34° MONDIALE PER CLUB: VINCE LA SLOVACCHIA – LE CLASSIFICHE

Domenica 8 giugno 2014, ore 18:43

A sera inoltrata siamo tornati in Italia da Radece dove si è svolto il 34° campionato del mondo per club.
Su questo evento abbiamo tante cose da raccontare e molte foto da mostravi per farvi partecipi di due giorni, che al di là del risultato delle due squadre che seguivamo l’Oltrarno e il Serravalle di San Marino, davvero indimenticabili.
Radece ha un fiume Sava strepitoso, largo sui 130 metri e profondo in alcune zone anche 7-8 metri, un ambiente da cartolina, una organizzazione della struttura del Fishing Club Radece, unica in Europa.
Gli Sloveni sono stati davvero bravi a valorizzare questo ambiente e non è un caso se la Federazione internazionale FIPSED, lo abbia ri-scelto per organizzare nel 2015 il mondiale per Nazioni seniores.
Per adesso vi mostriamo alcune foto della parte finale del mondiale con le squadre salite sul podio.
Il resto durante la settimana, con tante foto e appena sarà possibile vi mostreremo il video del mondiale con immagini straordinarie e interviste.
Tutto questo solo su match fishing Italia.

I campioni del mondo della Slovacchia

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Amici di Match Fishing, ecco le classifiche ufficiali di questa edizione del mondiale per club.

 

SETTORI

FINALE

TEAM GIORNATA

ALBO D’ORO CLUBS

Domenica 8 giugno 2014, ore 15:09

Le prime notizie che arrivano dalla Slovenia non sono delle migliori, sembrerebbe che i ragazzi dell’Oltrarno Colmic abbiano al loro attivo qualche luce e qualche ombra, e con questi chiaroscuri il titolo si allontana.

Quello di oggi è stato un campo gara davvero disomogeneo con alcune freghe di enormi breme nel sottoriva che rendevano la vita più facile a chi aveva la fortuna di avere delle erbe a tiro della due/tre pezzi di roubasienne.

Ne sa qualcosa Riccardi Andrea di San Marino che ne attacca almeno una decina ma a causa della loro enorme mole e delle erbe all’interno delle quali si trovavano ne cava solo tre, capaci comunque di regalargli un terzo di settore.

Sembra bene l’Inghilterra, ma le notizie sono ancora frammentarie e vi aggiorneremo non appena possibile.

Gli Italiani? Sembrerebbe primo Falsini, male Reverberi con 11 penalità e sembrerebbe male anche Premoli, secondo Frigeri, ma aspettiamo notizie più precise dal nostro Alessandro Scarponi che è lì in Slovenia in attesa delle classifiche.

Al prossimo aggiornamento.

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Prima prova Sabato 07 Giugno

