MONDIALE MASTER FEEDER: SIMON FRY, COSI’ HO VINTO LA MEDAGLIA D’ORO

Il 2° mondiale master feeder da pochi giorni è andato in archivio, rimangono per la storia l’efficienza organizzativa italiana, le classifiche con i podi a squadre e individuali e i nostri servizi di informazione con foto e dirette che hanno permesso a migliaia di appassionati di seguire da casa, dal caldo del proprio salotto, la disputa delle due gare sul navigabile di Fiscaglia.

L’Italia raccoglie meno di quanto ha seminato, i ragazzi hanno disputato il mondiale alla pari delle squadre più forti e peccato per il podio sfiorato dagli azzurri, peccato perchè lo meritavano davvero.

Ma le classifiche dicono altro, i soliti inglesi, la forte Francia, la sorpresa dei tedeschi ma questo navigabile come andava affrontato?
Siamo a dicembre, il freddo è pungente con il termometro che scende scende fino a toccare i zero gradi, infatti la prima manche è stata disputata in una giornata fredda e nebbiosa mentre la seconda prova è stata segnata da un sole luminoso e da un forte vento laterale che ha reso difficile la lettura dei cimini.

E poi c’è il campione del mondo individuale Simon Fry che totalizza 3 penalità e vince l’oro, le stesse penalità di due italiani Nizzoli e Cantoni che però portano in dote la medaglia di bronzo e il 4° posto.

Il campione inglese sul suo profilo facebook racconta come ha affrontato questo mondiale che gli ha regalato una incredibile medaglia d’oro.

Queste le sue parole:
“Ancora non riesco a credere a quello che è appena successo! l’England Masters Feeder Fishing Team ha vinto la medaglia d’argento ai campionati mondiali Masters Feeder 2023 sul Canale di Migliarino in Italia e con me il CAMPIONE DEL MONDO individuale.

È stata una settimana fantastica!

MATCH GIORNO 1

Abbiamo passato un bel po’ di giorni di allenamento, cercando di mettere a punto tattiche, esche, pasturatori ecc, con tutti i giorni di allenamento e le due gare ufficiali che sono stati uno sforzo completo di squadra di 10 uomini.

Difficile immaginare quanto sia vitale il supporto dentro e fuori dal picchetto da parte di ogni membro della squadra.

In pratica, molti piccoli pesci gatto e skimmers sono stati il pesce principale da insidiare con skimmer da 4 a 10 once (1 oncia vale 28,35 grammi) quindi da un etto a 3 etti circa.

Qualsiasi pesce più grande era un’eccezione e qualsiasi cosa sopra 1 libbra (453,59 grammi) era un vero bonus.

C’erano anche strane carpe e gatti più grossi da catturare proprio contro la riva opposta, e sebbene questi fossero inaffidabili, abbiamo dovuto comunque escogitare il piano più efficace per catturarli, utilizzando la linea principale quella per pescare le skimmer.

Dopo aver provato vari mix durante la settimana abbiamo deciso di scegliere un mix di pastura Sweet Fishmeal Dark e 50% Leam/Soil (terra).

Questo mix è stato alimentato con del fouille e qualche raparino e preparato il fondo su 3 linee.

La linea di partenza del giorno 1 era a circa 10 metri, con una linea di 20 metri al centro e una linea di 27-28 metri a tre quarti di canale.

Queste erano le principali linee per cercare le skimmer, e il piano era di iniziare sulla linea vicina e pescarla il più a lungo possibile, insistendo per un’ora, prima di muoversi verso le altre linee.

Inevitabilmente la linea più lontana finiva per essere la più produttiva in termini di peso.

Per quanto riguarda le mangiate, molto presto in pratica ci sono state molte tirate a vuoto con l’esca succhiata e ci siamo resi conto rapidamente che utilizzando piccoli ami abbiamo ottenuto mangiate andate a buon fine.

Quindi si inizia con un amo ragionevole come un 18 per i primi skimmer, ma appena le mangiate sono diventate difficili, sono passato al terminale filo più sottile e ami del 20 o anche 22.

Per quanto riguarda la linea dei pesci grossi intorno ai 35-36m, la maggior parte delle squadre alimentavano con pasturatori di bigatti incollati ma poi non ci pescavano lasciando a riposo questa linea.

Quindi ho pensato che dopo un pò non ci sarebbe stato alcuna esca sul fondo di quella linea perchè le esche vive (vermi o bigattini) si allontanano o si nascondevano sotto le pietre.

Quindi ho optato per un mix di mais, mais intero in chicchi o tritato, bigattini morti, tappati con mix di pastura e fouille, così sul fondo ci sarebbero state esche sufficienti per fermare i pesci in circolazione.

Al giorno 1 e sono stato estratto nel picchetto A1 favorevole buono per garantire punti per la squadra….. lo stesso dove il giorno prima mi ero esercitato quindi mi sono sentito sicura di come dovevo pescare.

