INTERVISTA AD ANTONIO FUSCONI: SI PARLA DI CORMORANI, FEEDER E GARA DELLA SOLIDARIETA’

In questo spazio match fishing termina l’intervista ad Antonio Fusconi con il quale abbiamo trattato diversi temi e sentito il parere su questioni di diffuso interesse per il mondo degli agonisti.
Ringraziamo Fusconi per averci dedicato un pò del suo tempo e confidiamo di sentirlo ancora durante questa lunga annata agonistica.

INTERVISTA PARTE TERZA

PARLIAMO DI CORMORANI

Allora Antonio parlando di Anita dobbiamo parlare di un’altra nota dolente che si chiama cormorani; un flagello di Dio per il pesce visto che hanno preso residenza nei nostri canali trovando del pesce che ai pescatori e all’agonismo serve come il pane.
Bisogna mettere in campo delle iniziative per scongiurare la devastazione dei cormorani e trovare delle soluzioni efficaci e non più rinviabili perché abbiamo visto che questo inverno per il terzo inverno consecutivo hanno decimato i pesci sia ad Anita che ad Ostellato.
Che cosa pensi di fare in futuro Antonio su questo problema?
Beh, considerato che il cormorano è considerato un animale nocivo come lo è la nutria o le volpi ma noi non abbiamo le autorizzazioni per eliminarli fisicamente e non saremmo nemmeno in grado di farlo perché ci vorrebbe un intervento selettivo.
Non può essere fatto un abbattimento stile libera caccia però credo sia arrivato il momento, dopo quello che ho visto anch’io personalmente questo inverno, di trovare una soluzione in collaborazione con il Comune di Argenta e con la Fipsas di Ferrara, tipo quella adottata in molti i laghi dove sono stati messi dei fili con bottiglie legati o banderuole a una distanza di qualche metro per impedire ai cormorani di atterrare e decollare.
Li il problema è stato parzialmente ridotto grazie a questi escamotage perché come abbiamo visto questi uccelli hanno bisogno di larghi spazi per agire.
Questo deterrente verrebbe attuato temporaneamente nel periodo invernale (novembre – marzo) ovvero quando i cormorani arrivano per svernare e cibarsi del pesce presente nei nostri canali.
Questa soluzione potrebbe ridurre l’impatto distruttivo della fauna ittica da parte dei cormorani in attesa che le autorità trovino le soluzioni a questo problema.
Purtroppo i cormorani si sono trasferiti nelle nostre valli da pochi anni e prima che facciano scomparire del tutto la fauna ittica dobbiamo intervenire.
Lo dobbiamo fare almeno nel tratto di canale riservato a campo gara (Anita e Ostellato) per proteggere il pesce dagli attacchi dei cormorani.
Questo si può fare anche tenendo conto che tanti come te, ma anche tante associazioni, si sono prodigati per far conoscere il problema cormorano e non lasciare all’opinione pubblica il messaggio che questo uccello deve essere protetto e non far capire invece che ad essere fortemente danneggiate sono anche le attività economiche di allevamento ittico.
Nel Nord Italia gli allevamenti di trote, spesso devastati da raid dei cormorani, sono stati protetti con l’abbattimento controllato deliberato dagli enti pubblici.
Quindi noi vorremmo far passare il messaggio che il cormorano deve essere protetto nel rispetto delle leggi ma anche la fauna ittica deve essere allo stesso modo salvaguardata.
Dietro un canale pescoso c’è un settore che lavora come quello della pesca al colpo e un canale senza pesce danneggia fortemente questo settore compreso le economia locali come la ristorazione e la ricezione alberghiera.

