CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE FEEDER: FISSERO E DINTORNI E BREDA CI DICE….

Questa del 2019 è una annata sfigata, sembra che tutte le problematiche si siano date appuntamento lungo il corso di questi mesi.

Oltre al mal tempo che ogni tanto ritorna, allerte meteo che hanno fatto annullare gare, ci si è messa pure l’assenza di pescosità che ha mortificato il senso della competizione stessa.

Una gara può definirsi competitiva quando i pescatori prendono pesce altrimenti è lotteria.

Oggi a Garolda e Ca vecchia si è disputata la gara di qualificazione alle due finali di Ostellato, doveva essere qualificante ma poi il Comitato di Settore Pesca di Superficie della FIPSAS in modo compatto ha deciso di adottare delle misure straordinarie prevedendo la qualificazione per tutti i presenti.

Su queste decisioni sui social si sono scatenate polemiche molto accese, e per la verità queste discussioni è tutto l’anno che si susseguono ma non sempre è facile prendere decisioni come quelle di sospendere una gara o cambiare in corsa un regolamento.

Io dico che a volte bisogna avere il coraggio di fare delle scelte, chi non sa assumersi le responsabilità, a fronte di situazioni impreviste e straordinarie, non dovrebbe fare il dirigente, ma i nostri dirigenti il coraggio di tutelare il movimento del feeder e la sicurezza dei propri associati l’ha dimostrato in più di una occasione e questo è un merito che deve essere messo in risalto.

Perchè è avvenuto lo spostamento del campo gara dal Cavo Lama al Fissero?

Perchè sono state annullate o sospese gare nei mesi scorsi?

Perchè in certi canali strategici per l’agonismo manca la pescosità?

Ci sono i siluri in certi campi gara cosa ne vogliamo fare?

Difficile a novembre dell’anno prima, in occasione della pianificazione dei calendari gare indovinare tutte le scelte.

Nessuno ha la sfera di cristallo e quindi è impossibile trovare campi gara dove splende sempre il sole, dove il pesce mangia sempre in battuta, dove l’auto è sempre ad un metro da picchetto.

Per gli addetti ai lavori penso non sia mai facile stilare il calendario gare, dove dovendo fare i conti con l’incrocio di tanti campionati colpo e feeder di ogni livello.

E sfido chiunque a prevedere a novembre come si comporterà il meteo sei mesi dopo, purtroppo, sempre più spesso, dobbiamo fare i conti con i fenomeni assurdi che stanno stravolgendo non solo l’attività agonistica ma anche la vita di tutti i giorni con problemi e danni incalcolabili dovuti a esondazioni, piogge torrenziali, grandinate che sembrano bombardamenti da guerra mondiale.

Pianificare calendari e campi gara è sempre più complicato ma sarebbe meno difficile se l’ambiente fosse più coeso e propositivo.

Come ho avuto modo di dire a Breda in più di una occasione, quello che manca in questo mondo è il coinvolgimento della base nelle decisioni del vertice. O quanto meno servirebbe che la base fosse tenuta informata e coinvolta attraverso nuovi metodi di rappresentanza che potrebbero aiutare tutti a trasformare le polemiche sui social in discussioni costruttive utili a far crescere tutto il sistema.

Questo mondo ha bisogno di positività, di tranquillità, di sorrisi e domeniche di sana cordialità e invece oggi troppo spesso troviamo polemiche continue che ti fanno andare via la voglia di fare agonismo.

Penso che tutti dobbiamo darci una calmata, ma adesso sentiamo cosa ha detto Gianni Breda responsabile feeder per il Comitato di Settore, queste le sue parole al microfono di Alessandro Scarponi:

Ciao Giovanni in questi tre giorni nel mondo del feeder, ci sono state tante polemiche, in particolare sui social, puoi chiarire la posizione della Federazione in merito?

Sono molto ma molto rammaricato  mi devi credere , io le assorbo male queste manifestazioni dure, non sono ancora vaccinato, visto la situazione del Fissero per quello che stava dando, dopo la gara del venerdì, dove è uscito un disastro, ci siamo sentiti tutti a livello di settore, io, Natucci, Fusconi, Landonio, Poles  e tutti in maniera convinta abbiamo preso una decisione che può essere vista come giusta o non giusta ma visto che per la prima volta avevamo concorrenti che provenivano dalla Sicilia, dalla Sardegna, dalla calabria non ci sembrava giusto che avessero speso tanti soldi per non prendere nessun pesce.

