La trota: pesce d’inverno per eccellenza ….anche a tavola.

La trota: pesce d’inverno per eccellenza ….anche a tavola.

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Con l’arrivo dei mesi invernali la pesca sportiva si trasforma.

Rallentano l’attività i pescatori amanti della pesca al colpo e accendono i motori quelli della pesca alla trota.

E’ questa la stagione migliore per insidiare questo pesce la cui pesca si protrae fino alla primavera inoltrata.
Il suo habitat preferito sono i fiumi, i torrenti e i laghi con acque pulite e molto ossigenate.

La pesca sportiva per insidiare questo pesce è varia: dalla passata o tocco cioè senza galleggiante a spinning o a mosca.

Pesce sportivo per eccellenza che affascina ogni pescatore per la sportività della cattura e per i luoghi che elegge a suo habitat, sempre naturali e puliti.

Le specie maggiormente diffuse sono la trota fario, la trota iridea, la trota mormorata e la trota albina o più comunemente chiamata trota giapponese.

Non c’è una tecnica di pesca ben precisa per insidiarla; questo è un pesce famelico che attacca le esche con aggressività, soprattutto quelle in movimento.

La si può infatti insidiare con la mosca secca o sommersa, a lancio con cucchiaino e con le esche naturali, quelle che costituiscono il suo pasto abituale.

I veri pescatori di trote, quelli che le vanno a cercare nei torrenti montani, devono avere un fisico preparato per affrontare robuste camminate, ed in certi casi, vere e proprie acrobazie per giungere in posti impervi e infrascati.

Il vero trotaiolo cammina molto e lancia la sua esca in ogni buca, dietro ogni sasso, vicino ad un ramo spezzato.
La pesca della trota in torrente va fatta nel massimo silenzio; è importante non spaventare la preda: sarà bene quindi evitare ogni rumore e non entrare mai nel campo visivo del pesce.

Un segreto è quello di pescare la trota risalendo il torrente per evitare di essere visti.
Non a caso la trota mantiene sempre la sua posizione rivolta verso monte per individuare e aggredire con rapidità ogni preda possibile che scenda in corrente.
Poi ci sono i trotaioli di lago; tutt’altra pesca svolta all’insegna della comodità.
Nei laghetti commerciali si trovano tutte le comodità e le trote sono immesse in gran quantità dai gestori per assicurare il massimo divertimento ai pescatori.

La fauna ittica immessa proviene da allevamenti specializzati dove il pesce viene allevato con mangime controllato e sanitariamente certificato.
La facilità di cattura di questo pesce ha favorito lo sviluppo anche di gare di pesca alla trota.
In laghetto le tecniche di pesca alla trota sono diverse: la tecnica della tremarella è quella che assicura il numero maggiore di catture in quanto l’azione di pesca viene fatta nel tentativo di stimolare l’aggressività del pesce che attacca senza scrupoli l’esca messa all’amo.

Per questa pesca si usano canne molto morbide ed il pescatore tende ad eseguire con la canna il movimento sia verticale (perpendicolare alla superficie dell’acqua) sia orizzontale facendo compiere alla vetta della canna grandi oscillazioni durante il recupero della lenza con il mulinello.
Nella cassetta porta oggetti del pescatore di trote sono sempre presenti le bombarde, i piombi, le corone, i galleggianti e gli ami senza ardiglione.

Le esche maggiormente utilizzate dai pescatori di trote in laghetto sono le camole, i tebo, i caimani, i lombrichi, e anche la pastella colorata.
In alcuni periodi si utilizzano le uova di salmone, vendute in piccoli barattoli di vetro, o i filetti di uova di trota stesse.

La trota dopo essere pescata, per non farla soffrire, deve essere uccisa.

Un consiglio: le sue carni sono ottime per essere mangiate.

Cotte alla griglia o al forno, con patate al cartoccio per contorno, assicurano una buona cena.

Fried trout and potato wedges on wooden table

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