 CORMORANI AD ANITA NEL MESE DI GENNAIO 2013

 

 

IL FEEDER

Bene Antonio ora vogliamo parlare di una disciplina tecnica che sta riscuotendo tanto successo in Italia e mostra segnali continui di crescita. Il feeder che sta piacendo da matti un po’ a tutti e dopo i crescenti risultati ottenuti dalla nostra nazionale è pronto per il decollo?
Si il feeder è in forte crescita, mi sento di ringraziare Mario Molinari per l’ottimo lavoro che sta portando avanti sia come CT della nazionale ma anche come promoter di questa tecnica.
Mario è stato quello che ha creduto più di altri in questa specialità e l’ha sempre curata; noi lo abbiamo affiancato come CT della nazionale da persone che sono in grado di dargli un aiuto dal punto di vista tecnico.
La lunga esperienza che possiede Molinari, va a completarsi con Fulvio Forni vice capitano che ha già fatto in passato il capitano nella nazionale femminile ed è tutt’ora è impegnato come agonista insieme a Stefano Linati e Verter Bergonzoni che completano lo staff tecnico del feeder.
Da quest’anno abbiamo introdotto un nuovo campionato a squadre, “la coppa Italia” che altro non è che un precampionato italiano di società.
Ecco questa se vogliamo è una prova per vedere quanto interesse ci sarà attorno a questa tecnica perché a tutt’oggi il feeder è una parte della pesca al colpo.
In futuro, se avrà lo sviluppo che crediamo potrà divenire una vera e propria specialità a se stante, come il carp fishing, la trota lago o il bass fishing.
Noi quest’anno abbiamo fatto fatica a fare i calendari del feeder, abbiamo seguito le indicazioni degli agonisti stessi facendo un campionato italiano con prove selettive divise in due gironi, centro-sud e nord, per far crescere la partecipazione con costi minori.
In un futuro prossimo potremo valutare anche di fare un club azzurro nel feeder?
Bisognerà verificare con il tempo se è possibile questa soluzione, non vorremo creare un sistema che limiti la promozione, del resto questa attività qui in Italia è appena sbocciata.
Ora i tempi non sono maturi e non vogliamo fare forzature che non farebbero bene a questo mondo e quindi vogliamo fare una cosa che dia a tutti la possibilità di partecipare senza allontanare quelli che praticano da tempo questa specialità ma che non hanno mai fatto agonismo, senza perdere di vista il fatto che dobbiamo comunque creare un sistema di scelta che ci permetta di far partecipare al campionato del mondo la nazionale più forte possibile.
Bene lo sviluppo è assicurato perché quella del feeder è una disciplina dai costi gestibili soprattutto in questo momento dove la gente fatica a finire il mese.
Si, invitiamo quindi i molti giovani ad informarsi per potersi avvicinare a questa tecnica potendo fare agonismo partendo da una attrezzatura modesta e avere delle soddisfazioni perché il feeder è una disciplina catturante anche in situazioni estreme quindi da sempre qualche soddisfazione. 

GARA DELLA SOLIDARIETA’ PRO TERREMOTATI

Vogliamo concludere questa intervista Antonio con la presentazione di un evento importante che non è una gara ma una iniziativa che noi di match fishing seguiremo con molta attenzione perché è a favore delle popolazioni colpite dal terremoto.
Quindi solidarietà, per aiutare il popolo colpito da questo sisma che ha lasciato i segni anche nel nostro mondo dell’agonismo e purtroppo abbiamo avuto anche tanti riflessi con calendari stravolti, agonisti che hanno dovuto interrompere le gare perché hanno avuto dei danni alle loro case, era giusto mettere in cantiere una bella iniziativa, due parole su questo..
La Fipsas vuole essere vicina alle popolazione colpite dal terremoto come a quelle colpite da calamità naturali che stagionalmente minano la sicurezza dell’Italia e per questo il Presidente Matteoli si è subito attivato nell’aprire un conto corrente di solidarietà per raccogliere fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto.
Si è quindi pensato di organizzare una gara di beneficenza al fine di raccogliere ulteriori fondi e per fare sentire direttamente la nostra vicinanza a coloro che nel mese di maggio hanno vissuto questa tragedia.
Ci abbiamo provato anche l’anno scorso ma anche per motivi di tempo e di logistica non c’eravamo riusciti, ci dispiaceva togliere quello che era già programmato dai calendari e l’unica possibilità era fare una manifestazione al posto dell’Italian master, però nel rispetto delle persone e del lavoro che state facendo in termini di immagine e di fidelizzazione delle aziende con la partecipazione a queste manifestazioni, diciamo che si è preferito spostare l’iniziativa in un periodo diverso.
Quando si farà questa iniziativa?
La manifestazione si farà il primo maggio giornata della festa dei lavoratori.
Il settore acque interne, nella persona del presidente Maurizio Natucci, ha stabilito che questa data diverrà anche negli anni a venire il giorno di solidarietà nazionale della Fipsas, con questa iniziativa raccoglieremo fondi che saranno devoluti in beneficenza.