Cari amici, siamo rientrati alle 18 in Albergo per avere seguito la stesura delle classifiche della prima manche. L’albergbo dista 20 km dal campo gara e in mezzo alle montagne “virili” di Radece la linea internet non funziona regolarmente.
Dunque qui fa tanto caldo, siamo oltre i 30 gradi e questa impennata della temperatura, ha fatto scioglere molta neve in cima ai monti circostanti e l’ha riversata nel fiume Sava tanto che la temperatura dell’acqua è molto fredda.
I pesci hanno sentito subito questo svarione e hanno smesso di mangiare all’improvviso.
Dove fino a ieri si potevano fare anche oltre 10 kg. di pesce oggi si è faticato a vedere le mangiate, ne sa qualcosa Francesco Reverberi, capitato tutto contento nel settore E, dove il pesce ha sempre mangiato, mentre oggi ha dovuto fare 7 penalità perchè proprio non gli partiva.
La squadra osservata speciale in questo mondiale era e rimane l’Oltrarno, presente non solo con i 5 atleti seguitissimi daql pubblico ma con uno staff al seguito molto numeroso capitanato da Andrea Collini, osservata speciale perchè non gli hanno fatto mancare proprio nulla.
Due giorni fa il furto delle canne, le nuove 8033 ancora non in commercio tanto che i ragazzi dell’Oltrarno avevano preso a spunto questo mondiale per testare le canne del 2015 in versione stress match.
Fumate le rouba, anche alcune bolognesi, inglesi, le canne da alborella di Fini, i kit da 6 pezzi delle rouba (almeno 10 per ogni atleta quindi 50 kit) e le lenze pronte per la gara per un valore stimato come ha riferito il Collini non inferiore ai 20.000 euro.
Poi ieri mattina la squadra italiana è stata oggetto di aggressione da parte della polizia locale per un controllo fiscale delle esche. La prepotenza inaudita è stata tale che i nostri atleti sono stati vicini ad abbandonare il mondiale poi sono intervenuti alcuni intermediari che conoscevano bene la lingua e hanno spiegato che le esche degli italiani erano le stesse fornite agli altri team dallo stesso fornitore polacco che alla fine è risultato in regola con le bolle. Insomma questa storia è costata mezz’ora di tempo di discussioni e tensioni nervose. Poi questa mattina gli organizzatori hanno impedito ad Andrea Fini, che pescava nel settore D, uno dei più scomodi, di avvicinarsi con l’auto al suo picchetto e così, insieme ad Angiolino Laurentini, si è dovuto portare tutto il materiale sul picchetto facendosi 150 metri a piedi con una scarpata da affrontare che se uno non la vede non si può rendere conto.
Andrea a mezz’ora dal via doveva ancora aprire le punte e sistemare il tutto.
Poi alle 10 è partita la gara, i nostri sono partiti come da strategia decisa dopo le prove, con Frigeri e Falsini che decidono di fare il fondo iniziale tutto a scodella per essere precisi ma soprattutto poco rumorosi a differenza degli altri che hanno buttato le mine a mano.
Falsini è partito male, con una prima mezz’ora in cappotto e due mangiate clamorose sbagliate, mentre alcuni concorrenti vicini hanno preso, nella prima mezz’ora, almeno un pesce di taglia.
Per quello che ho potuto vedere, girando il campo gara, per almeno quattro volte (oggi avrò perso qualche chilo) la pesca variava da zona a zona.
Si sono praticamente viste tutte le pesche del colpo: dalla roubaisienne, alla bolognese, all’inglese (con questa Jacopo ha raddrizzato la gara nella seconda parte visto che stava messo proprio male), la pesca all’alborella con canne da 4 a 6 metri.
Ma la differenza l’ha fatta, a mio avviso, il tipo di approccio usato con la roubaisienne; chi ha pescato per quattro ore con il solo ver de vase con galleggianti tradizionali da 2 a 4 grammi dando solo terra e fouille, e chi invece trovandosi in un fiume con acqua fredda ha deciso, come han fatto i russi, di dare del bigatto in colla e ghiaia pescando con dei clarusso da 3 a 5 grammi appoggiando almeno 70 cm sul fondo innescando due bachi bianchi e tre fili di vdv. Ai russi è andata bene con pescioni portati a guadino che gli hanno fatto fare un bel salto nella classifica di settore.
