DENTRO L’AGONISMO: LA PAROLA AD ANTONIO FUSCONI

La Federazione recentemente ha messo mano ai regolamenti con modifiche che saranno attuate fin dal 2011. Per cercare di capirne di più abbiamo sentito Antonio FUSCONI, un rappresentante della FIPSAS  sempre attivo e attento alle esigenze degli agonisti.

Sui prossimi numeri di PESCA IN verrà pubblicata l’intervista integrale a tutto campo fatta ad Antonio Fusconi che vi consigliamo di non perdervi.

Allora Antonio sui vari forum ci sono stati diversi interventi e proposte per migliorare le regole che disciplinano il nostro agonismo. Ci puoi dire cosa ha fatto la Federazione per andare incontro alle discussioni fatte dal popolo della lenza?

Io leggo i forum per capire le idee e le impressioni che i nostri agonisti hanno, e a volte intervengo direttamente per chiarire punti del regolamento o togliere dubbi su questioni prettamente tecniche. La Federazione non si affida ai forum per le proposte, ma, pur avendo parecchi uomini costantemente impegnati sul territorio, si confronta con i componenti dei gruppi di lavoro per verificare l’efficacia dei regolamenti e dei calendari.

Infatti, i gruppi di lavoro sono formati, ad insindacabile scelta del Comitato di Settore Acque Interne, da agonisti o dirigenti locali delle più varie regioni che, godendo della nostra fiducia, ci riferiscono le loro impressioni sulla validità e la riconferma dei campi di gara o dei regolamenti di un qualsiasi campionato.

Nel 2011 ci sono diverse novità che riguardano l’agonismo; riduzione delle prove in ogni campionato, modifica dei punteggi, riorganizzazione del Sud?

Le novità più importanti riguardano la riduzione del numero delle prove dei campionati qualificanti a squadre portandoli da sei ad un massimo di cinque prove; questo con lo scopo sia di ridurre, ove possibile i costi, ma soprattutto per liberare più date possibili affinchè anche i campionati “minori” abbiano la possibilità di pescare su campi di gara importanti.

Parlaci del Campionato italiano di società…. che cosa cambia?

Le prove di finale del campionato italiano per società saranno sei; ad oggi non abbiamo ancora deciso se con la formula di venti squadre il primo week end e dieci gli altri due con punteggio tecnico o se le squadre saranno venti, quindici e dieci all’ultima prova con un settore per zona e punteggio tecnico 1, 1,5 e 2.

La cosa certa è che per il campionato italiano società e per il club azzurro seniores la durata della gara sarà di quattro ore (come nei campionati mondiali seniores).

Alcuni cambiamenti riguardano l’agonismo del sud, ce ne vuoi parlare?

Per il trofeo di Eccellenza Sud abbiamo dovuto modificarne la struttura e l’accesso, soprattutto per quello che riguarda i campionati qualificanti poiché il numero delle squadre partecipanti non arrivava mai ad essere sufficiente per svolgere un campionato; inoltre se per molti anni si è accettata una formula non sempre in sintonia con gli altri trofei di pari livello del nord e del centro nella speranza di incrementare la visibilità di questo campionato e la partecizione di agonisti in questi territori, oggi ci troviamo davanti alla necessità di strutturare diversamente l’agonismo del sud.

Da quest’anno, infatti, alla finale del campionato italiano per società, parteciperà la vincente di un torneo in due prove (un week end) denominato trofeo di Eccellenza Sud a cui parteciperanno alcune squadre dell’Eccellenza Sud del 2010 e altre squadre dai vari campionati regionali.

Dal 2012 a questo trofeo parteciperanno la vincitrice del 2011 per diritto e le squadre provenienti dai regionali di Campania, Puglia, Molise, Calabria, Basilicata e Sicilia.

IL SUDORE SUL VISO DI ANTONIO FUSCONI DOPO UNA MATTINA DI DURO LAVORO SU UN CAMPO GARA

E per la serie A cosa cambia?