Abbiamo pensato di organizzare una manifestazione che potesse consentire a molte persone di partecipare a questa gara a coppie dove il premio sarà simbolico con pergamene fatte dai bambini delle scuole del comprensorio di Novi di Modena oltre a premi in natura offerti da aziende vinicole e grazie al Consorzio del parmigiano reggiano e quello dell’aceto balsamico di Modena.
Ovviamente il grande scopo di questa manifestazione è quello di essere presenti e partecipare, infatti l’evento si chiama “la Fipsas per le popolazioni colpite dal terremoto” e nella pergamena che verrà rilasciata sarà scritto “io c’ero”.
Agli alunni delle scuole consegneremo un gadget della Fipsas e ai più grandi degli articoli da pesca inoltre le classi parteciperanno ad un concorso di disegno con il tema della pesca e la classe che farà i disegni più belli premierà le coppie vincitrici i settori della gara.
Perché Novi di Modena ?
Novi rappresenta per la pesca sportiva nazionale ed internazionale un punto di riferimento e poi noi quel 20 maggio eravamo tutti li quando c’è stata la prima scossa perché era in programma l’eccellenza nord e il campionato regionale del Piemonte.
Poi non avrebbe avuto alcun senso dividere in poche migliaia di euro contributi che distribuiti fra troppi paesi non sarebbero stati di alcun aiuto e così ne abbiamo scelto uno per tutti, Novi appunto che spesso ci accoglie per le nostre gare in Cavo lama.
Questo è il modo di riconoscere un aiuto concreto ad una città, che non sempre ci ha amato ma che negli ultimi anni si è molto impegnata nell’accogliere i pescatori.
Il nostro obiettivo sarà quello di arrivare a 50.000 euro da donare al comune di Novi per farne quello che riterrà più giusto e più utile per la popolazione.
La gara verrà fatta su due campi di gara: il cavo lama e la fiuma.
Il Comitato di settore acque interne, al fine di garantire la massima partecipazione a questo importante evento, ha volutamente inserito in calendario ia domenica successiva (5 maggio) le prove di tre importantissimi campionati a squadre, il trofeo di eccellenza nord e quello di serie A 3 sul cavo Lama mentre il trofeo di serie A 1 sulla Fiuma.

 

INTERVISTA PARTE SECONDA

Riprendiamo l’intervista ad Antonio Fusconi per parlare di novità 2013 per l’agonismo. Ai vari campionati o trofei che avevamo fino al 2012 da quest’anno si è aggiunto il campionato italiano per squadre di società…come nasce questa idea?

Si dopo avere ponderato bene le esigenze che da più parti ci venivano manifestate abbiamo deciso di cambiare il format del campionato italiano di società che è di fatto il campionato di vertice del nostro agonismo non solo perché assegna il titolo di Campione d’Italia alla squadra che lo vince ma anche perché da questo campionato si accede al mondiale per clubs.
Mentre prima il campionato italiano di società rappresentava la finale fra le migliori dei trofei di eccellenza, con eliminazione di squadre fino a rimanere in dieci nella finalissima, da quest’anno sarà un vero e proprio campionato che sarà distribuito in otto prove ed organizzato in cinque fine settimana.
La prima prova si svolgerà sul canal bianco ad Adria e l’ultima sul Mincio a Peschiera mentre le altre tre sono gare doppie, Ostellato, Umbertide e Cavo Fiuma.
Ho letto alcune critiche sulla gara del Cavo Fiuma per via delle date del 31 agosto e 1 settembre ma credo che sia un falso problema in quanto l’anno scorso, nel periodo del mese di agosto su quel canale, sono state effettuate una trentina di gare alle quali hanno partecipato molti agonisti dell’Eccellenza nord.

