2° CAMPIONATO DEL MONDO FREE STYLE METHOD FEEDER: IN SUD AFRICA STRAVINCE L’UNGHERIA

Al termine della seconda manche la nazionale italiana, una delle 12 squadre in concorso, chiude il suo secondo mondiale all’ottavo posto migliorando il piazzamento ottenuto nel mondiale precedente quando si piazzò al 15° posto su 17 squadre partecipanti.

In sintesi non siamo stati competitivi e questi primi due mondiali ci consegnano un verdetto molto amaro.

Non è in discussione l’impegno, la preparazione, la disciplina della nostra nazionale, ma l’approccio che andrebbe analizzato e rivisto radicalmente onde evitare in futuro altre figuracce.

Intanto abbiamo capito che questa specialità non ha nulla a che vedere con la pesca commerciale a method feeder che caratterizza in Italia questo movimento ma si avvicina molto di più al carp fishing sia per pesci da insidiare, carpe di grossa taglia, e per i prodotti e attrezzi da utilizzare.

A meno che la FIPSED non decida almeno per una volta di scegliere un campo gara in Italia da lago commerciale tipico come può essere uno dei tanti laghi che ospitano durante l’anno le varie gare di feeder commercial.

Il primo mondiale in Ungheria ci aveva fatto capire che in questi grandi laghi serve una preparazione e agonisti adatti, che noi in Italia forse non abbiamo.
Lanciare piastre cariche di pastura a 110-120 metri con del filo da 0,25 in bobina ed essere precisi anche nella pasturazione non è cosa semplice.

Nel secondo mondiale stessa storia, un lago largo 280 metri come quello del Sud Africa richiedeva lanci anche a distanze superiori ai 100 metri e per farlo qualche team ha utilizzato canne adatte, addirittura gli atleti della rep. ceca che partecipavano per la prima volta, vincono la medaglia di bronzo usando canne da surf casting modificate nei laboratori della Colmic a Firenze direttamente da Andrea Collini.

Penso che serva una preparazione specifica in ragione del campo gara che si andrà ad affrontare nel mondiale, al giorno d’oggi non è difficile avere notizie sulle abitudini dei pesci e sui campi gara e quindi non è uno scandalo immaginare di fare una preparazione della nazionale su campi gara italiani simili.

Immagino che un lago da carp fishing come quello di Pietrafitta sarebbe stato perfetto per preparare la trasferta sud africana costringendo gli atleti a pescare oltre i 100 metri come distanza minima.

Andare a Corbara a pescare le breme e poi fare il mondiale in Sud africa su grosse carpe non ha avuto molto senso.

Chi scrive oltre al dovere di cronaca ha il diritto di parlare anche da tifoso della nostra nazionale e non è molto entusiasmante partire rassegnati ancora prima della disputa del mondiale stesso della serie “sapevo già come sarebbe andata a finire”.

No non ci sto! noi siamo l’Italia e abbiamo il dovere di giocare le nostre carte alla pari delle altre nazioni che come abbiamo sempre detto “quelle pesche li le sanno fare perchè le fanno sempre a casa loro”.

Nella pesca al colpo quando c’è da fare i gardon non siamo competitivi perchè i gardon non li abbiamo, ma le carpe e certi laghi si.

Quindi sarebbe opportuno per il futuro evitare altre trasferte senza speranza e avere in mano le stesse armi dei nostri avversari.

Sentire dire dagli atleti che questo mondiale è servito per fare esperienza è anche umiliante, anzi triste!

Onore agli Ungheresi che si sono presentati da campioni del mondo in carica e con una delegazione numericamente organizzata per vincere e hanno vinto.

Nella gara del sabato i magiari chiudono con tre primi e un secondo e l’ipoteca sul gradino più alto del podio era già stata messa.

In questi primi due mondiali la grande assente è stata l’Inghilterra ma vedrete che quando gli capiterà di concorrere anche se sarà la prima volta vedrete che dirà la sua alzando così il livello tecnico e per i nostri colori sarà ancora più dura riuscire a competere.

E’ necessario dunque fin da ora impostare il progetto che porti a selezionare una nazionale adatta al campo gara che ci si troverà di fronte nel 2023 magari con stage specifici di atleti scelti dal CT.

Potrei parlare di valorizzazione del club azzurro in funzione dell’attività internazionale ma la Federazione saprà fare le necessarie valutazioni e trovare i giusti correttivi perchè sbagliare è umano ma perseverare sarebbe diabolico.

classifiche finali 2 mondiale sud africa

un pò di foto ricordo dal mondiale del Sud Africa grazie al sito web www.foranglers.co.za

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