Così abbiamo deciso di qualificare tutti alla finalissima di Ostellato e amen e così hanno tutti quanti la possibilità di mettersi in mostra e pescare degnamente.

Ho letto sui social delle cose pesanti che fanno voltare lo stomaco tipo la solita stupidaggine che saremmo vincolati ai commercianti di esche,  alla difesa dei Campioni, noi siamo a difesa di coloro che hanno fatto enormi sacrifici per partecipare alla gara in Fissero.

Dalla sardegna sono arrivati in 7-8 , dalla Sicilia sono arrivati in tre, perchè li abbiamo stimolati, e questo nello spirito di creare le sinergie giuste per far crescere questo mondo feeder.

Siamo molto rammaricati perchè hanno fatto migliaia di chilometri senza prendere pesce e la cosa veramente ci mortifica e quindi ci siamo presi la responsabilità di fare questa apertura e addirittura che questa gara del Fissero facesse meno male possibile prevedendo lo scarto intero della prova peggiore.

Lo spirito era quello di dare qualcosa in più ai concorrenti e invece è stata presa male e questo ci dispiace, dispiace vedere che i più accaniti detrattori siano stati personaggi che hanno fatto parte degli organismi della federazione o abbiano cariche importanti all’interno di società di pesca e che quindi dovrebbero conoscere la filosofia che anima questa federazione.

Insomma leggere commenti duri sui social con qualcuno che parla addirittura di mazzette fa molto male e a volte mi chiedo se valga ancora la pena continuare a dedicare parte del mio tempo per una attività che non porta positività nell’ambiente ma solo polemiche o qualcosa di peggio e che offendono moralmente il lavoro che facciamo. Certe persone non meritano il mio lavoro e ho pensato che non è più il caso di continuare a lavorare in questo modo.

Io tengo a precisare che tutto quello che facciamo per il movimento del feeder è condiviso pienamente con il gruppo di lavoro e con i pescatori perché sono loro i protagonisti di questa attività.

L’importante è la condivisione delle scelte per il movimento perchè la soddisfazione dei pescatori è la nostra soddisfazione. A volte invece vedo che si riesce a fare polemica anche sui quantitativi di esche, come la regola dei mezzo litro di esche che è stata oggetto di altre discussioni, a volte mi sembra di esagerare e tutti hanno idee diverse, c’è chi dice che il siluro deve essere invalidato, altri che deve essere valido perchè è un pesce, altri dicono di limitare le esche per limitare l’approccio al siluro perchè questa non è una pesca tecnica e non aiuta a far crescere il feeder. Insomma come fai fai non va mai bene nulla.

A volte si adottano soluzioni anche in modo sperimentale per cercare di accogliere un pò tutti i suggerimenti ma sempre nell’intento di fare regole che aiutino il movimento a crescere.

Però ci vuole i supporto della gente perchè senza quello no si va da nessuna parte invece la gente mira solo a sparare nel mucchio e creare solo situazioni di disagio.

Comunque sul lavoro fatto dal Comitato di settore dico che c’è stata molta compattezza da venerdì pomeriggio fino a sabato a mezzogiorno, prendendo la decisione del male minore a questa gara del Fissero, creando anche lo scarto per dare la possibilità a chi si fa male di tagliare via lo scarto intero e proiettarsi tutto su Ostellato.

Ma ci puoi spiegare come mai avete spostato dalla Lama al Fissero questa prova del feeder?

Il cavo lama è è stato sostituito per delle disposizioni federali a seguito di una ripianificazione dell’attività agonistica complessiva. Non si prendeva niente a causa del disastro di novembre 2018 e così abbiamo deciso, viste le medie pescato del Fissero nel periodo marzo luglio 2018, di trasferire la gara in Fissero.

Dopo sono arrivare in pool di aziende per immettere 12000 euro dei pesce e l’attività è stata assicurata.