Ho saputo di variazioni di campi gara in A2 , ce ne vuoi parlare?

Si abbiamo una novità maturata negli ultimi giorni e riguarda il trofeo di serie A2 dove quest’anno avevamo deciso di portare tre gare in Veneto, (Brian, Canal Bianco e chiusura a Peschiera).

Prima di prendere questa decisione abbiamo riflettuto molto ma viste le sollecitazioni che arrivavano dalla sezione provinciale di Verona riguardo l’eccessiva presenza di gare importanti sul fiume Mincio nel mese di ottobre, sul quale erano previste tre prove, abbiamo deciso di sostituire il campo gara dell’ultima prova con l’inserimento di Ostellato.

Avevamo anche valutato l’ alternativa Canal Bianco ma parlando con Giovanni Rascacci della sezione di Rovigo abbiamo avuto paura che in quel periodo il canale potesse avere dei problemi di acqua alta e non tanto di marea o di velocità dell’acqua ma dopo quanto abbiamo visto al Colmic Day del 2012 su questo campo gara non abbiamo voluto rischiare mentre Ostellato dal punto di vista della sicurezza sulla carta non dovrebbe avere problemi.

La scelta di non andare a Peschiera è stata fatta nel rispetto della sezione di Verona che continuamente lavora e gestisce questo fiume in un modo stupendo. Speriamo così di vedere per una domenica il bel Mincio occupato dai tanti pescatori non agonisti che solitamente frequentano le sue limpide acque e questo non può che far bene al tesseramento, poiché ad essere un po’ in calo sono proprio le tessere dei non agonisti.

Bene allora ribadiamo che l’ultima prova del trofeo di serie A2 del 27 ottobre 2013 viene spostata da Peschiera ad Ostellato.

Si proprio così e il regolamento sarà lo stesso della prova di settembre sperando che venga fuori una bella gara come quella che è venuta fuori all’italian master dell’anno scorso.

Abbiamo parlato di Ostellato, un campo di gara sempre al centro delle attenzioni, attualmente abbiamo visto essere interessato a lavori di rifacimento dell’argine, ma queste Vallette, come verranno gestite, come dovremo comportarci noi pescatori quando ci recheremo in quel canale ?

Alcuni giorni fa insieme a Boldini della Fipsas di Ferrara e Rossi, il presidente di quella regionale, abbiamo incontrato il sindaco di Ostellato Marchi ed alcuni componenti del consorzio di bonifica, un incontro informale nel quale abbiamo affrontato questo problema e devo fare i complimenti al consorzio di bonifica perché ha dimostrato di avere capito le nostre necessità, cosa che in passato probabilmente non sarebbe avvenuta, anche se loro devono fare dei lavori che sono al di fuori del mondo della pesca.

Infatti l’ alzare gli argini è dovuto al fatto di garantire sicurezza per evitare che si verifichino esondazioni come quella che ha colpito il circondariale negli anni 90 nel comune di Argenta. Per noi pescatori è un peccato perdere un bellissimo tratto di campo gara per tutto il 2013 con argine a raso come avevamo alle Vallette nel primo tratto visto che dopo l’ultimazione dei lavori la conformazione delle sponde non consentirà la collocazione di un panchetto.

Il consorzio ha stabilito che in agosto 2013, provvederà ad una rifilatura della sponda e poi lo si lascerà riposare per favorire la crescita dell’erba e un suo graduale consolidamento.
Per questo noi ci siamo impegnati a non utilizzarlo per tutto l’anno in corso per trovarlo perfetto nel 2014.

Stessa cosa, novità freschissima, i lavori verranno fatti anche in quel tratto del canale denominato “zona cavalli”, dall’ingresso situato lungo la strada che porta alle Vallette verso il ponte di Ostellato vecchio.
Quindi dalla darsena delle Vallette per circa 1200 metri quest’anno sarà riservato alla pesca al colpo….

