CAMPIONATO ROMAGNOLO 1° PROVA TROTA LAGO

1^Prova Campionato Romagnolo Individuale e Squadre di Pesca alla Trota in Lago
Il Mario mormorò: “Non passa lo straniero!”
La S.P.S. Red 90 Maver di Ravenna (squadra A: Benini Silvano/Matteucci Nicola/Penelli Wanes/Pipitoni Andrea) pone il sigillo alla 1^ Prova del Campionato Romagnolo a squadre di Pesca alla Trota in Lago svolta domenica 30 gennaio 2011 al lago “Mario” di Faenza (Ra); mentre è Gianni Franchini (A.P.S. Le Aquile Colmic) ad indossare la maglia rosa nella classifica individuale, primo assoluto con 18 catture.
Dopo una gara: soffertissima a causa delle disperate condizioni atmosferiche e difficoltosa a causa della scarsità delle catture; la società di Ravenna è riuscita con merito ad imporsi sfruttando ogni particolare del campo di gara amico ed ha resistito con tenacia alle avverse condizioni meteo oltre agli attacchi delle sempre agguerrite società concorrenti. Portando alla memoria la storica leggenda del Piave quando l’ allora straniero si trovò a fare i conti con le avversità naturali (la piena del fiume) e con il grande Cuore Italiano deciso a difendere la propria Patria.
La manifestazione, splendidamente diretta da: Daniele Turchetti direttore di gara e Gianni Malavolti giudice di gara, assistiti dalla società Red 90, è iniziata sotto una insistente pioggia in grado di alterare l’ umore dei 70 partecipanti già dal radun. Il lago Mario non eccelle per quantità e qualità nei parcheggio, qui siamo in aperta campagna e nonostante l’ impegno profuso dagli organizzatori non è stato facile sistemare a modo le macchine dei partecipanti.
Quanto poi il Giudice di Gara ha autorizzato l’ ingresso dei concorrenti al Campo Gara, lo spettacolo che ha offerto il Lago non era proprio dei più idilliaci, tantissime trote vagavano come stordite in diverse parti del lago sia nel sottosponda che all’ orizzonte.
Comunque si parte raggiunti i picchetti (postazione di pesca) tutti attendiamo con trepidazione l’ inizio, la pioggia e la bava di freddo vento che l’ accompagna non intende a cessare anzi da lì a poco si trasformerà in neve.
La gara inizia e le trote, che vagano come ubriachi alla sagra del Sangiovese, di attaccare l’ esca non ci pensano minimamente, qualche cattura viene effettuata ma non certo come ci si aspettava, questo Campo Gara gode di acqua molto limpida e le trote sono solitamente molto aggressive ma……. continuiamo senza avere riferimenti senza tante logiche. Passano i primi turni di pesca ed ormai tutte le tattiche di pesca impostate dai concorrenti sono saltate, continua a nevicare anche se non con insistenza ad ogni spostamento i concorrenti incitano il Direttore di Gara ad accelerare i tempi al fine di accorciare il più possibile la durata della gara.
Oltre la metà gara quasi tutti i settori sono incertissimi con una cattura o due si possono recuperare diverse penalità e nonostante tutto la concentrazione è altissima così come la tensione agonistica, se esisteva qualche dubbio sulla resistenza fisica di un pescatore-garista oggi credo siano completamente sciolti. In queste condizioni è sempre buona logica effettuare degli inneschi perfetti per permettere all’ esca una corretta roteazione al fine di poter stuzzicare non l’ appetito delle trote ma il loro innato istinto di pesce predatore che spesso le porta ad attaccare non per fame ma per istinto naturale.
Con grande sollievo generale poco dopo le 11.00 la gara termina, ancora pioggia e neve accompagnano i concorrenti durante la raccolta delle attrezzature mentre i Giudici di Sponda iniziano velocemente le operazioni di conta delle catture di ogni singolo concorrente per stilare il prima possibile le classifiche,
Al termine della gara finalmente qualcosa attira l’ attenzione dei partecipanti, sotto il tendone organizzativo il Sig. Mario, titolare dell’ omonimo lago, ha attivato una brace dove stanno cuocendo fumanti salsicce in grado di scaldare l’ infreddolito stomaco, oltre ad un bollente ed invitante vin-brulè capace di riscaldare il corpo e lo spirito, succeda quel che succeda ma questa è la Romagna!
Giusto il tempo di riprendere fiato e le classifiche sono esecutive, la Red 90 Maver sq. A con 5 penalità si aggiudica la vittoria a squadre braccata sul podio da due squadre Riminesi: la A.s.d. Valmarecchia Soffritti-Tubertini-Sa.Gi-P- squadre A e C che totalizzano rispettivamente 6 e 7 penalità.
Gianni Franchini (Le Aquile) centra l’ assoluto nell’ individuale: Le Aquile-Colmic vincono 2 settori (Franchini G. e Fascetta A.); la Asd Valmarecchia Soffritti-Tubertini-Sa,Gi.P. di settori ne vince 6 (Sapucci R./ Ghiselli P./ Giannetti A./ Paparella C./ Betti B./ Fabbrucci M,/); 3 settori vanno alla Red 90-Maver (Matteucci N./ Pennelli W./ Pipitoni A.); 2 settori alla Lenza Club Riccione-Artico (Salvatori D. e Salvatori M.); 1 settore alla Asd Città del Rubicone-Daiwa (Savini I.)
Considerate le impreviste avversità credo che queste vittorie così sofferte acquistano ancora più importanza e valore e siano estremamente gratificanti. Ma ciò che più ci infastidisce invece è la, troppo spesso, superficialità con cui i commercianti di pesce trattino i loro clienti, oggi è stato l’ esempio. Da parte nostra possiamo impegnarci per l’ organizzazione, sopportare le avversità meteorologiche ma sui ripopolamenti, priorità assoluta per il nostro sport, dobbiamo purtroppo subire le conseguenze di commercianti senza scrupoli capaci di approfittare della fiducia altrui.
Sauro Patrignani

« Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il ventiquattro maggio;
l’esercito marciava per raggiunger la frontiera
per far contro il nemico una barriera!
Muti passaron quella notte i fanti,
tacere bisognava e andare avanti.
S’udiva intanto dalle amate sponde
sommesso e lieve il tripudiar de l’onde.
Era un presagio dolce e lusinghiero.
il Piave mormorò: “Non passa lo straniero!”

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