tevere così pescoso?

Si, ero già stato a pescare nei giorni precedenti ed il fiume aveva risposto come da tempo non succedeva..

3. Riuscisti a vincere il tuo settore e facesti l’assoluto di giornata con 13.68 kg. di cavedani, giusto?

Si, ero alla Carpina alta e li’ la pesca è quasi esclusivamente ai cavedani, puoi trovare qualche barbo o qualche rarissima carpa ma le condizione di quel giorno, erano tutte a favore dei primi.

4. Ci sono stati pesci di grossa taglia?

I cavedani in quel tratto di fiume possono raggiungere facilmente 1,5/2 kg di peso, pescando in “calata” , come ho fatto quel giorno, puoi ottenere una taglia superiore alla media.

5. Ci racconti la tua pescata?

Avevo già deciso che se fossi stato sorteggiato in quel tratto di fiume, avrei pescato in “ calata “, con lenze abbastanza leggere e bigattini a fionda, anche se la corrente del fiume era al limite per la pesca con quella tecnica. Ricevetti un picchetto con molta acqua, con un fondo non molto regolare e forse anche per questi motivi la decisione di non pescare sul fondo, mi ha dato buoni risultati.

6. Ti eri già accorto durante le prove delle condizioni favorevoli del campo gara?

Si, soprattutto durante tutte le prove, i pesci rispondevano in maniera massiccia e costante.

7. Hai avuto qualche momento “vuoto” o le abboccate erano sempre costanti?

Non ci sono stati grossi vuoti anche se le abboccate, numerose all’inizio, si sono fatte sempre meno frequenti.

8. Come mai, nonostante la piena di alcuni giorni prima della manifestazione, c’è stata una risposta così massiccia di ”mangiate”?

Io credo che è stato proprio grazie alla piena dei giorni precedenti, che i cavedani hanno risposto numerosi, purtroppo il Tevere, come sai, da ormai diversi anni in estate non si presenta nel migliore dei modi per lo stato di “non purezza” delle sue acque, le prime piene in autunno ridanno ossigeno e vitalità ai suoi numerosi abitanti.

9. Tu che conosci benissimo Umbertide, vuoi spiegare a chi non ci è mai stato le differenze tra le varie zone di pesca?

Nella zona più a monte ovvero la” Carpina alta” la tecnica di pesca è quasi esclusivamente a roubasienne ai cavedani ed in certi periodi dell’anno anche i barbi fanno la loro comparsa; scendendo al” Carpina bassa” la tecnica non cambia anche se si può incontrare qualche carpa in più; la “strettoia” non cambia molto anche se il livello dell’acqua varia in qualche punto e la tecnica inglese non è da sottovalutare in qualche picchetto, ma anche qui c’è una gran quantità di cavedani; I “fili” è un tratto molto lineare cavedani e carpe vanno per la maggiore ma l’inglese qui, soprattutto verso la parte finale della gara, dovrebbe essere presa in considerazione anche perché il fiume comincia ad allargarsi; I “tedeschi morti o mollaccia” sono forse il punto più largo del fiume ma credimi che con la canna inglese o bolognese puoi ottenere risultati inaspettati; il “campo sportivo” una volta il fiore all’occhiello del Tevere, è oggi un po’ meno frequentato ma i grossi cavedani e le carpe sono veramente intriganti da catturare, con qualsiasi tecnica di pesca; I “disabili e le schioppe “ per finire sono il tratto più lungo, largo e profondo del fiume, puoi trovare soprattutto carpe e cavedani, pescarli con qualsiasi tecnica (anche il ledgering è praticato ) e a tutte le profondità, ci sono dai 4 ai 5.5 metri di fondo.

10. E qual’ è, se c’è, il tuo settore preferito?

Il “Carpina alto”, per la sua uniformità ed i “tedeschi morti”, per il fatto di poter utilizzare molto la pesca all’inglese.

11. Di solito in questo fiume, prediligi la pesca all’inglese o alla roubasienne?

La più utilizzata da me è sicuramente la pesca a roubasienne, ma non disdegno affatto la pesca all’inglese.

12. Sei uno tra i pescatori più forti del Centro Italia, hai gareggiato in moltissime grandi competizioni, ma qual è il tuo canale, fiume o lago preferito?

Probabilmente prima del Tevere a Umbertide viene per me il bacino di Fiastra, il posto più bello, uniforme, intrigante e tecnico del centro Italia.

13. C’è una vittoria che ricordi con maggiore affetto rispetto ad altre?

Non so, forse quella ottenuta alla prima gara dell’Eccellenza 2011 a Ostellato, costruita pescando solo all’inglese su un campo di gara, che io non conosco molto.

14. Hai un mito nel mondo della pesca?

Sono molti da poter elencare….

15. Ti senti carente in qualche tecnica in particolare?

Si, ho iniziato a pescare molto tardi (1996) e purtroppo la pesca con le canne fisse e soprattutto la pesca alle alborelle, non la conosco abbastanza.

18. Grazie mille per la tua cortesia ed in bocca al lupo per le future gare ed in particolare al prossimo match fishing cup.

Sono io a ringraziarti….crepi il lupo e viva il Tevere e i suoi cavedani

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