FEDERAZIONE SAMMARINESE PESCA SPORTIVA: 60 ANNI… PIU’ CHE D’ORO

Come citato nel titolo: oro, ma non solo, anche argento e bronzo come il colore delle tantissime medaglie conquistate dai pescatori sammarinesi a livello europeo e mondiale.

Una repubblica piccola che però molto spesso ha saputo distinguersi in campo internazionale.
Nella serata di sabato 3 agosto presso il lago di Faetano si è svolta cerimonia per festeggiare questi primi gloriosi 60 anni.

Erano presenti alcune importanti figure istituzionali dello stato sammarinese che hanno omaggiato della loro presenza in segno di gratitudine verso una federazione che spesso ha portato la bandiera biancazzurra a sventolare sulle più alte vette a livello mondiale.

Durante la serata sono stati ricordati gli ex presidenti della Federazione che in tutti questi anni sono riusciti a mantenere la bandiera del Titano sempre protagonista.

Sono state inoltre premiate le società locali, che sono ben 6: Cannisti Dogana, SPS Serravalle Maver, Amo d’Oro, SPS Folgore, SPS Team 3000 ed ultima e davvero non per importanza visto che ha partecipato all’ultimo mondiale per club Lenza Biancazzurra.

Serata caratterizzata dal voler sottolineare i 60 anni passati ma soprattutto dalla voglia di guardare al futuro per altri 60 anni di successi, come sottolineato nell’intervista al presidente della Federazione Graziano Muraccini.

Gran finale con torta e spettacolo pirotecnico, gli stessi fuochi d’artificio che si spera possano caratterizzare anche le prossime avventure degli atleti sammarinesi.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLE FEDERAZIONE PESCA SPORTIVA SAN MARINO, GRAZIANO MURACCINI

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Allora presidente, una bella festa in ricordo di 60 anni importanti passati in mezzo a tanti successi. Guardando indietro tanta soddisfazione, e guardando avanti?
Guardando avanti c’è la consapevolezza di aver fatto bene e la speranza di poter fare altri 60 anni come quelli appena passati. Perchè proprio in questa sede (la sede della Federazione n.d.r.) ci sono un sacco di foto di tutti i successi conquistati dai nostri atleti: la medaglia d’oro della Cannisti Dogana che nel 1981 ha vinto il mondiale per club a Firenze, e quella, sempre d’oro, del 1987 dove vincemmo il campionato del mondo di pesca in mare da natante in Portogallo. E poi tutte le altre, tantissime medaglie d’argento e di bronzo, l’ultima l’anno scorso in Slovenia dove i nostri ragazzi hanno conquistato la medaglia di bronzo. Altri 60 anni così sarebbero fantastici, ditemi dove devo mettere la firma per viverne altri così…

Una Repubblica, la vostra, decisamente piccola rispetto alle altre nazioni con le quali dovete competere, lo stato Sammarinese inoltre non è particolarmente ricco “d’acqua”, eppure la voglia di pescare è tanta e spesso anche ad altissimi livelli, dove sta il segreto di tutto questo?
Il volano che fa muovere tutto il meccanismo è ovviamente la passione, la stessa che alcuni atleti ci hanno messo pescando spesso in società “estere” per carpire importanti nozioni e portarle qui in repubblica per insegnarle, soprattutto ai ragazzi. Ci tengo infatti a sottolineare che spesso i frutti si raccolgono solo dopo una buona semina. Per questo come federazione organizziamo tutti gli anni, in collaborazione con gli istituti scolastici, delle vere e proprie “scuole di pesca” dove cerchiamo di infondere nei ragazzi il rispetto per la natura e per i delicati ecosistemi acquatici e, almeno ci proviamo, la passione per il nostro sport che richiede davvero tanti sacrifici ma a volte sa ripagare degli sforzi fatti. E con questo non intendo solo medaglie e successi, stare insieme e passare una divertente giornata di pesca a contatto con la natura può essere davvero appagante. In particolare a maggio e giugno facciamo venire i ragazzi qui al lago tre volte a settimana per seguire inizialmente lezioni teoriche, poi li facciamo pescare e li facciamo divertire. Poi andando avanti qualche ragazzo si appassiona e magari diventa agonista e chissà, magari un piccolo campione come quelli che hanno arricchito la nostra bacheca.

Quindi lei mi dice che il futuro lo si disegna nel presente, bisogna investire nell’attività giovanile per raccogliere domani i frutti della semina di oggi…
Esattamente, noi cerchiamo di far conoscere il nostro sport, che è bellissimo e spesso è caratterizzato da una sportività e da una lealtà magari maggiore che in altre discipline. Uno sport dove, per ovvi motivi, non esiste il doping, uno sport sano che stimola lo spirito di aggregazione e la capacità di far gruppo. Molti ragazzi si appassionano subito, altri magari prima provano con altri sport, penso ai più praticati come calcio, basket o pallavolo. Qualcuno magari non pescherà mai più, altri però tornano e ritornano ad essere pescatori. Non importa il livello che raggiungono, l’importante è che possano vivere e respirare la stessa passione che respiriamo noi per il nostro sport che, come ricordo, è uno sport di sacrificio. Non è da tutti alzarsi la mattina presto e fare magari molti chilometri per andare a fare una pescata o una competizione. Le soddisfazioni però possono essere grandissime, soprattutto a livello morale.

Che dire, complimenti per tutto quello che fate e che avete fatto e auguri per le sfide che vi aspettano…
Grazie dei complimenti, speriamo di poterci rivedere tra sessanta primavere, noi o “chi per noi”, per festeggiare altri sessant’anni di successi come quelli appena trascorsi.

ALCUNI MOMENTI DELLE PREMIAZIONI

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RSM

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