A BOLOGNESE SUL SILE CON ALBERTO NERI

Il Sile, in località Casale sul Sile, è stato meta il 15 febbraio 2024 di una pescata a bolognese da parte di alcuni amici di Bologna.

Qualcuno era stato sul posto una settimana prima realizzando tante catture di pesci stupendi tra cavedani jurassici, pighi, gardon, breme e carassi ma in queste acque non è raro catturare anche carpe, trote, storioni e lucci.

E così si decideva di replicare una giornata sul Sile per divertimento ma soprattutto per testare le nuove bolognesi di casa Italica che Alberto Neri, collaboratore della famosa azienda di Pordenone, utilizzava per l’occasione.

E così si partiva da Bologna di buon mattino e percorrendo l’autostrada direzione Padova la nebbia si faceva sempre più fitta e così rimaneva fino a Casale sul Sile.

La nebbia era talmente fitta da non riuscire a vedere gli alberi sulla sponda opposta e questa situazione, se da una parte poteva influire positivamente sull’esito della pescata (si dice che nelle giornate di nebbia il pesce mangi di più) dall’altra la forte umidità alterava di continuo l’incollaggio dei bigattini.

Anche le foto purtroppo non sono riuscite a dimostrare la bellezza di questi ambienti sempre suggestivi.

Lo spot si raggiunge percorrendo vicolo San Francesco D’Assisi, una strada bianca appena fuori l’abitato di Casale sul Sile, e arrivati davanti al fiume è necessario non proseguire con l’auto lungo il fiume perchè è vietato trattandosi di parco.

Lo spot dove abbiamo pescato è situato in sponda sinistra 300 metri a valle in direzione Casale sul Sile quindi è consigliato un bagaglio leggero o l’utilizzo di una carrello da pesca.

Anche la quantità di bigattini è regolamentata con il limite di un chilo a testa.

Per essere in regola serve la classica licenza di pesca (attenzione perchè i controlli sono continui) e un tesserino segna pesci scaricabile su internet o nei negozi di pesca locali.

Per documentare la pescata in ogni dettaglio veniva realizzata anche una Diretta Streaming, visibile sulla pagina facebook di Match Fishing.

Con Alberto in questa giornata pescavano anche Marco Ragni e Silvano Simoncini anche loro veri appassionati della pesca a passata.

Per questa pescata, tenuto conto della conformazione dello spot, gli amici emiliani utilizzavano due bolognesi Italica da 7 metri.

Mentre Alberto pescava con la ARIA EVOLUTION ad azione media mentre Marco optava per la ARIA SENSIBILIA canna ad azione un pò più strong.

Due canne fantastiche che hanno esaltato le caratteristiche di questi attrezzi, leggerezza, bilanciatura tanto che dopo tre ore di passate non sembrava nemmeno di aver avuto in mano una canna.

Performances eccezionali garantite da Italica!

Le sette metri in questo spot sono state le canne giuste visto che la profondità in questo tratto di fiume, raggiunge i sei metri.

La pescata iniziava a metà mattina e proseguiva per non meno di tre ore con la corrente dell’acqua che richiedeva lenze con galleggi da 6 grammi.

Con quella nebbia si rendeva necessario utilizzare antenne cave ben visibili e la spallinata in lenza distribuita in circa 60 centimetri.

Alberto utilizzava un terminale da 50 centimetri ad inizio pescata dello 0,14 per poi scendere allo 0,12 amo del 14 per innescare almeno 4 bigattini.

La pasturazione veniva fatta esclusivamente con esche incollate nel rapporto di un chilo di bachi e sei chili di ghiaia lanciate a intervalli di dieci minuti e della dimensione di un mandarino.

La passata veniva fatta appena fuori canna e il pesce una volta entrato in pastura le mangiate erano una al giro.

Ad ogni affondata poteva essere un pesce diverso tra pighi, cavedani e gardon e non sono mancate anche catture dove i pesci avevano la meglio strappando il terminale.

Il ricordo di questa giornata di pesca sarà difficile da cancellare perchè la pescata con le bolognesi di casa Italica è stata da incorniciare.

E alla fine un provvidenziale panino farcito con la mortadella bolognese chiudeva questa trasferta in provincia di Treviso sul Sile e rendere il rientro a Bologna ricco di commenti e la promessa di ritornare per un’altra pescata da fuochi d’artificio.

Le foto seguenti sono la testimonianza di quanto vissuto a Casale sul Sile.

 

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11 pensieri riguardo “A BOLOGNESE SUL SILE CON ALBERTO NERI

  • 17 Febbraio 2024 in 23:03
    Permalink

    Per avere trattenuto il pescato in zona No Kill sicuramente avevano un permesso, altrimenti sarebbe da verbale, il regolamento parla chiaro.