Nel 2012 sarà ridotto il numero delle squadre partecipanti ai trofei di serie A1 e A3 da sessanta a cinquanta squadre, nell’ottica di trovare un maggior numero campi di gara e di aumentare la possibilità di portare più gare in concomitanza anche sullo stesso campo gara.

Per quanto riguarda il campionato italiano di società, che poi è quello più importante visto che assegna scudetto e mondiale per club, nell’ultima edizione ci sono state non poche discussioni sulla scelta del campo gara. Ce ne vuoi parlare?

Vedi io fino al 2005 sono stato agonista e quindi capisco quando i concorrenti chiedono campi uniformi e pescosi, poiché si tratta di una finale del campionato e qui si arriva dopo un’intera stagione di sacrifici sia economici che per l’impegno che comportano, ma nel caso specifico, avevamo avuto garanzie dalla sezione Fipsas di Verona che la velocità dell’acqua, che era intorno ai 100 m³ al secondo nelle gare di serie A1 e A2, sarebbe rallentata fino a 30 m³ e picchettando con box di circa 20 metri la pescosità sarebbe sicuramente aumentata e così è stato (anche nel rispetto dei concorrenti della serie A1 e A2 che sul Mincio avevano pescato la settimana prima).

Io credo che abbia vinto la squadra che nelle quattro prove di finale ha meritato di più; comunque il fatto che il risultato sia stato in bilico fino alla fine, dimostra una certa regolarità del campo di gara.

Oggi, tutti noi, vorremmo pescare in campi di gara comodi, pescosi e soprattuto regolari, ma se ai primi sintomi di difficoltà (e quest’anno le condizioni meteo sono state davvero difficili)abbandoniamo Peschiera, il Cavo Lama o il Fissero Tartaro, dove andremo a pescare?

La questione “secchi” durante le prove si è rivelato un problema molto sentito dagli agonisti. Cosa pensa di fare la Federazione per risolverlo?

Il problema dei secchi è un problema di civiltà, noi non potevamo far finta di niente davanti alle numerose proteste degli agonisti, ma la Federazione, anche se non ha autorità in capitolo, non gestendo direttamente la maggior parte dei campi di gara che sono acque pubbliche o libere, ha valutato che un primo passo verso la risoluzione o l’attenuazione del problema possa essere, ove possibile, la concomitanza delle gare.

Antonio sul versante delle regole e normative cosa bolle in pentola?

Fra le novità c’è quella della pasturazione pesante che viene portata da cinque a dieci minuti affinchè le operazioni possano svolgersi con più calma e precisione da parte dei concorrenti; riducendo anche il rischio delle pericolose uscite dal box della canna con la coppetta.

Altra novità importante sarà quella dello spicchettamento del pesce nel box dei vicini e cioè sarà considerato valido il pesce che viene avvistato nel box del vicino purchè non si vada ad agganciare alla lenza di un altro concorrente.

Le prove di finale del campionato italiano per società saranno sei; ad oggi non abbiamo ancora deciso se con la formula di venti squadre il primo week end e dieci gli altri due con punteggio tecnico 1 e 2 o se le squadre saranno venti, quindici e dieci all’ultima prova con un settore per zona e punteggio tecnico 1, 1½ e due.

La cosa certa è che per il campionato italiano società e per il club azzurro seniores la durata della gara sarà di quattro ore (come nei campionati mondiali seniores).

Bene Antonio ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato e soprattutto per avere fornito informazioni che interesseranno tutti gli agonisti italiani.

Pesca In e Match Fishing come sempre sono molto attenti a tutto ciò che riguarda il mondo della pesca e intendono quindi fornire a tutti i lettori una corretta informazione utile per svolgere al meglio l’attività del prossimo anno.

Grazie Antonio per la disponibilità e buon lavoro da parte di Pesca In e Match Fishing.

L’INTERVISTA DI ALESSANDRO SCARPONI AD ANTONIO FUSCONI

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