I BIGATTINI… LO SAPEVATE CHE….

Questo signore era Arthur Bryant, nato nel 1879 e iniziò fin da giovane a lavorare nella fattoria di zona. Divenuto adulto venne assunto in una fabbrica di mattoni nello Yorkshire, in cui molti operai erano pescatori amatoriali.

Con i primi risparmi avviò la sua prima attività di produzione di esche con prezzi ridotti per gli operai della fabbrica. Già nel 1908 l’attività andava a gonfie vele, dopo un diverbio con un presunto socio avviò un nuovo allevamento di bigattini che gli creò molti problemi con la cittadinanza locale, a causa soprattutto del cattivo odore.

L’attività continuava con successo soprattutto per le esportazioni in Belgio e Paesi Bassi, ma anche in città importanti come Coventry o Birmingham. Oltre ad essere un abile imprenditore era un pescatore molto conosciuto, arrivò a vincere la All England nel 1936, una delle competizioni più importanti nel Regno Unito.

La curiosità riguardante i bigattini che produceva è relativa al fatto che Arthur Bryant ad un certo punto della sua vita si ammalò di tubercolosi e scoprì, dopo essersi recato a fatica nel suo allevamento, si sentiva comunque meglio. Anche sua figlia si ammalò, e lui, convinto che le esalazioni avessero effetti benefici, iniziò a provare lo stesso rimedio con lei.

In definitiva, dopo che si sparse la voce, gli scienziati di Bradford hanno iniziato a sviluppare moltissimi studi ed elaborato alcune terapie e medicinali basate proprio sull’utilizzo dei bigattini, per la cura delle ferite, ustioni e malattie respiratorie.

La città di Bradford è ancora oggi il primo centro medico del Regno Unito per quella che viene definita la maggot therapy, ossia la terapia del bigattino. Una ricerca pubblicata nel 2007 dalla Sheffield University, ha dimostrato gli effetti benefici dei gas prodotti dalle larve di mosca carnaria.

Inizialmente testata sugli animali ha iniziato con sempre maggiore frequenza ad essere applicata all’uomo, dopo che tali gas sono stati riprodotti in laboratorio. Arthur Bryant ha indirettamente contribuito allo sviluppo della medicina ed è ancora oggi ricordato non solo per la sua attività imprenditoriale e piscatoria.

Tratto dal libro La pesca all’inglese…
Di Edoardo Rosellini

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