    Risposta
    • 17 Febbraio 2024 in 23:57
      Permalink

      Zona no kill.x carpa ,tinca non x tutti i pesci

      Risposta
    • 19 Febbraio 2024 in 18:43
      Permalink

      Carissimo ci abito a pochi km da lì x cui so benissimo che è vietato trattenere certe specie carpe pigo ,barbi tinche luccio ecc come scritto nel regolamento e diciamo pure i pesci sotto misura , . Poi x il rilascio dei pesci alloctoni di sicuro io li rilascio sempre al di fuori dei siluri . Quando troverò una guardia ( trovarla è un miracolo ) in provincia di tv e vorrà farmi un verbale xche ho rilasciato il pesce alloctono di sicuro andremo tutti e due in procura a Roma a chiarire la questione. In gara obbligo di rilascio del pescato x conto tuo no , mi sembra una incongruenza da chiarire .

      Risposta
  • 18 Febbraio 2024 in 10:45
    Permalink

    Buongiorno sig.Fare, suppongo lei sia un pescatore, le consiglio di leggere attentamente il regolamento qui riportato e capirlo .
    Dalle foto postate, esistono i presupposti per redigere due verbali, uno per non aver rilasciato il pesce autoctono, secondo, reimmette in acqua quello alloctono.

    Risposta
  • 18 Febbraio 2024 in 19:52
    Permalink

    Primo cartello,CONCESSIONE DI PESCA SPORTIVA ZONA RISERVATA – NO KILL•
    LUCCIO-TINCA- CARPA-PIGO- STORIONE- TROTA MARMORATTA
    ENTE PARCO NATURALE REGIONALE DEL FIUME SILE
    Secondo cartello,ZONA di PESCA REGOLAMENTATA ZONA NO KILL SPECIFICA
    (carpa, tinca)
    Art. 5 bis – L.R. n. 19/98
    Montefeltro Targhe (PU) – 0722.769267
    Penso che prima di leggere il regolamento della pesca di questo tratto di fiume bisogna leggere i cartelli per capire l’appartenenza specifica delle acque dopo di che si capisce le specie da rilasciare subito e quelle che si possono mettere in nassa per poi rilasciarli a fine pescata.
    Quindi chi ha fatto il servizio ha fatto le cose in regola “secondo me”
    E per farlo capire ai lettori ha fatto anche le foto hai cartelli e chi non legge il cartello non mangia il tortello
    In parole povere anà cápè

    Risposta
  • 18 Febbraio 2024 in 22:47
    Permalink

    Premetto che non voglio colpevolizzare nessuno, probabilmente leggere il regolamento è un po’ palloso, e non la biasimo, ma se non capisce il significato No Kill, Autoctono e Alloctono non so che dire.

    Risposta
  • 19 Febbraio 2024 in 08:56
    Permalink

    Caro signor Verter mi permetto di rispondergli visto che ha scritto che no capisco il significato delle parole inglesi NO KILL.
    Allora le parole NO KILL tradotte in italiano vogliono dire NON UCCIDERE non rilascio immediato di tutte le specie ittiche,difatti quando ciò bisogna fare è ben specificato quindi in questo caso dalla provincia di appartenenza di questo tratto di fiume è specificato il rilascio immediato di alcune specie!
    QUINDI GLI RIPETO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA NO KILL “non uccidere”!
    Prima di parlare ho l’abitudine di capire cosa leggo,non ci riesco quasi sempre ma in questo caso mi dispiace ma è lei che dovrebbe capire cosa legge!
    Le auguro una buona giornata
    Saluti

    Risposta
  • 19 Febbraio 2024 in 09:10
    Permalink

    zona NO-KILL sono aree ove la pesca viene esercitata con l’obbligo del rilascio immediato del pescato, previste nella L.R. 19/1998 e s.m.i., e la cui istituzione è demandata alle Provincie.

    Risposta
  • 19 Febbraio 2024 in 10:01
    Permalink

    Traduzione dall’inglese, do not kill
    Non uccidere
    Saluti sig. Fare

    Risposta
  • 19 Febbraio 2024 in 20:45
    Permalink

    Sulle tabelle non c’è scritto DO NOT KILL
    Ma NO KILL quindi adesso capisco chi non capisce quello che legge!
    Ma io la dó sù non ho tempo da perdere

    Risposta
  • 19 Febbraio 2024 in 20:52
    Permalink

    Ps. Do not KILL o no KILL hanno praticamente lo stesso significato e sotto a queste parole solitamente c’è scritto zone a rilascio immediato
    In questo caso c’è scritto le specie a rilascio immediato le altre su possono mettere in nassa
    E quando ci vado io libero tutte le specie autoctone o no

    Risposta

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