La sezione di Ferrara ha intenzione, una volta tutto a posto, di lasciare il tratto cavalli al carp fishing, disciplina che ha necessità di avere spazi importanti e quindi nel rispetto delle diversità delle specialità eviteremo le sovrapposizioni e faremo in modo che anche i carpisti in un prossimo futuro abbiano il loro campo gara.

Se il canale di Ostellato è il canale più importante del ferrarese a pochi chilometri abbiamo due spalle anch’esse importanti come Medelana e Anita. Non si sa se in futuro a Medelana si riuscirà a ricavare qualche decina di picchetti in più mentre ad Anita invece i lavori dovrebbero essere completati a breve, cosa ci dici al riguardo?

Si posso dirti che per quanto riguarda Medelana verrà pulito un nuovo tratto di circa 500 / 600 metri di argine, un pezzo di fiume veramente bello che io ho avuto modo di visionare personalmente, la strada è tutta asfaltata pari livello dell’acqua e senza scivolo, è situato nel comune di Tresigallo, il sindaco si è dichiarato disponibile a ripulircelo e riservarcelo come campo gara.
Questo campo di gara ci permette di allargare da 120 a 180 posti la capienza del Po di Volano sperando in futuro di arrivare anche a 200 per avere due zone. Se i lavori saranno finiti entro marzo o aprile come sembra, quest’anno verrà utilizzato con gare locali e sociali per abituarlo alla pressione agonistica e alla pesca ma dal prossimo anno è nostra intenzione inserire il Po di Volano in campionati più importanti.
Anita invece è un punto dolente per noi della federazione, rappresenta una delle più grandi situazioni di difficoltà che viviamo, a mio parere per certi versi è anche più bello di Ostellato, è comodissimo, facilmente raggiungibile, in passato ha regalato grandi soddisfazioni agli agonisti con la disputa di campionati nazionali dove la pesca all’inglese andava per la maggiore.
La federazione non smette di crederci e lo stesso sta facendo anche il comune di Argenta nella persona del sindaco e dell’assessore Borea, confrontandoci con gli enti preposti si potrebbe, invece di consolidare l’argine con dei sassi che creerebbero un impatto un po’ duro e poco estetico nell’ambiente (parco del delta) dove è situato, fare una rifilatura della sponda con il riporto della terra per allargare la golena e rafforzarne l’argine.
Comunque si sta facendo un grosso lavoro anche per quanto riguarda la qualità delle acque. Insomma c’è tanto da fare e per noi della FIPSAS è un impegno che porteremo avanti per dare ai pescatori agonisti dei campi gara sempre migliori.

INTERVISTA PARTE PRIMA

Siamo in compagnia di Antonio Fusconi rappresentante del comitato di settore acque interne della Fipsas e responsabile della pesca al colpo con il quale tratteremo in questa intervista diversi temi che interessano l’agonismo. Una stagione agonistica ormai alle porte che si preannuncia densa di appuntamenti e di novità.

Anche il regolamento, appendice della Circolare normativa, è interessato da diverse novità e cercheremo con questa intervista di cogliere e trattare gli spetti più rilevanti. Ce ne vuoi parlare Antonio?

Bene intanto ringrazio Match Fishing e Fishing Tv che ci da la possibilità di presentare le novità del 2013 per il beneficio della grande platea degli agonisti compreso le novità regolamentari, che non sono tante, perché come sapete veniamo da un anno di elezioni ma che comunque riteniamo importanti.

Diciamo che i campionati sono stati tutti definiti anche se ho letto sul sito M.F. delle domande che non trovano risposta in Circolare normativa e che comunque la troveranno nei regolamenti particolari dei campionati che sono di nostra competenza.

Diciamo che una delle novità prevista dai regolamenti che usciranno in questi giorni riguarda la pesatura del pesce a fine gara; infatti, poichè sono cambiati i pesci presenti nelle nostre acque, non abbiamo più il carassio che era abituato a resistere a forti stress e ad ambienti anche inquinati, oggi abbiamo le breme che sono pesci più delicati e abbiamo pensato di preservarle obbligando i concorrenti all’immediato rilascio del pescato dopo ogni singola pesatura.