Rudy ha fatto una bella gara, chiudendo la prima manche in 6° posizione, ma alcuni pesci importanti degli avversari gli fanno perdere alcune posizioni insieme ai suoi due di cui uno perso e uno strappato.
Il bicchiere per Rudy può esssere visto anche mezzo pieno perchè alla fine prende una posizione al 7° classificato solo per una manciatina di grammi.
Nel settore B c’è Jacopo che porta a casa un bel 5 e per come era partito è un buon risultato.
Jacopo come detto la butta all’inglese sui trenta metri con terra e fouille e ver de vease per innesco e porta a casa qualche pesciotto che sposta l’ago della bilancia.
Nel settore C pesca Stefano Premoli, non ha un bel picchetto a detta di tutti, per via della conformazione della sponda del fiume, ma alla fine risulterà il migliore degli italiani con un ottimo 4° di settore.
Di Andrea Fini che pesca nel settore D abbiamo già detto e credete che il 5° posto che mette in cascina vale quanto una vittoria.
Nel settore E, a monte dopo il ponte di Radece, pesca Francesco Reverberi, il peggiore degli italiani, ma attenzione il sorteggio gli riserva il picchetto E 16 cioè esterno “cattivo” ovvero il picchetto E1 è esterno senza concorrenti vicini mentre Reverberi pesca nel E16 con l’E17 che inizia l’altro settore che termina al E32.
Nel suo settore come assistente era prsente Gino Govi e Antonio Fusconi in qualità di delegato federale al seguito, quest’ultimo è stato protagonista di una accesa discussione con un concorrente francese (alla faccia delle sfide amichevoli Italia-Francia) il quale agganciato un barbo stimato sui 2 chili oltre a sconfinare riesce ad agganciare l’elastico della canna del concorrente vicino il quale lo asseconda e gli permette addirittura di scossare la canna per liberare l’aggancio e ci riesce pure senza perdere il pesce che porta a guadino e dentro la nassa.
I giurini hanno fatto finta di non vedere nulla, altri se la sono svignata mentre il solo Fusconi è rimasto a sbraitare contro il francese e i mulini a vento.
L’Oltrarno dopo la prima manche è 5° con 27 penalità e la distanza con il podio è minima, ma dietro che incalzano per lo stesso obiettivo ci sono diverse squadre racchiuse tutte in un niente di punti.
Quindi la seconda manche si preannuncia tutta da seguire perchè senza un risultato già scritto e con questo tipo di fiume, con questi pesci che mangiano non mangiano, tutto può ancora succedere.
Da valutare però la pesca dell’alborella che a farla bene può regalare un buon risultato ma purtroppo non è presente in ogni picchetto.
La squadra di Serravalle di San Marino chiude la prima manche al 26° posto su 30 squadre, e quindi con questo mondiale ormai compromesso non gli rimane altro che impostare una gara d’attacco, un pò come hanno fatto i russi oggi e vedere se accade il miracolo.
San Marino nel ranking degli ulti mi 5 anni (2009-2013) è terza in classifica diettro solo ad Inghilterra e Italia.
Quindi ha il dovere di provarci e chissà che non succeda il colpaccio.
Inghilterra che ha nelle sue file alcuni mostri sacri come Alan Scotthorne super fotografato e due giovani killer come Lee Kerry e Mat Godfrey due macchinette da pesce che faranno parlare di se molte volte in futuro.
A questo 34° mondiale si sono viste diverse stelle dell’agoinismo internazionale sia in competizione che sulla sponda.
Ad esempio a seguire le proprie squadre erano presenti Valter Tamas per la squadra ungherese e Jean Desquè per quella francese mentre in gara si sono visti come sempre molto combattivi il serbo Goran, due volte campione di Serbia, il campione del mondo individuale in Olanda nel 2008 il russo Igor Potapov, e il campione del mondo individuiale nell’ultimo mondiale per nazioni in Spagna Franck Meis del Lussemburgo.
Dall’Italia era presente anche Marco Genovesi e l’intramontabile “Jamaica”, il mitico Daniele della Pasquino che fu.
Un’altra citazione la facciamo per l’amico Luca Pergreffi il quale pur avendo sangue italiano nelle vene pesca già da parecchi anni per la squadra della Repubblica Ceca con ottimi risultati.
Appena trovo una linea internet decente vedo di pubblicare un pò di foto ma la vedo dura.
Un saluto a tutti da Alessandro.