Ho avuto un match davvero stabile e senza drammi che si è concluso con 4,236 kg. tutti skimmer, e ottengo un secondo di settore che insieme al terzo di Tommy Pickering e al quinto di Andrew Moss erano ottimi e stavamo solo aspettando il risultato di Darren Cox.

Darren dopo 4 ore e mezzo passate in nona posizione ha deciso di pescare una carpa per l’ultima 1/2 sulla riva opposta.

A 5 minuti dalla fine la punta è partita e Darren ha agganciato una grossa carpa che ha messo nel guadino solo 1 minuto prima dal fine gara spingendolo dal 9° al 1° di settore.

Con questo pesce l’Inghilterra si portava in vetta con 11 punti in pareggio con la Francia mentre i padroni di casa dell’Italia erano 3° con 14, e la Germania 4° con 16.

Tutti a gioire convinti che in gara 2 ci potesse essere una possibilità realistica per vincere una medaglia per la nostra squadra!

MATCH GIORNO 2

Le condizioni meteo erano completamente diverse le temperature erano più miti ma con una forza di vento che soffiava dritto sul canale da destra a sinistra.

A volte, nella prima metà della gara, il vento era talmente forte che era impossibile pescare, con onde di 2 piedi che arrotolavano il canale.

Ho pescato nel settore D3, il sorteggio per noi come squadra inglese non era bello come quello di gara 1 ma la cosa più importante era provare a stare davanti ai francesi, italiani e tedeschi per essere certi del podio.

La mia gara è iniziata lentamente, con solo strani skimmer sulla mia linea interna.

Avevamo deciso come squadra di allungarci un po’ oltre rispetto al giorno 1 per cercare di puntare sugli skimmer leggermente migliori.

Tuttavia, ho pescato inizialmente sulla mia linea lontana a 28m. È stato duro lavoro per il disturbo del vento e la pressione sulla canna era forte che si inarcava rendendo difficile vedere le abboccate.

Qualche volta ho recuperato trovando il bigatto stracciato senza aver visto nulla sulla cima. Così ho cambiato amo mettendolo più lungo che portasse un’esca più grande (doppio verme rosso) ed è stato come accendere un interruttore!

Ho preso 5 skimmer con abboccate franche che erano imperdibili!

Questa linea era stata valida per un paio d’ore e avevo circa 2,5k di skimmer in nassa.

Le due estremità D9 e D10 erano molto avanti ma io ero sdraiato intorno alla terza o alla quarta posizione e così a un’ora e mezza dalla fine, tutte le mie linee di skimmer stavano rallentando, e questo coincise con il vento che cambiava completamente e ci permetteva di finalmente di pescare.

Questo è stato il punto di svolta della gara per me.

Con il forte vento laterale era stato impossibile alimentare con precisione la linea lunga, ma con il cambio di vento ora potevo accuratamente alimentare con precisione.

Ho colto l’occasione e ho messo 5 scaricate di esche (del nostro misto di carpe) proprio sul bordo di un piccolo cespuglio sulla riva lontana.

Con le linee degli skimmer ormai quasi morte, ho avuto il mio primo lancio laggiù con un grosso mucchio di vermi all’amo e prima che potessi mettere la canna sul rest arm mi è stata strappata dalle mani ed ero in lotta con una carpa!!

Quando l’ho presa ho capito che ero passato in testa nel mio settore ben avanti rispetto a francesi e italiani.

Avendo tirato fuori questa carpa ora avevo la licenza di provarne un’altra ma ho dovuto rialimentare con più esche.

Dopo questa ri-alimentazione ho preso subito la Carpa numero 2, entrambe le carpe erano pesci grossi e sapevo di aver appena aggiunto 6 mila punti al mio peso ed ora ero chiaramente avanti nella sezione.

Per i restanti 40 minuti circa ho preso altre 2 carpe più piccole che mi davano un peso totale di 12.583mila, e una comoda vittoria di sezione.

Tutto quello che mi preoccupava era aiutare la squadra ad ottenere una medaglia.

Non stavo pensando a nessuna gloria individuale perchè con 3 punti pensavo al successo dei francesi.

Quando i risultati sono arrivati i ragazzi di sponda e mi hanno annunciato di essere “campione” e onestamente sono stato colpito.

Altri concorrenti avevano chiuso con 3 punti ma con il mio peso di gara 2 ero molto avanti sul peso e come squadra arriviamo alla medaglia d’argento.

Tutto il duro lavoro, la dedizione e l’impegno erano stati ripagati, il successo è stato merito di tutti i 10 del team e l’oro individuale per me, è stato la ciliegina sulla torta.

La Francia aveva dominato come squadra anche la 2a giornata con altri 11 punti, ed è stata incoronata Campioni del Mondo!

Che settimana!!”

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