Per fare questa operazione servono bilance idonee, perfettamente funzionanti, tutte dello stesso tipo, e chiederemo alle società organizzatrici di adeguarsi a questa disposizione approvvigionandosi di un numero di bilance sufficienti per far fronte a qualsiasi evenienza.

Quindi tutti i pesci una volta pesati dovranno essere rimessi in acqua e non più nella nassa come prima facendogli patire un notevole stress.

Il concorrente che non rimette immediatamente il pescato in acqua o lo fa in malo modo, per esempio lanciandolo dall’alto di una riva, incorrerà nella penalizzazione aggiuntiva al piazzamento ottenuto di un punto.

Allora Antonio, se non ho capito male, inizia la pesa in un settore, alla terza pesata salta la bilancia, come si intende proseguire?

Se ne prende una nuova di scorta e si va avanti…

Si ma allora il concorrente ha il diritto di accertarsi che la pesatura in quel settore avvenga con lo stesso modello di bilancia e per la stessa portata in termini di grammatura, diversamente possono nascere delle discussioni..

Certo, infatti le società che intendono organizzare le gare dovranno garantire l’uniformità delle bilance e il buon funzionamento delle stesse.

Presentarsi con bilance di vari tipi con pile non funzionanti come spesso si verificava in passato non va bene e chiediamo fin d’ora di osservare scrupolosamente queste nuove norme.

In ogni caso noi facciamo questo per preservare il pesce e se dobbiamo avere qualche problema preferiamo averlo con le bilance che con pesci sofferenti.

Questo è un aspetto che caratterizza la politica della federazione come ulteriore elemento di sensibilità a tutela del pesce sulla strada intrapresa diversi anni fa quando nelle gare fu introdotta la regola del pesce in vivo.

Su questa strada poi occorrerà continuare con l’utilizzo della doppia nassa in quei campi gara dove è necessario l’utilizzo della doppia nassa come a Pisa per esempio per separare il pesce bianco dai clarius.

Si infatti mi hai anticipato perché volevo proprio terminare questo argomento dicendo che stiamo valutando questa soluzione, non da quest’anno perché abbiamo avuto poco tempo per discuterne, ma dai prossimi sicuramente altre novità riguarderanno proprio questo aspetto.

Noi abbiamo uno scopo quello di perfezionare regole per far si che questo sport possa andare sempre meglio e che i pescatori si possano divertire e la nassa doppia mi viene da dire che in certi campi gara come Pisa, è fondamentale per evitare lo stress al pesce e trovarlo in perfette condizioni al momento del rilascio a fine gara.

Le altre novità quali sono?

Beh cambia radicalmente l’impostazione sulla gestione delle esche consentite. Per la prima volta in questo settore, come peraltro abbiamo già fatto nel settore della trota lago e torrente, nel colpo ci saranno le esche consentite.

Questo eviterà mille interpretazioni e mille dubbi su cosa si può e cosa può essere vietato, anche se con vermi di acqua o di terra ci può stare tutto come il lombrico classico a quello di mare di acqua salata.

Però abbiamo preferito limitare alle larve di mosca carnaria in tutte le loro forme e i loro stadi, quindi dal raparino al pinkerino, al caster, lo stesso vale per il tafano ovvero l’orsetto che diventa il casterone, e poi abbiamo lasciato il fouillis e il ver de vase dove sono consentiti dal regolamento, la camola del miele e quindi abbiamo limitato le esche utilizzabili.

Sparisce il dubbio dell’utilizzo del gambero, che poi a livello internazionale è ammesso, compreso il calamaro, la sanguisuga, la stessa larva di gatoss che in passato veniva utilizzata ma che poi abbiamo vietato perché non era di facile reperimento .

Quindi dall’elenco abbiamo tolto le esche non consentite e valgono solo quelle espressamente indicate nel regolamento, per chiarire ogni dubbio.

