L’AUSTRIA E L’ITALIA, DUE PAESI VICINI MA TANTO LONTANI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE E DI PESCA. INTERVISTA DI SCARPONI A GARGANTINI E NATUCCI

Pur confinando con l’Italia non avevo mai soggiornato in Austria, l’avevo solo attraversata in auto notando peraltro l’abbondanza di vegetazione formata dalle foreste di conifere e latifoglie.

Il soggiorno presso l’Aktive Hotel della famiglia Gargantini mi ha permesso, grazie alla profondo conoscenza e alla cultura del sig. Adriano, di conoscere meglio questo mondo dove la natura e il rispetto per l’ambiente sta al centro di tutto.

Ho così scoperto che il 46,1% del territorio austriaco è coperto da boschi e le specie prevalenti a quote elevate, fino al limite della vegetazione arborea, sono il larice e l’abete.

Ho scoperto che in questo paese sono oltre 1000 i laghi censiti, una cinquantina solo nella regione della Carinzia, e le specie animali presenti nel paese sono protette da una rigorosa legislazione che limita la caccia e la pesca.

Bagnata da un gran numero di fiumi e torrenti di montagna, l’Austria gode di abbondanti risorse idriche che le consentono di generare gran parte del proprio fabbisogno di energia elettrica, oltreché di esportarla.

Il 28% del territorio del paese è soggetto a tutela ambientale. Esistono tre parchi nazionali e centinaia di riserve naturali e paesaggistiche sotto la tutela delle autorità locali; caccia e pesca, regolamentate dalle autorità locali, sono consentite nella maggior parte delle aree protette.

Le acque sono date tutte in concessione a privati, che si impegnano a gestire il patrimonio della flora e della fauna, ad esempio la famiglia Gargantini ne ha oltre 200 km. Ve lo immaginavate tutto questo?

E man mano che il sig. Adriano Gargantini mi parlava dell’Austria, e di come si intende in quel paese il rapporto con la natura, con i fiumi, con i pesci e quindi l’esercizio della pesca, subito partiva nella mia mante il confronto con la situazione che abbiamo in Italia.

Un confronto che ho voluto approfondire in una chiacchierata a tre, il sottoscritto, Adriano Gargantini e Maurizio Natucci.

Una conversazione davanti un aperitivo, a bordo piscina, alla quale siete tutti invitati.

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