All’inglese sull’invaso del Locone

In questa uscita di pesca abbiamo deciso, con compagni di avventura Umberto, Gennaro e Maurizio,  di andare a fare visita ai nostri amici pugliesi che ci hanno gentilmente invitato per una pescata sul Locone.
L’invaso artificiale del Locone si estende a nord della Basilicata al confine con la Puglia e tocca le province di Potenza e Foggia. Praticamente ci troviamo in una vasta depressione carsica tra il Vulture (terra di aglianico doc) e le Murge. Il Locone negli ultimi anni è stato teatro di gare importanti comprese quelle dell’Eccellenza Sud. Ad attenderci sulle comode sponde del Lago troviamo i ragazzi del Fishing Team Apricena, capitanati dal presidente Michele D’Avena, accompagnato da tre validi elementi del suo club: Fabio Celino, Generoso De Lorenzo e Michele Giaschi. L’invaso presenta un colpo d’occhio veramente ameno, il livello dell’acqua ovviamente visto che siamo nel periodo invernale è altissimo e le rigorose sponde che conoscevamo nel periodo estivo sono sommerse, questo crea un ragionevole disagio sia per quanto riguarda la profondità, abbastanza elevata, che per la continuità delle sponde che sono intervallate da arbusti e grosse anse che poi nella stagione estivo-autunnale scompaiono lasciando lo spazio a lunghe distese dove i concorrenti possono adagiarsi con estrema comodità. I nostri amici pugliesi già posizionati decidono di pescare a roubaisienne, noi invece assieme a Fabio scegliamo la tecnica all’inglese. Decidiamo di fare montature diverse anche per provare l’efficacia delle stesse. Io e Umberto montiamo galleggianti tarati con la sfera che in questo periodo va tanto di moda tra tutti gli agonisti nazionali, c’è da dire che in condizioni particolari questo tipo di lenza rende molto; infatti consente a tutta la linea una entrata in pesca velocissima ed un’ottima stabilità. In questa occasione usiamo una pastura da fondo a base dolce di colore giallo a grana grossa. Le specie da insediare sono, come in quasi tutti i laghi del sud sempre le stesse carpe di media pezzatura, grossi carassi e tantissime scardole (anche belle). La distanza dalla riva dove decidiamo di pasturare e sui trenta metri, anche perché pescando più distanti troveremmo un profondità elevata con una resa sicuramente deficitaria. Considerando che la giornata è abbastanza rigida e ventosa le catture sono state numerose specialmente per chi pescava all’inglese; infatti a tiro di roubaisienne sono entrati pochi pesci tra cui una carpa molto grossa che impegnava per una decina di minuti Michele D’Avena lasciandolo a bocca asciutta con la prevista rottura della lenza. Sapevamo che i pesci del Locone sono molto esigenti, ci vuole una pasturazione precisa e metodica, operazione che svolta con zelo porta sicuramente i frutti sperati …. è cosi è stato.
La pescata è terminata con le foto di rito, con la promessa che ritorneremo ancora in questo pezzo di Sud Italia meraviglioso, c’è da far conoscere ai visitatori di matchfisching altri laghi che insistono su quest’area di interesse storico e paesaggistico notevole come ad esempio i laghi di Capacciotti, il Basentello, la diga di Occhitto e il lago di San Giuliano.
Alla prossima avventura di pesca.

Dal profondo sud per Match Fishing Clemente Carlino

Lago Locone

Fonte Wikipedia

Il Lago Locone è un invaso artificiale situato nel territorio di Minervino Murge (BT), nella parte bassa del bacino del fiume Ofanto. Si tratta di un invaso con diga in terra battuta sul torrente Locone. Il bacino ha un perimetro di 22.724,16 m un’estensione di 4.868.783,71 m2[1] con una capacità massima di 108,00[2] milioni di metri cubi d’acqua. Rientra nell’ambito della schema idrico “Ofanto” insieme ad altre sette dighe (Lampeggiano, Rendina, Capacciotti, Osento, Saetta e Conza) e una grande traversa di derivazione, ubicata in località S.Venere a confine tra Puglia e Basilicata.

La Diga del Locone è la seconda diga in terra battuta più grande d’Europa. È alta 66,62 m e lunga 1,396 km. Per la costruzione dello sbarramento sono occorsi circa 9 milioni di metri cubi di materiale.

I lavori per la costruzione della diga sono iniziati il 25 novembre 1982 con il finanziamento della Cassa del Mezzogiorno1986. Per la sua costruzione è stato necessario l’esproprio di 1075 ettari di terreni ricadenti negli agri di Minervino Murge (BT) e di Montemilone (PZ), a cavallo fra Puglia e Basilicata. dal Consorzio di Bonifica Apulo-Lucano. I lavori sono terminati il

Il bacino d’acqua dolce ha ricoperto una valle allagando case e strade, ancor oggi riconoscibili dai tetti e dai comignoli più alti che affiorano al centro della diga. Questo nuovo microclima ha creato l’habitat ideale per aironi, cormorani, svassi e falchi. Ricca di vegetazione in cui è possibile pescare black bass, carpe, ciprinidi.

Il bacino è meta di cicloturismo, pesca sportiva e attività subacquee.

Dimensioni Superficie 4.87 km² Altitudine 186.62 m s.l.m. Profondità massima 47.39 m Bacino imbrifero 219 km² Immissari principali Torrente Locone

Mappa del lago
da sin a des: Gennaro e Maurizio Conte, Fabio Celino, Umberto di Tella e Micheke Giaschi
in ginocchio: Generoso de Lorenzo e Michele D’avena

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