Poi ci sono delle ulteriori sperimentazioni che intendiamo adottare partendo dai campionati di vertice che hanno meno problemi di prove e la necessità di avere il campo di gara a disposizione per tempi maggiori, quindi, senza costringere nessuno a provare, ma nel garantirgli comunque uno spazio abbiamo deciso che per il campionato italiano a squadre di società il giorno prima della prova, se si pesca la domenica il sabato o se si pesca al sabato il venerdì, il campo di gara viene picchettato e presorteggiati i posti di prova.

Inoltre è stata tolta alle squadre la possibilità di scegliere quali concorrenti vanno nelle le zone, ove possibile, questo dovrebbe portare ad miglioramento dell’associazionismo e alla valorizzazione della squadra perché permetterà di provare il campo gara tutti quattro i componenti insieme.

L’unico campo dove abbiamo delle divisioni e dove la squadra potrà scegliere il concorrente che andrà a provare una zona, è Umbertide.

Quindi da oggi nel campionato italiano per squadre di società sorteggeremo oltre al settore ed al picchetto anche la zona.

…..tipo un campo di gara come Pisa suddiviso in diverse zone distanti e diverse tra loro sa prima se capita a Castelfranco piuttosto che a Sassi….

Si qui ognuno potrà scegliere la zona ma ad Ostellato o nei campi gara senza grandi differenze fra una zona e l’altra no, facciamo un esempio, la Lenza Emiliana Tubertini poteva mettere in prima zona Gabba, in seconda Carraro, in terza Prandi, in quarta Ballabeni, oggi questi campi qui che sono simili come condizioni non avranno possibilità di scelta mentre ad Umbertide, dove abbiamo un campo gara diviso in diverse zone da carpina basso al campo sportivo non si sceglieranno i concorrenti mentre in quarta zona che potrebbe essere quella dei disabili, che è staccata dal campo gara, viene lasciata la possibilità di indicare chi deve essere il concorrente che deve pescare li.

Questo viene fatto per evitare che i concorrenti per prepararsi, senza sapere chi va nella zona di pesca diversa o lontana dalle altre, debba andare sul campo gara più volte per provare tutte le zone; questo per far risparmiare tempo e soldi ai pescatori.

Anche l’eliminazione dei trofei di eccellenza nel prossimo anno nasce in quell’ottica li, noi avevamo pensato ad una cosa diversa tre anni fa però è anche vero che siamo andati a modificare con grande sacrificio da parte di tutte le società che parteciperanno perché il prossimo anno ci saranno poche promozioni dalle serie A e un bel pò di retrocessioni dai trofei di eccellenza, ma questo ci metterà in condizione di avere trofei di serie A più agguerriti e trofei di serie B più completi e di un livello maggiore e quindi la struttura piramidale dei trofei, anche se più larga, permetterà, senza avere campionati intermedi che non portano a niente e che hanno solo dei costi, di fare manifestazioni con meno trasferte che oggi sono uno dei maggiori problemi del nostro mondo agonistico.

Si girerà più vicino a casa e con regolamenti che, dove possibile, limiteranno l’uso del fouillis. Il fouillis sarà permesso dove è fondamentale per garantire una maggiore pescosità e regolarità dell’evento. Nei campi di gara dove queste esche non erano necessarie non le abbiamo inserite.

Oggi i grandi costi sono i trasferimenti con gente che fa 300 km e più in auto per andare a pescare.

Il problema quindi è quello di cercare di fare delle gare il più vicino possibile a casa e infatti i calendari rispecchieranno sempre di più questa necessità.

Bene Antonio termina qui la prima parte dell’intervista ti ringrazio della disponibilità e arrivederci alla prossima puntata con altri argomenti di interesse generale per la pesca e per il mondo agonistico.

 

 

Bene cari amici di match fishing termina qui la chiacchierata con Antonio Fusconi del comitato di settore della Fipsas con il quale abbiamo parlato di tante cose.

C’è sempre tanta carne al fuoco da gestire e quindi noi saremo sempre qui al fianco della federazione per dare voce ed informare correttamente gli agonisti.

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