Questa decisione crea di fatto un precedente importante; anche in futuro il Comitato di settore, a fronte di altre situazioni straordinarie negative, su pressione dei pescatori farà fatica a non prendere decisioni di modificare parti di regolamenti…..perchè sempre di più in futuro avremo situazioni straordinarie non prevedibili da gestire…

Ma guarda già lo facciamo, ogni anno i regolamenti subiscono dei correttivi, frutto di problematiche che sorgono durante l’anno e che trovano la nostra attenzione, altre se sorgono in modo straordinario le gestiamo come abbiamo fatto adesso.

Noi riteniamo necessario fare modifiche ai regolamenti per migliorare quella gara o quella manifestazione e siamo sempre lì con con tanta attenzione cercando  di fare le cose per bene.

Purtroppo quest’anno ci va male, bisogna anche mettersi un po’ nei nostri panni, noi veramente siamo dotati di tanta passione, la stessa che ci mettete voi per andare a pesca e vogliamo fare in modo che la gente si diverta e siano fatte le cose in modo sereno tranquillo.

Qualcuno ha anche criticato le gare con numeri così alti che non avrebbero senso perché certe gare si possono fare solo in pochi canali.

Ma questo è un anno di transizione perchè con la partenza dei regionali, dal prossimo anno, le semifinali saranno fatte a livello zonale, quindi una nord est, una nord ovest, o addirittura due per zona in base al numero di garisti presenti, ma con il limite di circa 80 concorrenti e poi fatti i quorum si va direttamente alla doppia finale secca in un week end.

Siamo molto dispiaciuti di come si sono messe le cose quest’anno ma dal prossimo le cose andranno meglio.

Il settore è molto compatto e lavorerà per dare regole migliori a tutti.

E del Gruppo di Lavoro cosa ci dici:

Ecco, leggevo un po’ in giro che la Federazione deve ascoltare la base per modulare l’attività agonistica….si vede che chi scrive ignora completamente il nostro sistema di programmazione.

Nel Feeder, come per altre discipline, esiste il Gruppo di Lavoro che è un organo consultativo creato ad hoc dalla Federazione, ed è formato da agonisti di indubbio livello tecnico (non sono sempre gli stessi) che rappresentano diverse aree geografiche. Ci incontriamo due volte l’anno in occasione delle gare del CIS, la prima volta per una disanima dell’anno agonistico corrente e proposte per il nuovo anno, la seconda per l’abbozzo del calendario gare nuovo e regolamentazione dei campionati. Questa proposta finale la porto nel Settore e, mantenendomi stretto, passa il 90% delle cose proposte dal Gruppo di Lavoro.

Al Gruppo di Lavoro di quest’anno hanno partecipato Bonaveri, De Pascalis, Venturini, Salvatori, Corbelli, Batignani e Campagnaro, ed ho beneficiato dei pareri dei due CT della Nazionale Setti e Manni. All’interno del Gruppo di Lavoro si discute, si propone, c’è chi è d’accordo e chi no, ma alla fine viene fuori sempre un idea più o meno condivisa da tutti da portare al Settore. Ed è nel Gruppo che si è discusso delle divisioni zonali, dei limiti delle esche, della validità o meno del siluro, delle attività internazionali promozionali (Challenge Fisheries), delle possibili partnership con altre Nazioni, e di tutto quello che concerne la nostra disciplina. Sabato mattina i primi ad essere avvisati dell’intenzione del settore di voler cambiare il regolamento è stato proprio il Gruppo di Lavoro, e visti i riscontri ricevuti (tutti positivi quelli che hanno risposto) siamo andati avanti.

Penso che più condiviso di così non si può, e rimango basito nel leggere alcune dichiarazioni di un appartenente al Gruppo che si dissocia dalle scelte e che anzi sia stato stravolto tutto di tutto dal Settore…..di questi personaggi che fanno solo ostruzionismo ne faremo volentieri a meno nel prossimo futuro.

In momenti più tranquilli ho già chiesto di far parte del prossimo Gruppo a Vezzalini e Scarponi a cui se ne aggiungerà sicuramente qualche altro, la Federazione è questa, rendere partecipe sempre un numero maggiore di agonisti per migliorarci, non siamo dei geni e proprio per questo vogliamo la collaborazione di chi ha voglia di costruire e non di disfare.

Bene Gianni grazie per l’intervista e ti auguriamo un buon lavoro.

GALLERIA FOTO DI NATASCIA BARONI

 

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