VISUALIZZA LE CLASSIFICHE

All_Sector

Club

 

Come si può notare dalla classifica, ci sono appena dieci penalità di differenza tra la prima e la decima squadra, i giochi sono ancora aperti per la conquista delle prime tre posizioni, e la squadra dell’Oltrarno Colmic, attualmente quinta classificata con sette penalità dalla prima, può ancora dire la sua.

Forza OLTRARNO!!!!!!!!!!!!!

 

Venerdi 06 giugno

In attesa di notizie in diretta da Radece, sta per arrivare in Slovenia il nostro Alessandro, pubblichiamo la lista dei trenta Club partecipanti al  34° Campionato Mondiale di Pesca al Colpo per Club:

ITALIA – ASD Oltrarno Colmic
AUSTRIA – Triple A Milo
BIELORUSSIA – Matchfishing Belarus
BELGIO – Team D.G.B.F.
BOSNIA E ERZEGOVINA – Jelah Tešan
CROAZIA – Srd Rak Rakitje
DANIMARCA – Team Preston
FINLANDIA – Milo team FISH
FRANCIA – Sensas Armentieres
GERMANIA – Stipp Profi
INGHILTERRA – Barnsley and District
IRLANDA – Ballyhaunis
LUSSEMBURGO – Beetebuerger Fëscherclub
MACEDONIA – Vardar team Maros Mix Macedonia
NORVEGIA – SFK Acerina
OLANDA – Sportvisserij Nederland
POLONIA – Traper
PORTOGALLO – Barros & Trabucco
REPUBBLICA CECA – RSK Pardubice Colmic
ROMANIA – Team Maros mix serie Walter Romania
RUSSIA – Allvega
SAN MARINO – SPS Serravalle Maver
SERBIA – Trabucco Serbia
SLOVACCHIA – Sensas P. Bistrica
SLOVENIA – Sensas Pesnica Lenart
SPAGNA – Olot Maver
SVEZIA – FK Balans
SVIZZERA – Vangeron Sensas
UCRAINA – Fish dream
UNGHERIA – Perfect-Tima’r-Mix Team

Giovedi 05 Giugno

Una notizia che non avremmo voluto dare, durante la nottata, nonostante i due furgoni dei ragazzi della Colmic fossero all’interno di un garage custodito, dei malviventi (definarli tali è riduttivo) hanno rubato tutte le canne della squadra Italiana, una vergogna!!!!!!!!, un fatto grave accaduto a pochi giorni dall’inizio del Mondiale per Club.

ecco com’è stato ridotto il furgone

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Dalle notizie che abbiamo ricevuto dalla Slovenia, i ragazzi dell’Oltrarno, come si può immaginare, hanno il morale a terra, e non potranno provare e mettere appunto le ultime strategie per affrontare al meglio questa importantissima competizione, anche se dall’Italia è già partito prontamente un furgone con le canne nuove, che dovranno essere montate di sana pianta, aumentanto le difficoltà insite in un mondiale all’estero.

Noi di Match Fishing, ma siamo sicuri anche a nome di tutti gli sportivi Italiani, facciamo un in bocca al lupo di cuore alla squadra dell’Oltrarno Colmic che possa superare questo momento di difficoltà, sicurissimi che sapranno reagire da grandi Campioni

FORZA RAGAZZIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mercoledi 04 giugno

Come molti di voi sapranno i ragazzi dell’Oltrarno Colmic sono a Radece, in Slovenia, e si stanno preparando per affrontare questa edizione 2014 del mondiale per club.

MO

I ragazzi gigliati sono arrivati mercoledì della settimana scorsa e hanno provato 3 giorni fuori campo gara per iniziare a prendere visione della pescata…

Lunedì primo giorno di prove hanno pescato nel settore c dove la profondità a 13 mt variava dai 7 ai 10 metri !!!

La pescosità è stata abbastanza buona dai 3 ai 6,5 kg di nasi con un paio di bei barbi e un carassio.

Martedì settore B profondità mt 7 a 13 mt pescosità non elevata dai 2 ai 3 kg di nasi di piccola taglia da 50 ai 100 gr sicuramente il settore più difficile con una pescosità scarsa a quanto pare.

Mercoledì settore D circa 7 metri di profondità con una bella pescosità dai 5 ai 9 kg di nasi di taglia media dai 100 ai 600 – 700 grammi un bel carassione e un qualche pigo sui 300 gr.

Dopo i primi tre giorni sicuramente l’impressione è quella di trovarsi di fronte un fiume molto bello con una pescata molto tecnica e difficile.

Ogni picchetto in base al fondale è da interpretare e la pescosità cambia molto in base alle zone.

In attesa di nuovi aggiornamenti non ci resta che ringraziare i ragazzi dell’Oltrarno ed in particolare Francesco Reverberi per le news e gridiamo insieme…. FORZA OLTRARNO!

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